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Precari irpini della sanità: quale futuro?

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Licia Morsa, Segretaria Generale della Fp CGIL di Avellino e Pietro de Ciuceis, Segretario Provinciale, hanno incontrato presso la CGIL di Ariano Irpino, i precari della sanità, in particolare gli operatori socio-sanitari (Oss), fortemente preoccupati per la loro sorte. Tutti attendono con ansia l’avvio delle procedure di stabilizzazione, ai sensi della L. 124/2015, così come modificata dalla L. 234/2021, art. 1, lett. b e c. Varie le situazioni che si sono presentate: da una parte coloro che dopo aver prestato la loro preziosa opera durante il Covid, sottoponendosi a massacranti turni anche di 12 ore al giorno, finita l’emergenza sono stati mandati a casa, dall’altra, coloro che continuano a lavorare o come dipendenti delle cooperative o con contratti a Partita Iva, di cui si avvicina la scadenza,senza garanzia alcuna di rinnovo. “L’apertura di una Partita Iva, – ha fatto notare qualcuno degli intervenuti – implica il pagamento delle tasse, che si lavori o meno”. Non solo: alcuni lavoratori si sono trasferiti da altre città della Campania stabilendosi ad Ariano e dintorni, dove hanno preso casa, pertanto, se malauguratamente il contratto a dicembre non dovesse venir rinnovato, sarebbero costretti a sconvolgere di nuovo la loro vita, come già accaduto per coloro che sono stati licenziati prima. Per non parlare dell’aspetto psicologico di prostrazione dovuto all’incertezza nella quale la maggior parte dei precari è venuta a trovarsi. Ci sono poi coloro che hanno partecipato a Napoli al concorso indetto dalla ASL e che attendono fiduciosi in graduatoria; coloro che hanno lavorato per anni e quelli che hanno lavorato “soltanto” 12 mesi e non i 18 previsti dalla legge per poter chiedere la stabilizzazione. “È stata la CGIL a fare pressione sulla ASL perché si stabilisse un fabbisogno di personale e si indicessero i concorsi per infermieri e Oss” – ha riferito Licia Morsa. “Sia la Asl di Avellino che il Moscati, erano pronti ad assumere personale sanitario attingendo alle preesistenti graduatorie di Napoli, escludendo i precari. Dopo numerose chiamate ai direttori generali (spesso non ci rispondono), in Prefettura, alla presenza del prefetto,abbiamo sottolineato che, estromettendo i lavoratori di questo territorio, senza dar loro la possibilità di provare a vincere un concorso, si stava provocando un notevole danno socio-economico. Anzi, ad alcuni sindaci irpini, abbiamo chiesto la disponibilità dei locali in cui far svolgere i concorsi piuttosto che a Napoli, ma nessuno ce l’ha fornita”. Chi scrive si chiede,peraltro, perché l’Assemblea dei Sindaci dei 119 Comuni che fanno capo alla ASL di Avellino, non abbia preso una posizione politica allo scopo di garantire la stabilizzazione dei precari che per anni sono stati al servizio della comunità, posizione di cui la Regione e le ASL sarebbero state costrette a tener conto. Non dimentichiamo che, soprattutto durante il primo periodo del Covid, per l’abnegazione e il coraggio dimostrati, infermieri ed Oss, erano stati definiti degli eroi. I sindaci non possono ridurre la loro presenza nella sanità al taglio di nastri per l’inaugurazione di macchinari biomedicali, che, a causa di mancanza di personale medico e paramedico, rischiano di operare a ritmo ridotto o persino di non entrare mai in funzione!È vero che c’è carenza di medici, infermieri e Oss, ma poiché un ospedale senza medici e reparti non può funzionare, la ASLdi Avellino ha chiesto di utilizzare i finanziamenti per la stabilizzazione di infermieri e Oss per assumere dei medici: mentre scriviamo, ci risulta che ne siano stati assunti 9, che entreranno in servizio lunedì. I precari non possono pagare lo scotto dell’inefficienza della programmazione sanitaria della Regione Campania: a De Luca chiediamo di investire meno nelle luci d’artista e più nei servizi sanitari.                                                                                                                                                                    “La CGIL – ha aggiunto la Morsa -, ha proposto al nuovo Direttore Generale della Asl di Avellino un programma biennale di assorbimento dei precari nel 2022-2023. Ferrante siè detto disponibile: ora serve un accordo sindacale che garantisca tempi, numeri e profili professionali, in base alle esigenze aziendali nell’erogazione dei servizi essenziali.Chiediamo al Direttore Generale la definizione della lineaaziendale, in modo da poter rivedere l’assetto organizzativo complessivo della sanità e del settore socio-sanitario della nostra provincia e superare l’attuale impasse”.                                        De Ciuceis, nell’evidenziare che il problema parte da lontano, ovvero dal blocco statale delle assunzioni in sanità, che ha portato alla mancanza dei medici, infermieri, Oss, tecnici, nei presidi ospedalieri, ha posto l’accento sulla necessità che le strutture sanitarie pubbliche, a rischio di declassamento, chiusura o accorpamento, rimangano in vita: “È necessario che la ASL valorizzi gli operatori sanitari che ha formato, un know how che non può azzerare formando nuovo personale, perché richiederebbe tempo e risorse e, in un periodo di crisi come questo, sarebbe una scelta assurda”. Ha invitato inoltre tutte le figure professionali ad essere unite, evitando la guerra tra poveri. Tutti gli intervenuti hanno concordato di essere pronti a mobilitarsi con presìdi e manifestazioni: la prima il 28 novembre presso la sede della ASL di Avellino.                                                               Finalmente si comincia a prendere coraggio per il rispetto dei propri diritti!

