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PSI Ariano : ” L’ospedale di Ariano e la sanità in Valle Ufita continuano ad essere sotto attacco della politica regionale. Bisogna intervenire per difendere e rilanciare la struttura arianese”.

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Dalla Sezione PSI “Ireneo Vinciguerra” di Ariano, riceviamo e pubblichiamo:

 

“Nel corso dell’amministrazione Caldoro la Sanità del nostro territorio, in particolare l’ospedale Sant’Ottone Frangipane di Ariano, è stata oggetto di una pesante azione di smembramento e depotenziamento portata avanti con determinazione e pervicacia dall’ing. Florio, allora amministratore della ASL di Avellino. Lo spostamento a Solofra della Psichiatria, giustificata con la balla che al Frangipane bisognava procedere alla ristrutturazione dei locali, la mancata indizione dei concorsi per la nomina dei primari di Chirurgia e Ortopedia, la mancata messa a disposizione degli anestesisti necessari alla pratica del parto indolore, che invece venivano concessi a Solofra, lo spostamento degli uffici amministrativi ad Avellino dove sono ubicati in locali in affitto, la chiusura del reparto di emotrasfusione, erano solo parte di un piano che prevedeva il depotenziamento del nostro Ospedale a semplice pronto soccorso, così come previsto poi dal piano sanitario di Caldoro. Tutto questo passava sotto gli occhi indifferenti di un consigliere regionale eletto nella nostra città e del sindaco di Ariano, grande amico di Florio e vice coordinatore regionale di Forza Italia. In oltre cinque anni l’attuazione del decreto 49/2010, che prevedeva la realizzazione nel Frangipane di una DEA di secondo livello, è stata elusa senza che l’allora onnipotente centro destra arianese fiatasse. Non possiamo non chiederci in cambio di cosa tutto questo sia accaduto.

La storia continua. È recentissimo l’intervento del sindaco di un importante centro della valle del Calore che diventa supporter di una struttura sanitaria privata e l’attivismo della presidente del consiglio regionale D’Amelio a favore di “una maggiore distribuzione sul territorio dei punti parto e delle case parto”.

In prossimità della discussione del piano sanitario regionale nessuno parla, però, della sanità in Valle Ufita. Tutti guardano da un’altra parte, in particolare gli eletti irpini al Consiglio Regionale tutti interessati esclusivamente a tirare l’acqua al proprio mulino a scapito di Ariano e della valle Ufita. È mai possibile che l’unico politico regionale attento alle problematiche del Frangipane debba essere il socialista Enzo Maraio, salernitano?

I socialisti, raccogliendo anche le sollecitazioni che di recente sono venute da allarmati interventi delle associazioni che operano nell’ambito della sanità (AMDOS, Tribunale dei Diritti del Malato), si faranno carico di convocare una apposita riunione dei partiti del centro sinistra alla quale si chiederà la partecipazione della deputazione regionale provinciale allo scopo di discutere ed approfondire le modalità di tutela e rilancio del ruolo dell’ospedale Frangipane all’interno del nuovo piano sanitario”.

 

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Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania

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Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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