Attualità
Maraia (M5S):” Trasporto pubblico: necessaria cooperazione tra Governo e enti locali”
Questa mattina ho partecipato ad un webinar sul Protocollo d’intesa Asstra-Enel X per la transizione elettrica e la mobilità sostenibile. Si tratta di un tema fondamentale per utilizzare al meglio i fondi messi a disposizione dall’Europa, sia attraverso i tradizionali finanziamenti relativi alla programmazione settennale 2021/27, sia attraverso il Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza afferente ai 209 miliardi del Recovery Plan. Al dibattito, moderato dal direttore di Autobus News Roberto Sommariva, hanno partecipato, tra gli altri, Andrea Gibelli (Presidente di Asstra),Sonia Sandei (responsabile Sviluppo strategico di Enel X),Giuseppe Catalano (coordinatore della Struttura Tecnica del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) e l’on. Davide Gariglio (Commissione trasporti della Camera dei deputati).
Ho trovato molto interessante l’intervento del prof. Catalano, ordinario all’università Sapienza di Roma e uno dei maggiori esperti di trasporti pubblici e mobilità sostenibile. Il professore ha analizzato i rapporti tra il MIT e gli enti locali nel settore del trasporto pubblico sottolineando gli investimenti messi in campo per il rinnovo del parco autobus, in particolare la gara Consip Autobus 3. Si tratta di una gara d’acquisto portata a terminequalche anno fa dalla centrale acquisti nazionale per circa 1.000 autobus, alla quale avrebbero potuto attingere le Regioni. Autobus interamente finanziati dal MIT, visto che con il Decreto Rilancio, su proposta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell’ambiente, era stata eliminata la parte di cofinanziamento a carico di Regioni ed Enti locali nel rinnovo del parco autobus.
Incredibilmente, tuttavia, diverse Regioni italiane, che avrebbero potuto rinnovare il proprio parco autobus a costo zero, hanno preferito bandire proprie gare d’acquisto. A causa dell’inattività delle regioni c’è attualmente un residuo di 270 autobus, assegnati ma non ancora richiesti dagli enti locali, sui lotti aggiudicati dalla gara d’acquisto Autobus 3.
L’atteggiamento delle Regioni è ancora più grave e incomprensibile considerando che, a causa delle limitazioni sulla capienza imposti per limitare il rischio di contagi Covid, ci sarebbe bisogno di più autobus in tempi brevi.
Nonostante 3 dei 9 lotti messi a gara fossero stati vinti da Industria Italiana Autobus, proprio la Regione Campania è una delle regioni a non aver attinto alla gara d’acquisto nazionale. La Regione Campania ha, infatti, preferito indire una propria gara d’acquisto per l’acquisto di autobus della stessa tipologia di quelli messi a gara da Consip. Gara che, tra l’altro, è stata vinta da un produttore tedesco e che quindi non darà lavoro allo stabilimento Industria Italiana Autobus di Valle Ufita.
Al webinar ha partecipato anche Luca Cascone, Consigliere regionale campano e Presidente della Commissione Urbanistica, Lavori Pubblici e Trasporti. Cascone, parlando a nome della Conferenza Stato-Regioni, ha ribadito la necessità di rinnovare in tempi brevi il parco autobus destinato al trasporto pubblico, mettendo anche in evidenza le criticità sofferte dalle regioni del Sud
A questo punto mi chiedo: perché la Regione Campania non ha approfittato degli autobus già messi a disposizione dal Ministero tramite la gara d’acquisto bandita da Consip?
Sarebbe il momento di passare dalle parole ai fatti e fare in modoche queste situazioni paradossali non si ripetano più. La Regione avrebbe potuto attingere gratuitamente alla gara Consip e allo stesso tempo permettere allo stabilimento campano Industria Italiana Autobus di produrre nuovi autobus. Non è forse il caso di cominciare a ragionare su una filiera integrata del trasporto pubblico, che includa gestori del servizio, produttori e infrastrutture per i combustibili alternativi?
Si tratta di argomenti noti e ampiamente dibattuti, ai quali è anche dedicata una Direttiva europea del 2014 (DAFI) e che si potrebbe collegare benissimo al grande lavoro fatto dal MISE per il rilancio degli stabilimenti Industria Italiana Autobus di Valle Ufita e Bologna.
Le gare Consip possono aiutare il Paese a procedere velocemente per un trasporto pubblico efficiente e sostenibile, ma c’è bisogno del sostegno di tutti gli enti locali perché questo progetto venga portato a termine. Da parte mia, mi impegnerò perché venga portato avanti il progetto di una filiera italiana dell’autobus, puntando anche su alimentazioni alternative che possano coniugare sostenibilità ambientale e creazione di posti di lavoro.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti
“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
