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Liguria ed emergenza coronavirus: l’onnipresente professor Bassetti

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Ho seguito con interesse le vicende del noto professor Matteo Bassetti, dal 4 novembre 2019

direttore dell’Unità Operativa Clinica Malattie infettive dell’Ospedale San Martino di Genova. Dal febbraio scorso sono apparse sue dichiarazioni sulla questione coronavirus, che considerava poco più di una influenza stagionale. Ha sostenuto che in Italia muoiono 217 persone al giorno per l’influenza, che sono più di 1.500 morti in una settimana. Ha anche sostenuto che le mascherine da chirurgo non servono a nulla contro il coronavirus. Il 29 aprile GenovaQuotidiana.com scriveva: “Bassetti, da testimonial di azienda di sanificazione, a uomo immagine delle cravatte Ghiglino. Dopo la foto sul certificato di sanificazione di un’azienda che si occupa di derattizzazione per l’operazione effettuata sul residence della famiglia della moglie ad Albaro (oggi sotto contratto per ospitare i malati Covid dimessi dagli ospedali), il medico diventa uomo immagine del negozio di Via XX Settembre […]. Bassetti rispondeva: “Ho la mia popolarità e ne faccio quello che voglio. Lo fanno i calciatori con le pizzerie, lo posso fare io che sono professore universitario”. Osservando la foto del certificato di sanificazione, salta agli occhi che non è su carta intestata di alcun Ente e per di più, il certificato dovrebbe essere sottoscritto da una persona fisica, che nell’attestato è individuato da “Il Direttore Tecnico”, ma, stranamente non vi è il nome del direttore tecnico, né tantomeno la firma. L’unica cosa certa è quanto scritto: “certificato di sanificazione rilasciato (da chi?) in base alle direttive del Professor Matteo Bassetti, Direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova”. Insomma, più che una certificazione appare come un attestazione pubblicitaria. Sarebbe interessante sapere se il professor Bassetti sia stato remunerato per la sua prestazione e quanto l’azienda della famiglia della moglie, la Rex Hotel Residence s.n.c., abbia pagato la sanificazione alla Elle. Ci srl. Ma la pubblicità che desta più interrogativi, è quella che il professor Bassetti ha fatto del negozio di cravatte di Via XX Settembre. Di fatto, in questa pubblicità sono coinvolte anche l’Università di Genova, la Regione Liguria e il San Martino: nella foto del professor Bassetti si vede in bella vostra sul camice, il marchio “Regione Liguria” e anche il cartellino medico appuntato sul petto, dov’è scritto UNI-GE e il nome del professor Bassetti. Il professor Bassetti ha rivendicato la correttezza del suo atto, dicendo che anche i calciatori fanno la pubblicità delle pizzerie. Si è dimenticato però, che lui è dipendente pubblico e le sue performance sarebbero state apprezzate, se fossero servite a finanziare l’Università o l’Ospedale di San Martino, ma non sembra sia così! Ci si domanda, ad esempio: se la pubblicità delle cravatte fosse stata fatta da dipendenti pubblici in divisa, quali poliziotti, carabinieri, magistrati, netturbini, ferrovieri o infermieri, quali provvedimenti disciplinari avrebbero preso le autorità competenti? Ma nel nostro caso, non si ha notizia di atti fatti dal Rettore, dal Preside della facoltà di Medicina, dal Direttore generale del San Martino, o dalla Regione, né cosa abbia fatto il Presidente dell’Ordine dei Medici. Il 3 maggio 2020 “GenovaQuotidiana.com” ha scritto che in Liguria in proporzione agli abitanti, risulta un più 320% di contagi e un più 300% dei morti, rispetto al Veneto. Il Veneto il Presidente Luca Zaia, per la lotta al coronavirus si è affidato al direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’università, professor Andrea Crisanti. In Liguria, il Presidente Giovanni Toti si è affidato alle consulenze mediche del professor Matteo Bassetti. Sappiamo che, se qualcuno avrà necessità di farsi visitare dal professor Bassetti dopo l’emergenza coronavirus, potrà prendere appuntamento alla clinica privata Montallegro, dove il giovedì previo appuntamento, dalle 16 alle 19 potrà essere visitato in prestazione intramoenia, per la “modica” cifra di 280 €: ovviamente una percentuale andrà alla clinica Montallegro e al San Martino. Da quanto riportato da alcuni organi di informazione, sembra che, se alle prossime elezioni regionali Toti dovesse vincere, il professor Matteo Bassetti potrebbe essere il nuovo assessore alla sanità, al posto dell’uscente Sonia Viale. Se così fosse, chissà come potrebbe conciliare le sue plurime attività di: professore universitario, direttore di clinica, intramoenia e testimonial pubblicitario, con l’incarico di assessore, visto che già adesso, gli studenti lamentano che sia stata spostata la data di alcuni esami.

