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INCONTRO -DIBATTITO SULLA LEGALITÀ AL LICEO GUIDO DORSO DI ARIANO IRPINO.

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Come evitare di perdere le coordinate delle democrazia? Cos’è la
legalità?… Se n’è parlato in un vivace incontro-dibattito con le quinte,
al liceo Guido Dorso di Ariano Irpino, con il Presidente del tribunale di
Ariano, Rodolfo Daniele, il vice questore aggiunto della Polizia di Stato,
Vito Cuccovillo, Gianfranco Marcello, direttore del carcere di Ariano Irpino
e il preside, prof. Francesco Caloia.

 

“Siamo schiavi delle leggi per poter essere liberi, diceva Cicerone, per questo è fondamentale la legalità, ovvero il rispetto delle leggi”. Sul tema si è ampiamente soffermato Rodolfo Daniele, Presidente del Tribunale di Ariano Irpino: “I valori fondanti di una società sono l’insieme dei diritti e doveri che fanno capo alla Carta costituzionale, basilare per il vivere civile. La giustizia è l’applicazione della legge, ma allorquando la legge è ingiusta, anche la giustizia è ingiusta. La legge va rispettata anche se non si condivide, purché sia stata approvata in maniera democratica e corretta e purché sia modificabile, ovvero nella prospettiva che dopo un certo periodo, una diversa maggioranza la possa modificare. È condizione fondamentale della democrazia, ma in Italia negli ultimi anni, attraverso i provvedimenti votati ponendo la fiducia, si è svuotato il Parlamento della sua funzione primaria, quella di legiferare. Perché le leggi vadano rispettate, occorre una legislazione che meriti rispetto: una legislazione che non lo meriterebbe sarebbe quella che dovesse improvvisamente reprimere comportamenti diffusamente condivisi. Non si possono immaginare legislatori schizofrenici. Occorre una legislazione che non preveda sanzioni sproporzionate: non è alzando la pena che si ha l’effetto deflattivo del reato, potrebbe invece accadere il contrario. La legislazione dev’essere altresì fondata su valori condivisi e in grado di dar corpo a ciò che la gente vuole, e seria: non deve prevedere reiterati condoni periodici (edilizio, fiscale, etc.) altrimenti si determina un incentivo a violare la legge. La legislazione non dev’essere cambiata in base a spinte contingenti ed emotive: il legislatore dev’essere pacato e riflessivo, non deve legiferare giorno per giorno in base a un evento. Come non dev’ essere ispirata da esigenze individuali, come per le leggi ad personam, che per tanti anni hanno cambiato le regole del gioco a processi in corso, per soddisfare le esigenze di taluni personaggi che incarnavano il potere o vi erano vicini. Una legislazione seria, è quella che non ripropone leggi abrogate dai referendum popolari: se la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme previste dalla Costituzione e dalle leggi, perché la legge la modifica? Così è avvenuto, ad es., per l’abolizione popolare del finanziamento ai partiti, diventato rimborso elettorale. La legislazione è seria, allorquando chi la deve far rispettare la rispetta a sua volta, e non incita alla disobbedienza civile o a non pagare le tasse, come alcuni ministri hanno fatto di recente. È fondamentale l’assoluto rispetto tra i poteri dello Stato: ogni potere dev’essere conscio dei suoi limiti. Il potere giudiziario non deve fare politica, il potere politico non deve sottrarsi alla magistratura, il Governo non deve ingiuriare il Parlamento, i parlamentari non devono ingiuriare il Presidente della Repubblica. Nessuno deve ingiuriare la Corte costituzionale, ingiuriata quando ha preso determinate decisioni, osannata quando e ha prese altre. Il rischio è la perdita delle coordinate delle democrazia. Occorre il rifiuto delle interferenze estranee alla laicità dello Stato, come i diversi credi religiosi, indirizzabili ai fedeli, ma non alla legislazione italiana. Occorre infine un’educazione che porti tutti a vergognarsi di non rispettare le legge, piuttosto che a vergognarsi di rispettarla. Vito Cuccovillo, vice-questore aggiunto della Polizia di Stato di Ariano, dopo aver parlato dei compiti della Polizia e dei vari presìdi sul territorio utili al rispetto della legalità, ha posto l’accento sull’importanza dell’equilibrio dei poteri e sull’autorevolezza legata al ruolo, all’anzianità, all’esperienza, evidenziando come in questo momento di crisi, il sistema politico e dell’autorità, seppur malato, contenga in sé gli anticorpi per rinascere e riscattarsi. “Quando i principi del Diritto vengono lesi, arriva il carcere, fase finale di un ciclo che dev’essere anche l’inizio di un rinnovamento, poiché la pena deve tendere alla rieducazione”. È quanto affermato da Gianfranco Marcello, direttore della casa circondariale di massima sicurezza di Ariano. “Le condizioni di vita in carcere sono disumane poiché gli spazi sono angusti e i detenuti sono il doppio di quelli che potremmo ospitare. In carcere promuoviamo lo studio e le attività ricreative con l’ausilio di volontari allo scopo di innescare un circolo virtuoso”. Moderato da Floriana Mastandrea, con la partecipazione del preside e promotore, prof. Francesco Caloia, che ha introdotto e chiuso i lavori, l’incontro ha destato curiosità e interesse, manifestato dagli studenti con numerose domande e osservazioni.