Floriana Mastandrea 

Portavoce Comitato SAT (Salute, Ambiente, Territorio)

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Confesercenti Avellino: assegnati nuovi codici attività, imprese possono verificare rispondenza

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La Confesercenti provinciale di Avellino informa che anche in provincia di Avellino, come nel resto d’Italia, la locale Camera di Commercio ha provveduto ad effettuare l’aggiornamento d’ufficio dei codici Ateco per la classificazione delle attività di impresa e professionali con partita Iva presenti sul territorio.

Un’operazione avviata il 1 aprile, sulla scorta delle nuove classificazioni introdotte, con l’obiettivo di mappare con maggiore precisione il sistema produttivo del Paese, tenendo conto degli standard internazionali e dell’evoluzione economica e sociale che si è determinata negli ultimi anni, in particolare rispetto al 2007, data dell’ultimo aggiornamento.

Per consentire un passaggio graduale e trasparente alla nuova classificazione, in una fase transitoria la visura camerale esporrà sia la nuova che la precedente codifica.

Nelle visure e nei certificati sono state inoltre aggiunte eventuali ulteriori informazioni relative ad alcune tipologie di attività economica come i canali di vendita e di intermediazione.

Ogni impresa può verificare gratuitamente il nuovo codice assegnato tramite l’app Impresa Italia disponibile sui principali store digitali o su impresa.italia.it.

Se il codice riclassificato d’ufficio non rispecchia pienamente la realtà dell’attività svolta, l’impresa con domicilio digitale attivo può rettificarlo gratuitamente fino al 30 novembre 2025, tramite l’apposito servizio presente sul sito web  rettificaateco.registroimprese.it

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Maria Sofia Ortu torna in libreria con un nuovo titolo dedicato agli adolescenti

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La scrittrice irpina presenterà il suo nuovo lavoro, ‘ Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’, sabato 10 maggio, alle ore 18.30 , al Teatro delle Arti di Minori, nell’ambito della rassegna in costieraamalfitana.it, Festa del Libro in Mediterraneo. Maria Sofia Ortu torna in libreria con un nuovo titolo dedicato agli adolescenti. La scrittrice irpina presenterà il suo nuovo lavoro, ‘ Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’, sabato 10 maggio, alle ore 18.30 , al Teatro delle Arti di Minori, nell’ambito della rassegna in costieraamalfitana.it, Festa del Libro in Mediterraneo. La presentazione del nuovo libro di Maria Sofia Ortu, edito da Polis Sa Edizioni, illustrato da Chiara Savarese, è inserita in un cartellone di eventi dedicati ai più piccoli, all’interno della Festa del Libro in Mediterraneo. ‘Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’ è un volume composto da due racconti: ‘Il soffio del demone ‘ e ‘ Le anime smarrite’ ed è rivolto a ragazzi di terza media – primo superiore. Questo è il terzo libro di Maria Sofia Ortu che sempre con Polis Sa Edizioni ha pubblicato nel 2021 la fiaba ‘ Alì e il mondo sommerso ‘, che ha vinto il Premio Speciale della giuria Costa d’ Amalfi Libri 2021, e nel 2022 ‘Il segreto di Mattia ‘ , che ha ricevuto la menzione speciale della giuria nell’ambito del Premio Costa d’ Amalfi Libri 2023 e la segnalazione particolare della giuria nell’ambito della XXXI edizione del concorso nazionale di letteratura per ragazzi ‘ C’era una volta…Vasco Francesco Fonnesu, sezione 2, testi editi.

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Papa Francesco: coesione e non divisione, l’invito rivolto ai potenti del mondo inclusa la Meloni

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La morte di Papa Francesco segna il passaggio verso un’era nuova della chiesa. La persona umana è il fulcro ed il motore del nuovo mondo, non vocato solo alla logica del profitto e dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo e delle risorse del pianeta, ma alla ricerca costante di un equilibrio che dia voce e dignità agli ultimi ed ai paesi più poveri, oppressi da gravosi debiti verso gli Stati ricchi. Un’ideale raccomandazione rivolta ai potenti del mondo presenti in Piazza San Pietro e intervenuti per la celebrazione dei funerali di Papa Francesco, di non escludere ma di includere, di ascoltare e decidere con provvedimenti equi che tengano conto di tutte le parti in gioco. La politica deve produrre coesione e non divisione, questo l’invito che dovrebbe essere accolto dalla Meloni, concentrata con il suo governo ad approvare lo Spacca Italia, provvedimento scellerato che ratifica le disuguaglianze per legge esistenti tra le due aree del paese, preclude a 20 milioni di meridionali i diritti civili e di cittadinanza declinati dalla Costituzione, mette la pietra tombale sulla Questione Meridionale, mai affrontata e mai risolta.Il parlamento italiano accolga le parole di Papa Francesco e crei le condizioni affinché si avvii il Paese verso la riunificazione socio-economica mairealizzata e forse, mai voluta.

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