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Operazione “Acque Pulite”. Tutti i dettagli.

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I Carabinieri del NOE di Salerno, agli ordini del Capitano Giuseppe Ambrosone, unitamente a quelli della Compagnia di Mirabella Eclano ed Ariano Irpino, rispettivamente guidate dal Cap. Leonardo Madaro e dal Cap. Andrea Davini, nonché al personale dell’Aliquota Cc della sezione di P.G. dell’A.G. delegante, al termine di una complessa ed articolata attività investigativa circa il rispetto della normativa ambientale nella gestione degli impianti di depurazione fognaria a servizio dei comuni di Ariano Irpino, Mirabella Eclano, Carife, Castel Baronia, Fontanarosa, Greci, Luogosano, Sant’Angelo a Lesca, Savignano Irpino, Villanova del Battista e Zungoli, nella prime ore della mattinata di oggi hanno dato esecuzione a provvedimenti cautelari emessi dal G.I.P del Tribunale di Ariano Irpino, dott.ssa Antonella Lariccia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per una attività di indagine direttamente coordinata dal Procuratore Capo, dott. Luciano D’Emmanuele, e dal sostituto procuratore dott.ssa Marina Campidoglio.

In particolare, i Carabinieri hanno dato esecuzione ad un ordinanza di arresto a carico di due persone nonché di sequestro preventivo di sedici depuratori comunali, tutti ubicati nel territorio dell’alta irpinia.

Le indagine sono state avviate a seguito di ricognizione lungo l’alveo del fiume Calore, e sono state finalizzate ad individuare eventuali fonti di inquinamento dell’alveo del citato fiume, nonché del fiume Tammaro.

Diversi i reati contestati dalla Procura della Repubblica, accertati a far data dall’anno 2008, che vedono complessivamente indagate sette persone (i due amministratori avvicendatisi nella carica per la prima società di gestione dei depuratori, l’amministratore della subentrante società di gestione, il responsabile tecnico -lo stesso- delle medesime società, nonché i tre biologi firmatari delle certificazioni analitiche), due delle quali sottoposte oggi a misure restrittive della libertà personale.

Nelle rispettive qualità e ruoli, gli indagati, e tra questi gli arrestati, l’amministratore unico di una delle due società coinvolte, nonché il responsabile tecnico della gestione degli impianti di depurazione per conto, prima e poi, delle medesime società, si sono resi responsabili di diverse violazioni della legge penale, tra le quali di avere:

– commesso frode nell’esecuzione di pubblica fornitura; in particolare di non avere provveduto alla reale manutenzione gestione e controllo dei depuratori comunali loro affidati in virtù del contratto di appalto con i diversi comuni, ovvero per avere compilato e presentato agli Enti falsi certificati e documenti attestanti i predetti adempimenti, anche avvalendosi di certificazioni analitiche di biologi non iscritti all’Albo, così abusivamente esercitanti la professione sanitaria;

– presentato fatture attestanti falsamente il pieno rispetto di quanto previsto nel capitolato speciale d’appalto per la gestione degli impianti di depurazione, traendo in inganno i diversi funzionari comunali preposti, che, così indotti in errore, hanno emesso le relative determine di liquidazione attestandone, in tal modo, falsamente la regolarità;

– con artifici e raggiri consistiti nel presentare fatture emesse dalle due società attestanti, contrariamente al vero, il pieno rispetto di quanto previsto nel capitolato speciale d’appalto per la gestione degli impianti di depurazione, indotto, in tal modo, in errore i vari Comuni sulla regolarità ed effettività della prestazione contrattata, così procurandosi il corrispettivo delle stesse fatture.

Come tra l’altro evidenzia lo stesso GIP nei diversi passaggi nell’ordinanza cautelare degli arresti domiciliari e del sequestro preventivo, “appaiono evidenti e gravi gli indizi di colpevolezza per i reati contestati a tutti gli indagati, sia quanto al reato di frode nelle pubbliche forniture ex art. 356 c.p. sia in relazione alle altre fattispecie contestate. Ed invero, numerosi episodi, denotanti malafede nell’esecuzione del contratto emergono a carico delle società incaricate della gestione degli impianti di depurazione. Emergono condotte di sistematico inadempimento degli obblighi contrattuali. Più in generale è stata rilevata la mancanza di manutenzione e personale deputato alla gestione degli impianti, nonché la quasi totale assenza dei rifiuti ivi prodotti (fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane, vaglio e rifiuti dell’eliminazione della sabbia), che ha determinato con l’andare del tempo il progressivo deterioramento degli impianti di depurazione, tale da raggiungere, in alcuni casi, addirittura livelli critici, come nel caso della situazione riscontrata in Castel Baronia, con particolare riguardo alle Vasche di Decantazione di località Ponte San Rocco”

Nel corso delle attività si è proceduto anche al sequestro preventivo, con nomina a custode giudiziale dei rispettivi responsabili degli Uffici Tecnici Comunali perché procedano comunque all’utilizzo degli stessi secondo regolarità gestionali ed ambientali, dei 16 (sedici) impianti di depurazione fognaria a servizio dei dieci comuni interessati.

