Attualità
Lettera aperta della sociologa dott.ssa Loredana D’Adamo: “l’impossibilità del lavoro nel sociale a Gesualdo”

Nel 2010 la Cooperativa sociale “Un abbraccio” approda a Gesualdo ed oggi, dopo meno di tre anni, è costretta a sciogliersi. Nelle righe che seguiranno voglio raccontare le difficili vicende che hanno costretto me e i membri della Cooperativa a giungere a tale decisione. Prego in anticipo i lettori, più o meno interessati alla questione, di leggere le mie parole come semplice e spontaneo sfogo, evitando superflue e macchinose strumentalizzazioni politiche. Vi racconto della cooperativa e dei suoi membri. Il gruppo era (il verbo al passato, ahimè, è d’obbligo!) costituito da otto giovani professionisti: tre laureati in psicologia, due sociologhe, un amministratore responsabile dei rapporti con l’esterno ed una educatrice. Età media trent’anni. Si tratta di una cooperativa sociale, quindi qualificata per la progettazione e la gestione di tutti i servizi del cosiddetto terzo settore (assistenza agli anziani e a persone affette da disabilità, gestione di asili nido, servizi di assistenza educativa domiciliare, etc …) e qualificata anche per altri tipi di servizi, presenti nei comuni (mensa scolastica, trasporto scolastico, manutenzione verde pubblico, etc …). La cooperativa ha sede legale a Solofra in via San Gaetano. La decisone di individuare la sede operativa a Gesualdo è scaturita dalla volontà di renderla una risorsa all’interno del paese, mettendo a disposizione le competenze professionali. Tuttavia, a distanza di due anni, sono costretta ad ammettere che non è stata affatto una scelta felice. Ebbene sì, la Cooperativa “Un abbraccio”, con sede operativa a Gesualdo, non è mai stata coinvolta in alcun tipo di progetto, né ha mai avuto la possibilità di espletare servizi affidati dal comune, in quanto non facente parte di quel famoso sistema di gestione, ormai radicato da tempo sul territorio gesualdino. Non nascondo che le riflessioni in merito alla mia esperienza, ormai giunta al termine, di amministratrice unica della Cooperativa “un Abbraccio”, sono state, per certi versi “stimolate” dal discorso tanto bello, quanto vuoto, del candidato a sindaco per la lista “La Bilancia”, architetto Raffaele Fulchini, durante il primo comizio. Il candidato Fulchini, amministratore ventennale al comune di Gesualdo, ha parlato di tutela dei giovani professionisti locali, del loro coinvolgimento nella realtà del paese, quindi della necessità di evitare la famosa “fuga dei cervelli”. Belle parole, concetti tanto importanti, quanto facili da sbandierare. Ricordo al candidato Fulchini che, colei che scrive, insieme ad altri membri della cooperativa, rientra a pieno titolo nella categoria dei “cervelli in fuga” da Gesualdo. E dirò di più. A dispetto del commento alquanto risibile dell’ex amministratore Fulchini e di altri amministratori uscenti («non conosco la Cooperativa “un abbraccio”»), voglio evidenziare l’attività di volantinaggio, l’affissione di numerosi manifesti all’interno del paese, nonché la presentazione di proposte progettuali,presentate al comune e regolarmente protocollate, effettuate dalla Cooperativa, nel giugno del 2010. Mi chiedo e invito i lettori a riflettere su questo quesito: un buon amministratore non dovrebbe essere attento alle nuove iniziative, soprattutto se promosse da giovani? La Cooperativa “un abbraccio” ha lavorato durante quest’arco di tempo nel comune di Villamaina, dove, partecipando e vincendo un regolare bando di gara, si è occupata del trasporto scolastico. Ha svolto attività di gestione dell’asilo nido di Mirabella Eclano, con il Piano di Zona Sociale, e di assistenza educativa domiciliare di sostegno alla genitorialità per bambini diversamente abili, nei comuni di Chiusano e San Mango. Alla luce di questi dati, dal momento che la Cooperativa da me presieduta non ha avuto la possibilità di espletare a Gesualdo nessuno dei sei servizi, dati invece per affidamento diretto, nel settembre del 2011, all’unica cooperativa da sempre operante sul territorio, ha deciso di chiudere definitivamente i battenti. La mia intenzione, in qualità di presidente