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Confesercenti Avellino: assegnati nuovi codici attività, imprese possono verificare rispondenza

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La Confesercenti provinciale di Avellino informa che anche in provincia di Avellino, come nel resto d’Italia, la locale Camera di Commercio ha provveduto ad effettuare l’aggiornamento d’ufficio dei codici Ateco per la classificazione delle attività di impresa e professionali con partita Iva presenti sul territorio.

Un’operazione avviata il 1 aprile, sulla scorta delle nuove classificazioni introdotte, con l’obiettivo di mappare con maggiore precisione il sistema produttivo del Paese, tenendo conto degli standard internazionali e dell’evoluzione economica e sociale che si è determinata negli ultimi anni, in particolare rispetto al 2007, data dell’ultimo aggiornamento.

Per consentire un passaggio graduale e trasparente alla nuova classificazione, in una fase transitoria la visura camerale esporrà sia la nuova che la precedente codifica.

Nelle visure e nei certificati sono state inoltre aggiunte eventuali ulteriori informazioni relative ad alcune tipologie di attività economica come i canali di vendita e di intermediazione.

Ogni impresa può verificare gratuitamente il nuovo codice assegnato tramite l’app Impresa Italia disponibile sui principali store digitali o su impresa.italia.it.

Se il codice riclassificato d’ufficio non rispecchia pienamente la realtà dell’attività svolta, l’impresa con domicilio digitale attivo può rettificarlo gratuitamente fino al 30 novembre 2025, tramite l’apposito servizio presente sul sito web  rettificaateco.registroimprese.it

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Maria Sofia Ortu torna in libreria con un nuovo titolo dedicato agli adolescenti

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La scrittrice irpina presenterà il suo nuovo lavoro, ‘ Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’, sabato 10 maggio, alle ore 18.30 , al Teatro delle Arti di Minori, nell’ambito della rassegna in costieraamalfitana.it, Festa del Libro in Mediterraneo. Maria Sofia Ortu torna in libreria con un nuovo titolo dedicato agli adolescenti. La scrittrice irpina presenterà il suo nuovo lavoro, ‘ Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’, sabato 10 maggio, alle ore 18.30 , al Teatro delle Arti di Minori, nell’ambito della rassegna in costieraamalfitana.it, Festa del Libro in Mediterraneo. La presentazione del nuovo libro di Maria Sofia Ortu, edito da Polis Sa Edizioni, illustrato da Chiara Savarese, è inserita in un cartellone di eventi dedicati ai più piccoli, all’interno della Festa del Libro in Mediterraneo. ‘Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’ è un volume composto da due racconti: ‘Il soffio del demone ‘ e ‘ Le anime smarrite’ ed è rivolto a ragazzi di terza media – primo superiore. Questo è il terzo libro di Maria Sofia Ortu che sempre con Polis Sa Edizioni ha pubblicato nel 2021 la fiaba ‘ Alì e il mondo sommerso ‘, che ha vinto il Premio Speciale della giuria Costa d’ Amalfi Libri 2021, e nel 2022 ‘Il segreto di Mattia ‘ , che ha ricevuto la menzione speciale della giuria nell’ambito del Premio Costa d’ Amalfi Libri 2023 e la segnalazione particolare della giuria nell’ambito della XXXI edizione del concorso nazionale di letteratura per ragazzi ‘ C’era una volta…Vasco Francesco Fonnesu, sezione 2, testi editi.

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Papa Francesco: coesione e non divisione, l’invito rivolto ai potenti del mondo inclusa la Meloni

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La morte di Papa Francesco segna il passaggio verso un’era nuova della chiesa. La persona umana è il fulcro ed il motore del nuovo mondo, non vocato solo alla logica del profitto e dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo e delle risorse del pianeta, ma alla ricerca costante di un equilibrio che dia voce e dignità agli ultimi ed ai paesi più poveri, oppressi da gravosi debiti verso gli Stati ricchi. Un’ideale raccomandazione rivolta ai potenti del mondo presenti in Piazza San Pietro e intervenuti per la celebrazione dei funerali di Papa Francesco, di non escludere ma di includere, di ascoltare e decidere con provvedimenti equi che tengano conto di tutte le parti in gioco. La politica deve produrre coesione e non divisione, questo l’invito che dovrebbe essere accolto dalla Meloni, concentrata con il suo governo ad approvare lo Spacca Italia, provvedimento scellerato che ratifica le disuguaglianze per legge esistenti tra le due aree del paese, preclude a 20 milioni di meridionali i diritti civili e di cittadinanza declinati dalla Costituzione, mette la pietra tombale sulla Questione Meridionale, mai affrontata e mai risolta.Il parlamento italiano accolga le parole di Papa Francesco e crei le condizioni affinché si avvii il Paese verso la riunificazione socio-economica mairealizzata e forse, mai voluta.

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