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Politica

VERSO LE REGIONALI – Primarie PD Cozzolino: “Il 22 grande festa della democrazia e del PD”. Gambardella: “Le primarie una vittoria dell’eurodeputato”.

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“Sono contento, molto contento, delle ultime notizie. La formalizzazione delle candidature chiarisce e stabilizza il percorso per le primarie del 22 febbraio”.

Lo ha dichiarato l’europarlamentare Pd Andrea Cozzolino, durante la conferenza stampa nei locali del suo comitato elettorale di Napoli. “Sono state presentate anche due candidature – ha aggiunto – da parte di forze esterne che hanno scelto di stare dentro questo percorso: queste arricchiscono il quadro e allargano la base per la partecipazione. Il 22 febbraio sarà la festa della democrazia e del Pd. Per quanto riguarda, invece, le vicende di Vincenzo De Luca, c’è una riflessione in corso. Resto quindi in attesa e mi riservo di valutare le sue decisioni. Ringrazio il Presidente del Consiglio e Segretario nazionale del Pd Matteo Renzi, il Presidente Matteo Orfini, e il Vice Segretario, Lorenzo Guerini per l’attenzione che stanno dedicando  al percorso politico del Pd campano. Da domani si cambia passo; possiamo lascarci alle spalle un dibattito spesso troppo interno e cominciare a porre l’accento sulle questioni politiche e programmatiche. Ci vuole molta testa e molto cuore. Come primo grande tema intendiamo affrontare quello della lotta alla camorra con radicale determinazione. Le istituzioni della regione si schiereranno in prima linea nel contrasto alla criminalità organizzata. La lotta alla povertà, a partire da quella educativa, sarà l’altra grande priorità che affronteremo. In quest’ambito vareremo un piano per riportare tutti i ragazzi e ragazze in età scolare dietro ai banchi di scuola. Per quanto riguarda la Sanità, faremo un’azione di ripristino dei livelli essenziali di assistenza. Oggi la Campania è ultima per quanto riguarda le prestazioni sanitarie. Poi ci sono i giovani. Nella nostra regione vivono 700.000 giovani tra i 16 e i 24 anni. A loro va restituita la speranza per il futuro. Metteremo in campo misure di carattere anche economico affinché questa generazione possa ricevere una formazione di livello in modo da poter poi realizzare i propri sogni e progetti qui nella nostra regione”. A Napoli era presente anche il coordinatore di “Campania Insieme Avellino”, Bruno Gambardella,  ed Emilio Sarno, vicino alle posizioni di Cozzolino,  funzionario del consiglio regionale: “Credo che attorno a noi sia cresciuta una grande forza popolare e colgo l’occasione per fare un appello a tutte le persone che abbiamo incontrato in questi mesi – ha detto Gambardella -.Mancano 2 settimane di campagna elettorale, mettiamocela tutta: ora viene il bello. Le primarie sono già una vittoria di Cozzolino, un gran bella vittoria, siamo riusciti a conservare e a far mettere in pratica quest’importantissimo strumento democratico”. Al termine della conferenza stampa, Cozzolino ha tenuto una riunione riservata con i più stretti collaboratori, tra cui anche Gambardella.

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Scienze infermieristiche a Grottaminarda, Bernini sente il Rettore “dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli”

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NAPOLI, 09 MAG – Il Ministro dell’Universitá e della ricerca, Anna Maria Bernini, in occasione della firma sull’istituzione del polo interuniversitario di Caivano (Na) si è confrontata con Gianfranco Nicoletti, rettore dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. Al centro del colloquio la chiusura del corso di studi di infermieristica nella sede di Grottaminarda. Il rettore, a quanto si apprende, ha escluso che la decisione sia collegata proprio all’avvio dei corsi attesi nel nuovo polo caivanese. Alla luce delle istanze arrivate dal territorio, in particolare di Ariano Irpino e Grottaminarda, il ministro ha chiesto al rettore, pur nel rispetto dell’autonomia organizzativa del singolo ateneo, un ulteriore approfondimento e un supplemento di riflessione sul tema.

