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Il “Casone” – Centro Fieristico – sempre più al centro dell’attenzione in Valle Ufita

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Comunicato da parte del Consorzio IrpiniacomSoc. cooperativa Consortile

Si è svolto presso la sede della Comunità Montana dell’Ufita, in Ariano Irpino, un interessante incontro organizzato dall’Ente montano per esaminare due proposte riguardanti l’utilizzo del “Casone”: una proveniente dal Consorzio Irpiniacom – Consorzio di Promozione Commerciale della Provincia di Avellino e l’altra proveniente dal Consorzio di Bonifica dell’Ufita.

Il Presidente del Consorzio Irpniacom, Rag. Lorenzo Lo Conte, ha nuovamente relazionato sul noto progetto (per averne da tempo diffuso la vision progettuale) relativo all’impiego del “Casone” quale FULCRO di un processo di innovazione e promozione territoriale della Valle dell’Ufita e dell’intera Irpinia attraverso una piattaforma di vendita multicanale che vede integrarsi,rafforzandosi a vicenda, il canale di commercializzazione e promozione on line con quello fisico.

Tale piattaforma, come il Rag. Lorenzo Lo Conte ha avuto modo di esporre al Presidente della Comunità Montana, alla Giunta ed ai numerosi Sindaci presenti, costituisce un modernissimo strumento di sviluppo territoriale  mettendo a sistema le prime 1000 aziende irpine dei settori agroalimentare, artigianale e turistico econsentendo loro, attraverso il doppio canale, di presidiare con successo sia il mercato “virtuale” che quello “fisico”.

Tutto ruoterà attorno al brand “Irpinia” che, affiancato a quello “Italy”, consentirà di penetrare con efficacia ed utilità nei mercati di tutto il mondo.

Ciò a beneficio delle micro e piccole imprese irpine per un automatico incremento del fatturato e dei margini operativinonchè dell’intero territorio della Provincia di Avellino, “trasportato” in un contesto mondiale (attraverso il potente strumento digitale) con offerte fruibili in tempo reale di pacchetti turistici, soggiorni, escursioni, prodotti dell’agroalimentare e dell’artigianato, cultura, storia, e tradizioni di cui il suo territorio è particolarmente ricco ma, allo stato, pressochè sconosciuto al grande pubblico per non aver mai, le imprese del territorio, fatto sistema.

Tutto alla portata di un “click” attraverso la rete in tutto il mondo, come alla portata di tutti coloro che vorranno “vedere e toccare fisicamente” venendo a visitare il complesso del “Casone” – unostraordinario attrattore turistico – ove tutto si potrà apprezzare anche dal vivo, acquistare, degustare, approfondire, capire.

Se consideriamo che contemporaneamente si sta realizzato una importantissima stazione ferroviaria a pochi passi dal “fantastico luogo” che potrà diventare il “Casone”… non possiamo che determinarci ancora di più nel voler realizzare, anche in fretta, questo fondamentale progetto.

Non vediamo nessun altro motivo, del resto, perché delle persone, tante persone, debbano “scendere” alla stazione Hirpinia in mancanza di occasioni di intrattenimento definite e soprattutto la loro “pianificate”, cosa che può avvenire soltanto attraverso la rete.

Si continua a dire da tante “parti” che occorre riempire di “contenuti” l’area intorno alla stazione Hirpinia, per avere quel fondamentale ed importante flusso di passeggeri: ebbene questo è il progetto giusto.

Non solo, attorno a questo progetto ne nasceranno, come naturale indotto e collegamento, centinaia di altri in tutta la provincia per accogliere quel benefico, importante, flusso turistico (giornaliero, di fine settimana o settimanale che sia) che ci è sempre mancato,mettendo a disposizione, prima e/o dopo la visita al “Casone”, soggiorni e visite programmate in tutta la provincia attraverso la rete, la piattaforma digitale, ove si potrà acquistare sia i prodotti sia i pacchetti turistici (nella sezione “Crociere in Irpinia” del sito internet).

Agriturismi, strutture ricettive, guide turistiche, aziende agricole e di trasformazione dei prodotti, attività commerciali di pregio, cantine vinicole, oleifici, ecc. potranno essere attraverso la rete raggiunte dai potenziali clienti in grado di pianificare in internet l’impiego del tempo a loro disposizione secondo i propri gusti e le proprie esigenze. Perché ciò sia possibile non si può prescindere dal fare sistema e farlo attraverso la rete.

