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Tariffa di quarantena – Fermiamo il virus dei profitti – Acqua per tutti- Riallacciare subito tutte le utenze distaccate

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Dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

L’emergenza sanitaria da COVID-19 da circa un mese sta costringendo gran parte della popolazione italiana ad una permanenza obbligata a casa.
In questo periodo, secondo le recentissime stime sui consumi idrici, elaborate dai ricercatori dell’ENEA, i consumi domestici di acqua nel nostro Paese sono aumentati mediamente del 53%.
Subito all’indomani dei primi provvedimenti con cui il Governo ha imposto ferree limitazioni agli spostamenti e anche all’uscita da casa, come Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua abbiamo lanciato una petizione tramite cui chiedere al Governo un intervento per bloccare i distacchi dell’acqua e garantirne a tutte/i l’accesso visto che la prima norma da tutti ripetuta è proprio l’attenzione all’igiene.
A stretto giro, il 12 marzo, l’ARERA ha approvato una delibera (60/2020/R/COM) tramite cui ha sostanzialmente recepito la nostra richiesta bloccando i distacchi per le utenze di acqua, luce e gas fino al 3 Aprile, prorogando poi tali disposizioni fino al 13 Aprile.
Abbiamo ravvisato da subito un limite enorme in tale delibera ossia che fossero esclusi i riallacci a quelle utenze distaccate prima del 10 marzo e che non fossero comprese nella tutela dai distacchi, quelle situazioni individuate dal famigerato art.5 del Decreto Lupi che nega l’accesso ai servizi pubblici essenziali, compresa l’acqua, a coloro che sono costretti ad occupare per avere una casa.
Crediamo fermamente che il risparmio idrico sia una responsabilità di tutti, ma la permanenza in casa obbligata e i maggiori consumi per ragioni evidenti di carattere igienico sanitario, rendono a nostro avviso necessaria l’integrazione delle misure già disposte da ARERA con altre più realistiche e consistenti.
Riteniamo dover sollecitare di nuovo il Governo e la stessa ARERA ad attivare con immediatezza interventi urgenti e risolutivi per scongiurare l’aggravarsi dell’emergenza sociale e sanitaria.
In particolare avanziamo tre richieste specifiche:

la tariffa di quarantena, ossia l’applicazione della tariffa agevolata alle utenze domestiche fino al termine della crisi, evitando quindi che le famiglie si trovino a dover pagare adesso bollette più elevate a causa della forzata permanenza a casa, o domani salati conguagli;

l’obbligo ai gestori di riallacciare tutte le utenze domestiche disalimentate e ancora oggi senza accesso alla fornitura d’acqua;

l’esenzione del pagamento per gli utenti che abbiano perso reddito da lavoro con un ampliamento dei criteri già previsti nella disciplina del Bonus idrico.

A sostegno della sostenibilità economica e della copertura della nostra richiesta sottolineiamo che ARERA ha istituito presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali un conto di gestione straordinario, destinato a garantire il finanziamento delle iniziative a sostegno degli utenti finali del settore idrico, connesse all’emergenza epidemiologica COVID-19, finanziato con risorse già esistenti per 1,5 miliardi di euro.
Chiediamo quindi al Governo e all’ARERA di attivarsi quanto prima perché oggi è ancora più necessario garantire che l’acqua sia disponibile a tutte e tutti a prescindere da condizioni di morosità o meno.
Le stesse valutazioni e richieste valgono anche per le altre tipologie di utenze domestiche come luce e gas.
E non si tratta di carità: grazie al metodo tariffario di ARERA per il servizio idrico, che introduce in bolletta voci che non sono i costi previsti dalla legge, i gestori hanno potuto incassare negli anni lauti profitti. Ora che la crisi morde più forte, sarebbe intollerabile che a farne le spese siano i cittadini.
Noi abbiamo già dato!

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Parcheggio gratuito al “Silos Calvario” (3° livello)

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Misura straordinaria per sostenere il commercio e agevolare l’accesso al centro

Per sostenere le attività commerciali e agevolare l’accesso al centro cittadino durante i lavori di riqualificazione delle Piazze, l’Amministrazione comunale ha disposto la sospensione temporanea della sosta a pagamento al terzo livello del parcheggio “Silos Calvario”.