della Cooperativa, non è mai stata indirizzata verso la concessione dell’esclusiva dei servizi, bensì è stata sempre volta verso la cooperazione. E mi sorprende che anche questo concetto sia stato espresso dal candidato Fulchini, nel comizio di apertura della campagna elettorale, come baluardo della politica gesualdina. Mi chiedo quale significato l’architetto dia al termine, considerato che non ci è mai stata data la possibilità di avviare un’attività di cooperazione sui servizi. Mi chiedo se l’architetto Fulchini conosca bene la legge 328 del 2000, (legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali) la quale obbliga a dare in gestione tutte le attività relative al sociale tramite bando e non solo tramite affidamento diretto. Ed è ancora questa legge a dare la possibilità alle amministrazioni (non solo al comune di Gesualdo) di offrire ai ragazzi il servizio di educativa scolastica. Con ciò voglio sottolineare che il servizio in questione, realizzato nella scuola di Gesualdo, non è affatto una concessione dell’amministrazione comunale, come è stato detto, ma un diritto dei ragazzi diversamente abili, garantito dalla legge. Tirando le somme della mia esperienza, posso concludere che i due anni in cui sono stata amministratrice unica della Cooperativa “Un abbraccio” mi hanno dato la possibilità di toccare con mano la realtà del sociale nel mio paese e mi hanno fatto capire l’impossibilità di fare cooperazione a Gesualdo quando non si fa parte del famoso sistema-contenitore. Del resto è un copione che si ripete, con qualche variazione: la cooperativa SID è andata via da Gesualdo nel 2005, trasferendosi altrove, la cooperativa “Un abbraccio” si è sciolta definitivamente. La mia e quella degli altri membri è stata un’avventura senza lieto fine. Si scioglie la cooperativa e allo stesso tempo svanisce la possibilità per giovani professionisti locali di poter lavorare sul posto. Pensateci bene, giovani miei compaesani, prima di avventurarvi in una esperienza come la mia. Pensateci due volte perché non è detto che la vostra competenza e il vostro spirito di iniziativa vengano valorizzati.
Dott.ssa Loredana D’Adamo
Attualità
Il primo maggio porta con sé una scia di sangue

Il primo maggio porta con sé una scia di sangue, nel 2024 vi sono stati 1090 decessi di lavoratori con un incremento del 4,7% rispetto all’anno precedente che ne ha registrati 1041. Sono aumentati del 17,8% gli infortuni in itinere che fanno riferimento ailavoratori che si spostano da casa verso il luogo di lavoro, tra due luoghi di lavoro ovvero per la consumazione del pasto, ritenuto dall’INAIL infortunio sul luogo di lavoro. Le regioni con maggiore incidenza di mortalità sono: la Basilicata, la Campania, la Sardegna, Valle D’Aosta quelle a minore incidenza sono il Veneto e le Marche. Il rischio maggiore di mortalità per età in riferimento ad un milione di occupati è così ripartito: gli ultrasessantacinquenni con 138,3 decessi, i lavoratori tra 55 e 64 anni 54,5, fascia di età maggiormente colpita da mortalità sul posto di lavoro. Mentre i settori lavorativi maggiormente colpiti sono: le costruzioni, il trasporto, il magazzinaggio, le attività manifatturiere, il commercio. Vi è stato anche un incremento dello 0,7% degli infortuni denunciati all’INAIL, passati da 585.356 del 2023 a 589.571 del 2024. Non si può morire per mancanza di sicurezza sul posto di lavoro, questa scia di sangue proseguirà sin tanto che non si considererà la persona umana sacra e inviolabile, non possiamo sottostare alla deregolamentazione per ottenere il bene o servizio al minor costo per battere la concorrenza. Una società civile punta sulla formazione del lavoratore e del datore di lavoro, attua controlli costanti e capillari dei luoghi di lavoro da parte dell’ispettorato e commina pene certe e senza scappatoie. I richiamidel Presidente della Repubblica ai salari bassi ed aimorti sul lavoro, sono un atto di accusa indiretto alla mancanza della volontà politica volta a garantire ladignità al lavoratore ed alla sua famiglia, il primo maggio deve essere la festa del lavoro non il necrologio su cui si scrivono i nomi dei lavoratori morti.
