Attualità
Riordino Consorzi di bonifica Campania, Busillo (ANBI): “Scelta lungimirante”
Per garantire una migliore e più incisiva azione sul territorio, sia in termini di conservazione e difesa del suolo e dell’ambiente naturale che per la valorizzazione delle eccellenze agro-alimentari della Campania, la nuova legge regionale individua i Consorzi di bonifica quali partner ideali degli enti territoriali, della Regione in primis, cui affidare tali fondamentali compiti.
“I Consorzi di bonifica – spiega Vito Busillo, presidente dell’associazione regionale dei Consorzi di bonifica (ANBI Campania) – sono enti pubblici economici di autogoverno, forte espressione di sussidiarietà, e svolgono già oggi, e ancor più potranno fare nel prossimo futuro, funzioni sia di gestione delle acque che di difesa dalle acque, garantendo quella gestione integrata acqua e suolo il cui collegamento, oggi auspicato con forza dall’Europa, fa parte della storia delle aggregazioni consortili del nostro Paese e della innovazione, laddove pubblico e privato si intersecano positivamente. Oggi, ancora di più che nel passato, risultano essere fondamentali per la gestione di attività collettive di area vasta e per quella capacità di “ascolto” del territorio che la loro sussidiarietà consente”.
Peraltro, tenuto conto che la sicurezza territoriale richiede azioni coordinate e sinergiche tra i diversi soggetti istituzionalmente competenti, i Consorzi di bonifica – in molte regioni d’Italia e anche in Campania – hanno già provveduto negli anni a dare vita alla necessaria concertazione e collaborazione sul territorio attraverso gli strumenti che la legislazione contempla, a fianco degli altri soggetti, pubblici e privati, interessati e impegnandosi, nel rispetto delle competenze di ciascuno, ad operare attivando tutti gli strumenti partenariali utili al pieno raggiungimento degli obiettivi condivisi.
Per raggiungere questi obiettivi sono stati già conclusi a livello nazionale importanti e proficui protocolli d’intesa, accordi interistituzionali, Contratti di fiume, con i soggetti interessati: Autorità di bacino distrettuali, Anci, Protezione Civile, Arma dei Carabinieri, Italia Sicura, CIRF (Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale), WWF, Lipu, Coldiretti-Terna, CNEL.
“I Consorzi di bonifica della Campania – dichiara il presidente Busillo – ringraziano il Consiglio regionale, gli Assessori all’Agricoltura e all’Ambiente, i Presidenti delle Commissioni consiliari e tutti i rappresentanti e dipendenti della Regione coinvolti nella stesura della legge, per la fiducia loro concessa, impegnandosi a mettere a disposizione del territorio e dei cittadini della Regione il grande patrimonio di conoscenze specifiche e professionalità tecniche accumulato nei molti decenni passati, che sarà decisivo per vincere le attuali sfide poste dai cambiamenti climatici.
Essi sono pronti a svolgere le nuove funzioni e i maggiori compiti assegnati, atteso che la nuova legge amplia in chiave moderna gli orizzonti della loro partecipazione a livello regionale nel settore della difesa del suolo – oltre a quelli propri della bonifica e della irrigazione – riordinando ulteriormente la materia attraverso una riduzione del numero dei Consorzi (con conseguente riduzione dei costi di gestione), il controllo di gestione (con misura sanzionatorie per gli inadempimenti), un imperativo accento sul risparmio idrico e sull’utilizzo di fonti di energie rinnovabili, il tutto con l’obiettivo di assicurare una più ampia ed efficiente presenza degli Enti di bonifica sul territorio regionale, per la sua maggiore tutela e valorizzazione possibile”.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
Attualità
Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti
“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
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