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Questione Rifiuti – Maraia scrive alla Corte dei Conti per fare chiarezza sulle tariffe adottate e la mancata lotta all’evasione.

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Giovanni Maraia di Ariano in Movimento, ha scritto al Procuratore della Corte dei Conti di Napoli, per accertare la corretta applicazione delle tariffe TARI adottate dal comune di Ariano Irpino e sopratutto per capire come mai il comune non attua nessuna strategia per contrastare il fenomeno dell’evasione. Secondo Maraia, la mancata lotta all’evasione determina un vantaggio economico nei riguardi degli evasori ed è’ uno dei fattori per ottenere consenso elettorale . Di seguito il testo integrale della denuncia di Maraia alla Corte dei Conti:

“Al Procuratore della Corte dei Conti Napoli 

Al Procuratore della Repubblica di Benevento 

e p.c Al Sindaco del Comune di Ariano Irpino (AV) 

ogg: richiesta accertamento sull’esattezza della tassa rifiuti e sui provvedimenti adottati di contrasto all’evasione della TARI da parte del Comune di Ariano Irpino (AV) 

Il Piano Economico Finanziario ( PEF) è la base indispensabile di riferimento per la determinazione delle tariffe e per il loro adeguamento annuo, come conferma il comma 23 dell”art 14 del DL 201/2011, ai sensi del quale ” Il Consiglio Comunale deve approvare le tariffe del tributo entro il termine fissato da norme statali per l’approvazione del bilancio di previsione , in conformità al Piano Finanziario del  servizio di gestione dei rifiuti urbani , redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso e approvato dall’Autorita competente ( Autorita’ d’Ambito ) ” ” In caso di agevolazioni della tariffa , devono essere indicate le risorse necessarie per garantire l’integrale copertura dei minori introiti derivanti dalle agevolazioni, secondo i criteri fissati dal regolamento comunale ” La normativa riguardante la derminazione della tassa rifiuti prevede i costi fissi relativi allo spazzamento e al lavaggio delle strade e delle aree pubbliche ( art 25 del Regolamento raccolta rifiuti del Comune di Ariano approvato con delibera di Consiglio Comunale N 68 del 20/11/2006 ) e all’accertamento e i costi variabili attinenti la raccolta e il trasporto dei rifiuti indifferenziati , lo smaltimento , la raccolta e il trattamento dei rifiuti differenziati .  La collettività arianese produce giornalmente rifiuti indifferenziati per Kg 0,19.339 pari 7.058,87 tonnellate (questo dato,nel’2015, diviene Kg 0,21273)  Il costo dei rifiuti indifferenziati in discarica per il 2013 e’ stato di € 1. 150.000,00, con un aumento rispetto al 2012 di € 440.000 più € 135.731,00.  La pulizia delle strade e’ affidata a DeVizia e il suo costo per il 2013 e’ stato di € 204.708,00  La raccolta differenziata e’ costata ,per il 2013 ,€ 371.884,00  La raccolta dell’umido per il 2013 e’costata € 545.330,00 La raccolta differenziata e’ costata ,nel 2013 ,complessivamente  € 927.214 ,00 ed è’ stata pari al 32,15% della raccolta dei rifiuti  La restante parte dei rifiuti e’ indifferenziata , pari a circa il 68% , la cui raccolta e smaltimento e’ costata € 1.150.000,00 , con un aumento rispetto al 2012 di € 440.000,00 più €135.731,00.  Complessivamente il costo dei rifiuti per il 2013 e’ stato di € 3.452.389,79 con un aumento di ben € 627.956,62 rispetto al 2012 , pari al 22% .  