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Forza Italia: Corso di laurea in Scienze Infermieristiche, competenza esclusiva del Rettore ma il Ministro lo convochi

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A seguito delle notizie relative ad una possibile chiusura del Corso di laurea in Scienze Infermieristiche con sede in Grottaminarda, i circoli di Forza Italia di Ariano Irpino e Grottaminarda hanno incontrato a Caserta, nei giorni scorsi, il Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica, Anna Maria Bernini, per interessarla della questione e chiederle un approfondimento che tuteli le ragioni del nostro territorio

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Autonomia differenziata e premierato, sciagure da scongiurare                                                                         

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A Lacedonia l’incontro-dibattito, lunedì 6 maggio                                                                                                                       

Se il disegno di legge 615 Calderoli, in questi giorni all’esame della Camera, sarà approvato, l’autonomia differenziata diverrà legge e consentirà alle Regioni che ne faranno richiesta, di gestire in maniera autonoma 20 materie oggi in concorrenza con lo Stato e 3 di esclusiva competenza di quest’ultimo. Si concretizzerebbe, in sintesi, una redistribuzione di poteri, in seguito a una diversa allocazione delle risorse pubbliche, dallo Stato centrale verso quei territori che lo richiederanno. Ispirata alla riforma del 2001 del Titolo V della Costituzione, la proposta, che da anni sta a cuore alla Lega, consentirà a quelle Regioni che ne faranno richiesta, di concordare con il Governo la “devoluzione” di competenze e risorse. L’autonomia differenziata prevede infatti la possibilità di trattenere parte del gettito fiscale generato sul territorio per il finanziamento dei servizi e delle funzioni di cui si chiede il trasferimento. Una vera e propria rivoluzione silenziosa che assomiglia più a una bomba a orologeria, fortemente voluta dal partito del Nord, che si sta portando avanti da anni e che con l’attuale Governo, vedrebbe il compimento, anche in virtù di uno scambio tra il partito della Lega e quello di Fratelli d’Italia, il quale in cambio otterrebbe il nulla osta sul premierato, che alla Meloni sta particolarmente a cuore. L’autonomia differenziata comporta una sottrazione di ingenti risorse alla collettività nazionale e la disarticolazione di servizi e infrastrutture logistiche come i trasporti, la distribuzione dell’energia, l’istruzione, la sanità, che per il loro ruolo nel funzionamento del sistema Paese, dovrebbero avere necessariamente una struttura unitaria e a dimensione nazionale. Sebbene le prime Regioni che hanno chiesto un maggior protagonismo economico-legislativo siano tra le più ricche d’Italia (Lombardia, Veneto ed Emila Romagna), anche loro potrebbero ricavarne degli svantaggi: sia perché il Sud è un mercato essenziale per il Nord, sia perché le ampie differenze interne alle stesse Regioni verrebbero aumentate dall’allocazione delle risorse, che premierebbe le parti più ricche e meglio organizzate. La sottrazione del gettito fiscale alla redistribuzione su tutti i territori, violerebbe inoltre il principio di solidarietà economica e sociale contenuto in Costituzione, aumentando le disuguaglianze tra Nord e Sud, con un conseguente crollo sociale ed economico dei territori più svantaggiati, che potrebbe mettere in crisi l’intera Italia. Delle conseguenze che comporterebbe l’attuazione del progetto, non si parla abbastanza, sia perché respingente nei suoi 11 articoli pieni di farraginosa burocrazia, sia perché i media principali sembrano “distratti” da altro. Se l’autonomia andrà in porto, dunque, la distanza tra il Nord e il Sud potrebbe diventare incolmabile, mentre l’Italia sarebbe divisa in tante repubblichette con leggi e regole diverse, guidate dai governi locali di turno, che su molte materie potranno decidere i destini dei territori e dei loro abitanti, senza nessun ente sovraordinato a fare da contrappeso e garante. E forse si potrà persino realizzare il sogno di una macroregione del Nord, insinuatosi dagli anni Ottanta in tanti cittadini separatisti che considerano una zavorra i territori del sud e delle zone più svantaggiate.                                                                                                                                                 L’ANPI Provinciale di Avellino, La CGIL di Avellino, l’Auser di Avellino, La Via Maestra-Insieme per la Costituzione, stanno promuovendo una serie di incontri sul territorio irpino volti a informare sulle criticità dell’autonomia differenziata e del premierato, e sui motivi per cui sarebbero sciagure, che però, si possono ancora respingere.                                                                                                                                                               Lunedì 6 maggio a Lacedonia (AV) alle 17,30 presso il MAVI (Via Tribuni), coordinati da Rocco Pignatiello, parleranno di  autonomia differenziata, premierato e stravolgimento della Costituzione: il sindaco Antonio Di Conza, il prof. Luigi Famiglietti, docente di Diritto degli Enti locali presso l’Università di Cassino, Giovanni Capobianco, presidente provinciale ANPI, l’on. Tony Ricciardi, deputato del Partito Democratico, l’on. Michele Gubitosa, deputato, vice- presidente M5S, l’on. Franco Mari, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Franco Fiordellisi, Segretario generale CdLT CGIL Avellino.                                                                                                                             Si invita caldamente la popolazione a partecipare, perché è importante conoscere per poter scegliere con consapevolezza.              

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