Il Presidente di Irpiniacom ha fornito anche dati relativi alla cronologia delle azioni da sviluppare, alla tempistica prevista, alle risorse umane necessarie per mettere in rete le prime mille aziende, ai fatturati attesi.

Dopo la presentazione del progetto da parte di Lorenzo Lo Conte per il Consorzio Irpiniacom, il Dottor Francesco Vigorita, in qualità di Presidente del Consorzio di Bonifica dell’Ufita,  accompagnato dal  Presidente della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) ha esposto i proponimenti del suo Consorzio.

Il Dottor Vigorita ha dichiarato alla Comunità Montana dell’Ufital’intenzione di avere in concessione il “Casone” per realizzare un hub logistico riferito ai prodotti agricoli “freschi”, quali in particolare ortaggi e frutta prodotti nell’area, per poterli ricevere ed immagazzinare nell’hub logistico e commercializzarli; come avviene, riferiva il Dottor Vigorita, in altre zone del Sud quali Pontecagnano (SA) ed altre.

Il nostro progetto, dichiarava il presidente Vigorita, “prevede il completo abbattimento del Casone e la costruzione al suo posto di un nuovo edificio più consono alle esigenze del progetto”.

L’ipotesi progettuale veniva rafforzata dall’intervento del Dottore Masuccio, Presidente CIA, che avvalorava l’ipotesi dell’abbattimento del “Casone” e la ricostruzione di un nuovo edificio, con l’esigenza, dichiarava, di “non consumare suolo agricolo” con la nuova costruzione in un posto diverso dal “Casone” (da abbattere).

Questo l’esito della riunione effettuatasi presso la Sede della Comunità Montana dell’Ufita in data 28 ottobre 2021.

Il Presidente Dottor Raffaele Fabiano, a nome dell’Ente, si è riservato di esaminare le proposte ricevute per assumere eventuali determinazioni.

Il Consorzio Irpiniacom valuterà quanto emerso dalla riunione per assumere anch’esso ogni opportuna decisione e/o intraprendere ulteriori iniziative.

Il Presidente

Rag. Lorenzo LO CONTE

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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La disumanità dei governi imbelli

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È caduto il velo delle menzogne, la Flotilla mette a nudo la disumanità dei governi imbelli, interessati a mantenere attivo e florido il mercato delle armi, riconvertendo quello delle automotive, in grave crisi in Europa. La Meloni aveva criticato l’azione della Global Sumud Flotilla reputandola inopportuna e affermava: “è una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare una responsabilità, attendere mentre c’è un negoziato di pace, è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze dei palestinesi” e riferendosi alla Flotilla, proseguiva e rincarava la mano: “ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità” (Ansa e L’Espresso1 ottobre 2025).

Eppure, nei confronti di Israele, la Meloni non esprime alcuno sdegno diversamente manifestato per la Flotilla. Dimentica che era un’azione umanitaria, svolta da persone di diversa nazionalità, disarmate, indirizzata a creare un corridoio sicuro al fine di alleviare le sofferenze del popolo Palestinesedovute alla mancanza di cibo e di medicinali,provocate dalla disumanità del governo genocidario di Israele. Nulla potrà rimanere come prima, la Flotilla ha avuto il merito di aver attirato l’attenzione mediatica su ciò che accade a Gaza e sulla pulizia etnica operata da Israele. Atto esecrabile e frutto avvelenato che affonda le sue radici nel lontano 1948, costellato di odio e morte che avvelena l’esistenza degli israeliani e dei palestinesi, senza soluzione di continuità e senza una via d’uscita. Sin ad oggi, l’UE, gli USA, la Comunità Internazionale non sono riusciti a proporre una pacifica ed unitaria soluzione al tema dei due Stati e dei due popoli. Le immagini di Gaza distrutta, delle donne che piangono i bambini morti per fame o colpiti dalle bombe, hanno ferito la carne viva di milioni di persone chespontaneamente sono scese in piazza gridando lo slogan: “blocchiamo tutto”. Spero che, tutto ciò indurrà i singoli governi e la Comunità Internazionale a rimettere al centro dell’agenda politica il bene comune, oscurato dai ciechi nazionalismi e dalla ricerca del benessere personaleedonistico. I popoli hanno indicato la strada: si dia voce e speranza al senso di umanità, si dia voce e dignità ai popoli del Sud del mondo.

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