Attualità
Confesercenti Avellino: assegnati nuovi codici attività, imprese possono verificare rispondenza

La Confesercenti provinciale di Avellino informa che anche in provincia di Avellino, come nel resto d’Italia, la locale Camera di Commercio ha provveduto ad effettuare l’aggiornamento d’ufficio dei codici Ateco per la classificazione delle attività di impresa e professionali con partita Iva presenti sul territorio.
Un’operazione avviata il 1 aprile, sulla scorta delle nuove classificazioni introdotte, con l’obiettivo di mappare con maggiore precisione il sistema produttivo del Paese, tenendo conto degli standard internazionali e dell’evoluzione economica e sociale che si è determinata negli ultimi anni, in particolare rispetto al 2007, data dell’ultimo aggiornamento.
Per consentire un passaggio graduale e trasparente alla nuova classificazione, in una fase transitoria la visura camerale esporrà sia la nuova che la precedente codifica.
Nelle visure e nei certificati sono state inoltre aggiunte eventuali ulteriori informazioni relative ad alcune tipologie di attività economica come i canali di vendita e di intermediazione.
Ogni impresa può verificare gratuitamente il nuovo codice assegnato tramite l’app Impresa Italia disponibile sui principali store digitali o su impresa.italia.it.
Se il codice riclassificato d’ufficio non rispecchia pienamente la realtà dell’attività svolta, l’impresa con domicilio digitale attivo può rettificarlo gratuitamente fino al 30 novembre 2025, tramite l’apposito servizio presente sul sito web rettificaateco.registroimprese.it
Attualità
Maria Sofia Ortu torna in libreria con un nuovo titolo dedicato agli adolescenti

La scrittrice irpina presenterà il suo nuovo lavoro, ‘ Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’, sabato 10 maggio, alle ore 18.30 , al Teatro delle Arti di Minori, nell’ambito della rassegna in costieraamalfitana.it, Festa del Libro in Mediterraneo. Maria Sofia Ortu torna in libreria con un nuovo titolo dedicato agli adolescenti. La scrittrice irpina presenterà il suo nuovo lavoro, ‘ Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’, sabato 10 maggio, alle ore 18.30 , al Teatro delle Arti di Minori, nell’ambito della rassegna in costieraamalfitana.it, Festa del Libro in Mediterraneo. La presentazione del nuovo libro di Maria Sofia Ortu, edito da Polis Sa Edizioni, illustrato da Chiara Savarese, è inserita in un cartellone di eventi dedicati ai più piccoli, all’interno della Festa del Libro in Mediterraneo. ‘Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’ è un volume composto da due racconti: ‘Il soffio del demone ‘ e ‘ Le anime smarrite’ ed è rivolto a ragazzi di terza media – primo superiore. Questo è il terzo libro di Maria Sofia Ortu che sempre con Polis Sa Edizioni ha pubblicato nel 2021 la fiaba ‘ Alì e il mondo sommerso ‘, che ha vinto il Premio Speciale della giuria Costa d’ Amalfi Libri 2021, e nel 2022 ‘Il segreto di Mattia ‘ , che ha ricevuto la menzione speciale della giuria nell’ambito del Premio Costa d’ Amalfi Libri 2023 e la segnalazione particolare della giuria nell’ambito della XXXI edizione del concorso nazionale di letteratura per ragazzi ‘ C’era una volta…Vasco Francesco Fonnesu, sezione 2, testi editi.
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