Nel 2014 la raccolta differenziata ha raggiunto il 37,08 % del totale dei rifiuti e il costo è’ stato di € 2.300.000,00 Sono stati raccolti in modo differenziato 3.078,10 tonnellate di rifiuti urbani ( vedi delibera di Consiglio Comunale di Ariano N 29 del 30/7/15 )  La restante parte dei rifiuti prodotti nel 2014 ,pari a 5.222,89 tonnellate ,su un totale prodotto di 8,300,99 tonnellate , è stata smaltita in maniera indifferenziata (?vedi Delibera di Consiglio Comunale N 29 del 30/7/2015 )  Il dato della raccolta dei rifiuti indifferenziati non trova conferma nella nota UTC prot 2022/UTC del 28/4/2015  In questa nota e’ scritto che il quantitativo di rifiuti indifferenziati prodotti giornalmente ad Ariano e’ di 0, 21273 Kg (e non di kg 0, 19.339) , per un totale annuo di 7.764,46 tonnellate annuo .  Non si comprende se i rifiuti indifferenziati annui sono 5.222,89 o 7.764,46 o debbono essere  7.058 tonnellate  Ne’ e’ dato sapere in che modo avviene l’accertamento del peso dei rifiuti indifferenziati e differenziati .  È’ certo che il Comune di Ariano si fida delle pesate effettuate dalle società affidatarie dei servizi di raccolta rifiuti differenziati e indifferenziati e non ha mai provveduto a pesare per proprio conto detti rifiuti .  Nel 2014 il costo complessivo dei rifiuti e’ stato di € 3.268.991,04, mentre nel 2015 il costo è’ stato di € 3.842.961,92 più 90.000( costi amministrativi ) , con un aumento rispetto il 2013 di ben € 573.970,88.  Non viene data alcuna spiegazione di detto aumento  L’UTC con sua nota prot 18.575 del 25/9/2015 fa sapere che la raccolta indifferenziata nel periodo gennaio- agosto del 2015 e’ diminuita rispetto allo stesso periodo del 2014 di kg 658.000. Questa diminuzione non ha comportato un’altrettanta diminuzione del costo della raccolta dei rifiuti  Per il 2016 la Giunta Comunale di Ariano non prevede alcun aumento del costo dei rifiuti rispetto al 2015  Nei Piani Economici Finanziari non vengono indicati i ricavi del materiale derivante dalla raccolta differenziata ( plastica , carta , compost )  Dal 2007 al 2015 il costo complessivo dei rifiuti e’ aumentato di € 1.696.721 , e non vi è’ alcuna spiegazione da parte del Comune di Ariano di questo notevolissimo aumento  Osservazioni sulle quali chiedo l’interessamento della Procura della Corte dei Conti e della Procura della Repubblica di Benevento al fine di accertare se la condotta del Comune di Ariano riguardo alla raccolta e smaltimento dei rifiuti e alla tariffa imposta ai cittadini di Ariano determina un vantaggio economico a Irpinia ambiente e a DeVizia Transfer e un conseguente danno economico nei riguardi dei cittadini obbligati a pagare tariffe esose :  a) la produzione di rifiuti indifferenziati e’ di kg 0,19.339 o di kg 0,21.273 ?  b) Perché’ il Comune di Ariano non pesa autonomamente i quantitativi di rifiuti differenziati e differenziati ?  c )Non vi è’ nei Piani Economici Finanziari alcuna spiegazione del considerevole aumento del costo dei rifiuti aumentato di ben € 1.696.721,00 dal 2007 al 2015  d ) Perché’ nonostante la diminuzione dei rifiuti indifferenziati nel 2015 rispetto al 2014 non vi è’ stato una diminuzione della tariffa rifiuti ?  e) Perché non vi è’ alcun cenno sui ricavi dei materiali della raccolta differenziata ?  f) Perché i cittadini che abitano nei pressi della discarica di Fosso della Madonna dell’Arco , mai bonificata , non hanno ottenuto le agevolazioni sulla tariffa rifiuti come applicata, correttamente ,agli abitanti di Difesa Grande ,per la presenza di una discarica di rifiuti non bonificata ?  g) lo spazzamento delle strade e’ effettuato solo ed esclusivamente per alcune strade , il lavaggio delle stesse e delle piazze e’ inesistente.  Il Comune di Ariano non ha mai intrapreso , a quanto pare , un’iniziativa per contrastare il fenomeno  diffuso dell’evasione contributiva della tassa rifiuti , tanto da diminuire la stessa tassa  Questa inadempienza determina un vantaggio economico nei riguardi degli evasori ed è’ uno dei fattori per ottenere consenso elettorale”.

