Attualità
All’Auditorium di Ariano Irpino si è parlato di storia con lo scrittore Aldo Renzulli.
All’Auditorium di Ariano Irpino si è parlato di storia. Lo scrittore Aldo Renzulli ha presentato ai bienni del Liceo Classico e Scientifico P.P.Parzanese di Ariano Irpino il suo libro La libertà negata. L’internamento civile nell’Irpinia fascista (1927- 1943).
Il filo conduttore del discorso è stata la libertà, appunto, negata ai vari internati dei campi diffusi in 43 comuni dell’Irpinia. È una parte di storia che non viene raccontata, ma ampiamente documentata, anche se i libri scritti sull’argomento sono pochi. Antonio Alterio spiega che i campi di Ariano erano delimitati da un filo spinato e i cui prigionieri potevamo spingersi fino a cinquecento metri nell’aria dei Martiri.
La proiezione di un video montato dagli studenti sulle foibe lancia un messaggio chiaro cosa può fare la scuola affinché non si ripetano più violenze simili? «L’impegno attivo e la divulgazione» è la risposta del Dirigente Scolastico Liceo “P.P.Parzanese” Oto Della Croce.
Il libro di Aldo Renzulli come spiega egli stesso durante il suo breve intervento dedica ampi spazi alla divulgazione di documenti ritrovati nelle varie ricerche condotte da ormai tanto tempo.
Il pubblico attento dei ragazzi è stato più volte sollecitato dal discorso di Giovanni Marino, il quale attraverso esempi e aneddoti all’apparenza simpatici ha stillato gocce di pura etica democratica, raccomandando ai ragazzi di « Coltivare la libertà ». I libri elencati, introdotti e suggeriti durante il dibattito sono necessari, continua sempre Gianni Marino « per ricordare così da non commettere lo stesso errore ».
I nomi ricordati, i volti raccontati, le azioni descritte da Carmela Lo Conte sono quelle degli internati. Parole potenti, forti, piene di valori e portatrici di una storia che molto spesso non vogliamo vedere. Lei, una donna dalla volontà di ferro, che traspare dalle sue parole, ha vissuto accanto ai campi di internamento di Ariano, la sua famiglia aiutava gli internati, Carmela ha un ricordo per tutti: nel riportare l’episodio di Ciro Romano, la signora Carmela inizia a canticchiare in dialetto, i ragazzi dal pubblico rispondono con un applauso ritmato che si ripeterà poco dopo al cantare di una filastrocca.
Una storia raccontata direttamente da chi l’ha vissuta, un tramandare sensazioni, umori e curiosità di episodi di cui altrimenti non sapremmo. La signora Carmela è un esempio di donna che con la sua ironia nel riportare la tenacia del Dott. Scipione, un altro internato, che le aveva costruito una stampella, ci consegna il suo handicap e il suo coraggio di bambina allora, che con fermezza è riuscita a evitare soprusi da uomini e da un periodo storico che ha negato la fanciullezza a molti bambini.
Temi forti, importanti fermati da un incontro tra il passato raccontato e il presente in ascolto, per costruire tutti insieme un futuro nel rispetto reciproco e, per abolire ogni forma di guerra e violenza.
Prima di chiudere il Dirigente Scolastico Liceo “P.P.Parzanese” Oto Della Croce invita i ragazzi ad alzarsi in piedi per ascoltare e cantare l’inno nazionale. Le voci di quei tanti ragazzi presenti si sono unite in una sola possente voce che è altro non è che il suono della speranza, quella speranza che ha bisogno di essere tutelata e protetta per poter realizzarsi.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
Attualità
Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti
“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