Infine, entrambe le società interessate dalle investigazioni, l’una cessionaria dell’altra e che subentra nei contratti di gestione degli appalti comunali, sono risultate destinatarie di decreto interdittivo antimafia emesso dalle Prefetture di Napoli e Cagliari, Prefetture delle rispettive province della sede legale societaria.

 

 

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Confesercenti Avellino: assegnati nuovi codici attività, imprese possono verificare rispondenza

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La Confesercenti provinciale di Avellino informa che anche in provincia di Avellino, come nel resto d’Italia, la locale Camera di Commercio ha provveduto ad effettuare l’aggiornamento d’ufficio dei codici Ateco per la classificazione delle attività di impresa e professionali con partita Iva presenti sul territorio.

Un’operazione avviata il 1 aprile, sulla scorta delle nuove classificazioni introdotte, con l’obiettivo di mappare con maggiore precisione il sistema produttivo del Paese, tenendo conto degli standard internazionali e dell’evoluzione economica e sociale che si è determinata negli ultimi anni, in particolare rispetto al 2007, data dell’ultimo aggiornamento.

Per consentire un passaggio graduale e trasparente alla nuova classificazione, in una fase transitoria la visura camerale esporrà sia la nuova che la precedente codifica.

Nelle visure e nei certificati sono state inoltre aggiunte eventuali ulteriori informazioni relative ad alcune tipologie di attività economica come i canali di vendita e di intermediazione.

Ogni impresa può verificare gratuitamente il nuovo codice assegnato tramite l’app Impresa Italia disponibile sui principali store digitali o su impresa.italia.it.

Se il codice riclassificato d’ufficio non rispecchia pienamente la realtà dell’attività svolta, l’impresa con domicilio digitale attivo può rettificarlo gratuitamente fino al 30 novembre 2025, tramite l’apposito servizio presente sul sito web  rettificaateco.registroimprese.it

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Maria Sofia Ortu torna in libreria con un nuovo titolo dedicato agli adolescenti

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La scrittrice irpina presenterà il suo nuovo lavoro, ‘ Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’, sabato 10 maggio, alle ore 18.30 , al Teatro delle Arti di Minori, nell’ambito della rassegna in costieraamalfitana.it, Festa del Libro in Mediterraneo. Maria Sofia Ortu torna in libreria con un nuovo titolo dedicato agli adolescenti. La scrittrice irpina presenterà il suo nuovo lavoro, ‘ Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’, sabato 10 maggio, alle ore 18.30 , al Teatro delle Arti di Minori, nell’ambito della rassegna in costieraamalfitana.it, Festa del Libro in Mediterraneo. La presentazione del nuovo libro di Maria Sofia Ortu, edito da Polis Sa Edizioni, illustrato da Chiara Savarese, è inserita in un cartellone di eventi dedicati ai più piccoli, all’interno della Festa del Libro in Mediterraneo. ‘Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’ è un volume composto da due racconti: ‘Il soffio del demone ‘ e ‘ Le anime smarrite’ ed è rivolto a ragazzi di terza media – primo superiore. Questo è il terzo libro di Maria Sofia Ortu che sempre con Polis Sa Edizioni ha pubblicato nel 2021 la fiaba ‘ Alì e il mondo sommerso ‘, che ha vinto il Premio Speciale della giuria Costa d’ Amalfi Libri 2021, e nel 2022 ‘Il segreto di Mattia ‘ , che ha ricevuto la menzione speciale della giuria nell’ambito del Premio Costa d’ Amalfi Libri 2023 e la segnalazione particolare della giuria nell’ambito della XXXI edizione del concorso nazionale di letteratura per ragazzi ‘ C’era una volta…Vasco Francesco Fonnesu, sezione 2, testi editi.

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Papa Francesco: coesione e non divisione, l’invito rivolto ai potenti del mondo inclusa la Meloni

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La morte di Papa Francesco segna il passaggio verso un’era nuova della chiesa. La persona umana è il fulcro ed il motore del nuovo mondo, non vocato solo alla logica del profitto e dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo e delle risorse del pianeta, ma alla ricerca costante di un equilibrio che dia voce e dignità agli ultimi ed ai paesi più poveri, oppressi da gravosi debiti verso gli Stati ricchi. Un’ideale raccomandazione rivolta ai potenti del mondo presenti in Piazza San Pietro e intervenuti per la celebrazione dei funerali di Papa Francesco, di non escludere ma di includere, di ascoltare e decidere con provvedimenti equi che tengano conto di tutte le parti in gioco. La politica deve produrre coesione e non divisione, questo l’invito che dovrebbe essere accolto dalla Meloni, concentrata con il suo governo ad approvare lo Spacca Italia, provvedimento scellerato che ratifica le disuguaglianze per legge esistenti tra le due aree del paese, preclude a 20 milioni di meridionali i diritti civili e di cittadinanza declinati dalla Costituzione, mette la pietra tombale sulla Questione Meridionale, mai affrontata e mai risolta.Il parlamento italiano accolga le parole di Papa Francesco e crei le condizioni affinché si avvii il Paese verso la riunificazione socio-economica mairealizzata e forse, mai voluta.

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