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Attualità

Tragedia ad Ariano, poliziotto si toglie la vita

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Ariano Irpino – Una tragedia ha scosso la comunità arianese e il Commissariato di Polizia del Tricolle. Un giovane agente, in servizio presso il reparto volante, è stato trovato senza vita all’interno di un casolare di campagna alla periferia della città.

A fare la drammatica scoperta è stata la moglie, che ha immediatamente allertato i soccorsi. Sul posto sono giunti i sanitari del 118, i carabinieri, la polizia e i vigili del fuoco, ma per l’agente non c’era ormai più nulla da fare. Secondo una prima ricostruzione, il poliziotto si sarebbe tolto la vita con la pistola d’ordinanza.

L’uomo era molto stimato all’interno del Commissariato di Ariano Irpino e considerato tra i più attivi del reparto volante. In più occasioni si era distinto per il coraggio e la professionalità dimostrati durante interventi delicati, ricevendo anche apprezzamenti ufficiali.

Sconosciute al momento le ragioni del tragico gesto che restano avvolte nel mistero. La Procura di Benevento ha aperto un’inchiesta e disposto gli accertamenti di rito per chiarire la dinamica dei fatti.

La notizia ha destato profondo dolore in città e tra i colleghi, che lo ricordano come persona garbata e professionale nel suo lavoro.

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Attualità

Contributi sull’acquisto dei libri di testo, è possibile presentare domanda

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L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino informa che  è possibile presentare domanda per accedere  ai contributi sull’acquisto dei libri di testo, per l’anno scolastico 2025/2026.

Possono accedere al contributo gli alunni che frequentano le scuole secondarie di I e II grado dell’anno scolastico in corso 2025/2026 e appartenenti a famiglie con  reddito  non superiore al seguente  valore ISEE:

fascia I da e 0 a € 10.633,00   –   fascia II da € 10.633,00 ad € 13.300,00.

Il valore ISEE viene determinato ai sensi del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159. Nel caso di valore ISEE pari a zero, pena l’esclusione dal beneficio, è necessario attestare e quantificare le fonti e i mezzi dai quali il nucleo familiare ha tratto sostentamento. Le risorse disponibili saranno destinate prioritariamente alla copertura del fabbisogno dei richiedenti con ISEE rientrante nella fascia 1. Qualora residuano risorse dopo la copertura totale del fabbisogno della fascia 1, le stesse saranno destinate alla copertura del fabbisogno dei richiedenti con ISEE rientrante nella fascia 2.

Gli interessati possono presentare domanda entro il  10 ottobre 2025, presso le Segreterie delle Scuole di appartenenza, utilizzando l’apposito modulo prestampato e allegando la dichiarazione ISEE in corso di validità.

Scarica qui il modulo per fare richiesta:

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Attualità

Il Colonnello Angelo Zito nuovo Comandante Provinciale dei Carabinieri

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Il Colonnello Angelo Zito ha assunto l’incarico di Comandante Provinciale dei Carabinieri di Avellino, subentrando al Colonnello Domenico Albanese, destinato a Roma quale Capo Ufficio presso lo Stato Maggiore del Comando Generale dell’Arma.

46enne, originario di San Marzano di San Giuseppe (TA), il Colonnello Zito ha intrapreso la carriera militare nel 1998, frequentando i corsi regolari dell’Accademia Militare di Modena e della Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, conseguendo la laurea in Giurisprudenza. È sposato e padre di due figlie.

Nel biennio 2003-2005 ha prestato servizio presso il Battaglione Carabinieri Allievi Marescialli e Brigadieri con sede a Velletri, ricoprendo i ruoli di Comandante di Plotone e di Compagnia. Successivamente ha assunto incarichi di crescente responsabilità in reparti territoriali ad alta complessità operativa: prima come Comandante del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Palermo-San Lorenzo, impegnato in delicate attività di contrasto alla criminalità organizzata e al traffico di stupefacenti; poi, dal 2008, come Comandante della Compagnia Carabinieri di Patti (ME), in un territorio caratterizzato da fenomeni criminali di particolare rilevanza.

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