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Scuola, si riapre a settembre: Commissario, ci organizziamo?

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Come già più volte anticipato dal Ministro dell’Istruzione, on. Azzolina, la fase 2 dell’emergenza Covid 19 della scuola è rinviata a settembre perché le condizioni epidemiologiche non consentono, probabilmente, di riportare i milioni di studenti in classe. L’emergenza Covid avrà probabilmente i suoi strascichi per tutta l’estate e non sarà completamente risolta nel prossimo autunno. L’incertezza domina sovrana da quando il virus Sars – Cov 2 ha fatto la sua comparsa e ha determinato scelte legate alla contingenza e la curva di apprendimento della malattia, che ne è conseguita, è cresciuta in corsia con l’evolvere delle condizioni dei pazienti. La riapertura a settembre sarà anticipata da linee guida e disposizioni ministeriali per garantire la sicurezza in classe, con l’indicazione di tutte le misure da adottare e probabilmente saranno testati i docenti, come gran parte del personale della pubblica amministrazione. Tutt’altra cosa la gestione del ritorno tra i banchi nella realtà, tra mille difficoltà organizzative, difficoltà gestionali e di governo, oltre che problemi relativi alla spesa per la sicurezza. Il mio è un appello al Commissario prefettizio che convochi un tavolo tecnico e preveda l’affidamento della gestione organizzativa e della messa in sicurezza degli studenti e del personale della scuola del nostro territorio, coinvolgendo tutti i decisori e i gestori di tale complessa operazione e avviando l’organizzazione di una cabina di regia che garantisca l’opportunità delle scelte e il confronto tra le parti coinvolte. La riapertura delle scuole comporterà una serie di questioni legate alla mobilità degli studenti e quindi alla gestione dei mezzi di trasporto pubblico, alle turnazioni degli studenti stessi e all’attività di monitoraggio e controllo delle condizioni di igiene all’interno degli istituti, nonché la verifica periodica della sostenibilità degli accessi ai vari plessi e del mantenimento degli standard necessari per garantirne la sicurezza. L’impresa di assicurare l’affidabilità dell’organizzazione scolastica per il ritorno in aula, deve necessariamente essere il frutto di uno sforzo collettivo e delle istituzioni del territorio. Il ritorno della scuola, sicura e per tutti, deve essere garantito da una puntuale pianificazione che comincia da oggi.

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Ordinanza per divieto di vendita e asporto di bevande in vetro o lattine

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In occasione della Festa di Sant’Antonio in Piazza Mazzini, con gli eventi “Nostalgia ‘90” (14 giugno) e Franco Ricciardi – “Medina Pop” (15 giugno), è stato disposto, con Ordinanza Sindacale n. 17 del 14 giugno 2025, un divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, per motivi di sicurezza pubblica.

 Validità del divieto:
14 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
15 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo

Il provvedimento è volto a garantire l’incolumità delle persone e il regolare svolgimento degli eventi

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Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

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L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica che, al fine di consentire un corretto approvvigionamento idrico, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi giovedì 13 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (14 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina

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Confesercenti, Marinelli: obbligo polizze anti calamità per tutte le imprese

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“Si prospetta una nuova incombenza per le imprese irpine, che come nel resto del Paese, sono chiamate ad ottemperare l’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa contro le calamità naturali”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale de Confesercenti Avellino.

“Dopo un articolato iter – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – è stata approvato ed è entrato in vigore dall’inizio di giugno il provvedimento che dispone per tutte le imprese la stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali”.

Per le aziende di grandi dimensioni, per effetto di un precedente decreto legge, l’obbligo è già in vigore dal primo aprile.

Sono state invece previste scadenze differenziate per le altre categorie di impresa, in base alla loro dimensione, secondo i criteri di classificazione delle direttive dell’Unione europea: le medie avranno tempo fino al primo ottobre 2025, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre.

I beni da assicurare sono quelli rilevanti ai fini dell’attività d’impresa: terreni, immobili (fabbricati e relative parti impiantistiche e strutturali), macchinari e impianti produttivi, attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo riguarda anche le attività che operano in strutture e locali non di proprietà. 

Non sono assicurabili gli immobili irregolari non sanabili, che ovviamente non possono accedere acontributi pubblici  Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole, che continuano a essere soggette a regole specifiche già previste dalla normativa di settore. 

L’obiettivo della norma è garantire la continuità operativa anche in contesti di grave emergenza ambientale, attraverso un sistema di gestione del rischio condiviso tra imprese, assicuratori e Stato. Il mancato rispetto dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da eventi catastrofali comporta, come conseguenza principale, l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario erogati con risorse pubbliche, in caso di emergenza.

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