La decisione è stata formalizzata con la Delibera di Giunta comunale n. 91 del 29 aprile 2025 e rappresenta una misura concreta a favore della cittadinanza, dei visitatori e degli esercenti, in un momento in cui il centro storico è interessato da importanti interventi di miglioramento urbanistico.

La sospensione della tariffazione riguarda esclusivamente il terzo livello del parcheggio e rimarrà in vigore per tutta la durata dei lavori, con l’obiettivo di incentivare la fruizione del centro e limitare eventuali disagi.

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Il primo maggio porta con sé una scia di sangue

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Il primo maggio porta con sé una scia di sangue, nel 2024 vi sono stati 1090 decessi di lavoratori con un incremento del 4,7% rispetto all’anno precedente che ne ha registrati 1041. Sono aumentati del 17,8% gli infortuni in itinere che fanno riferimento ailavoratori che si spostano da casa verso il luogo di lavoro, tra due luoghi di lavoro ovvero per la consumazione del pasto, ritenuto dall’INAIL infortunio sul luogo di lavoro. Le regioni con maggiore incidenza di mortalità sono: la Basilicata, la Campania, la Sardegna, Valle D’Aosta quelle a minore incidenza sono il Veneto e le Marche. Il rischio maggiore di mortalità per età in riferimento ad un milione di occupati è così ripartito: gli ultrasessantacinquenni con 138,3 decessi, i lavoratori tra 55 e 64 anni 54,5, fascia di età maggiormente colpita da mortalità sul posto di lavoro. Mentre i settori lavorativi maggiormente colpiti sono: le costruzioni, il trasporto, il magazzinaggio, le attività manifatturiere, il commercio. Vi è stato anche un incremento dello 0,7% degli infortuni denunciati all’INAIL, passati da 585.356 del 2023 a 589.571 del 2024. Non si può morire per mancanza di sicurezza sul posto di lavoro, questa scia di sangue proseguirà sin tanto che non si considererà la persona umana sacra e inviolabile, non possiamo sottostare alla deregolamentazione per ottenere il bene o servizio al minor costo per battere la concorrenza. Una società civile punta sulla formazione del lavoratore e del datore di lavoro, attua controlli costanti e capillari dei luoghi di lavoro da parte dell’ispettorato e commina pene certe e senza scappatoie. I richiamidel Presidente della Repubblica ai salari bassi ed aimorti sul lavoro, sono un atto di accusa indiretto alla mancanza della volontà politica volta a garantire ladignità al lavoratore ed alla sua famiglia, il primo maggio deve essere la festa del lavoro non il necrologio su cui si scrivono i nomi dei lavoratori morti.

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Confesercenti Avellino: assegnati nuovi codici attività, imprese possono verificare rispondenza

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La Confesercenti provinciale di Avellino informa che anche in provincia di Avellino, come nel resto d’Italia, la locale Camera di Commercio ha provveduto ad effettuare l’aggiornamento d’ufficio dei codici Ateco per la classificazione delle attività di impresa e professionali con partita Iva presenti sul territorio.

Un’operazione avviata il 1 aprile, sulla scorta delle nuove classificazioni introdotte, con l’obiettivo di mappare con maggiore precisione il sistema produttivo del Paese, tenendo conto degli standard internazionali e dell’evoluzione economica e sociale che si è determinata negli ultimi anni, in particolare rispetto al 2007, data dell’ultimo aggiornamento.

Per consentire un passaggio graduale e trasparente alla nuova classificazione, in una fase transitoria la visura camerale esporrà sia la nuova che la precedente codifica.

Nelle visure e nei certificati sono state inoltre aggiunte eventuali ulteriori informazioni relative ad alcune tipologie di attività economica come i canali di vendita e di intermediazione.

Ogni impresa può verificare gratuitamente il nuovo codice assegnato tramite l’app Impresa Italia disponibile sui principali store digitali o su impresa.italia.it.

Se il codice riclassificato d’ufficio non rispecchia pienamente la realtà dell’attività svolta, l’impresa con domicilio digitale attivo può rettificarlo gratuitamente fino al 30 novembre 2025, tramite l’apposito servizio presente sul sito web  rettificaateco.registroimprese.it

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