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Parcheggio gratuito al “Silos Calvario” (3° livello)

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Misura straordinaria per sostenere il commercio e agevolare l’accesso al centro

Per sostenere le attività commerciali e agevolare l’accesso al centro cittadino durante i lavori di riqualificazione delle Piazze, l’Amministrazione comunale ha disposto la sospensione temporanea della sosta a pagamento al terzo livello del parcheggio “Silos Calvario”.

La decisione è stata formalizzata con la Delibera di Giunta comunale n. 91 del 29 aprile 2025 e rappresenta una misura concreta a favore della cittadinanza, dei visitatori e degli esercenti, in un momento in cui il centro storico è interessato da importanti interventi di miglioramento urbanistico.

La sospensione della tariffazione riguarda esclusivamente il terzo livello del parcheggio e rimarrà in vigore per tutta la durata dei lavori, con l’obiettivo di incentivare la fruizione del centro e limitare eventuali disagi.

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Il primo maggio porta con sé una scia di sangue

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Il primo maggio porta con sé una scia di sangue, nel 2024 vi sono stati 1090 decessi di lavoratori con un incremento del 4,7% rispetto all’anno precedente che ne ha registrati 1041. Sono aumentati del 17,8% gli infortuni in itinere che fanno riferimento ailavoratori che si spostano da casa verso il luogo di lavoro, tra due luoghi di lavoro ovvero per la consumazione del pasto, ritenuto dall’INAIL infortunio sul luogo di lavoro. Le regioni con maggiore incidenza di mortalità sono: la Basilicata, la Campania, la Sardegna, Valle D’Aosta quelle a minore incidenza sono il Veneto e le Marche. Il rischio maggiore di mortalità per età in riferimento ad un milione di occupati è così ripartito: gli ultrasessantacinquenni con 138,3 decessi, i lavoratori tra 55 e 64 anni 54,5, fascia di età maggiormente colpita da mortalità sul posto di lavoro. Mentre i settori lavorativi maggiormente colpiti sono: le costruzioni, il trasporto, il magazzinaggio, le attività manifatturiere, il commercio. Vi è stato anche un incremento dello 0,7% degli infortuni denunciati all’INAIL, passati da 585.356 del 2023 a 589.571 del 2024. Non si può morire per mancanza di sicurezza sul posto di lavoro, questa scia di sangue proseguirà sin tanto che non si considererà la persona umana sacra e inviolabile, non possiamo sottostare alla deregolamentazione per ottenere il bene o servizio al minor costo per battere la concorrenza. Una società civile punta sulla formazione del lavoratore e del datore di lavoro, attua controlli costanti e capillari dei luoghi di lavoro da parte dell’ispettorato e commina pene certe e senza scappatoie. I richiamidel Presidente della Repubblica ai salari bassi ed aimorti sul lavoro, sono un atto di accusa indiretto alla mancanza della volontà politica volta a garantire ladignità al lavoratore ed alla sua famiglia, il primo maggio deve essere la festa del lavoro non il necrologio su cui si scrivono i nomi dei lavoratori morti.

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Confesercenti Avellino: assegnati nuovi codici attività, imprese possono verificare rispondenza

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La Confesercenti provinciale di Avellino informa che anche in provincia di Avellino, come nel resto d’Italia, la locale Camera di Commercio ha provveduto ad effettuare l’aggiornamento d’ufficio dei codici Ateco per la classificazione delle attività di impresa e professionali con partita Iva presenti sul territorio.

Un’operazione avviata il 1 aprile, sulla scorta delle nuove classificazioni introdotte, con l’obiettivo di mappare con maggiore precisione il sistema produttivo del Paese, tenendo conto degli standard internazionali e dell’evoluzione economica e sociale che si è determinata negli ultimi anni, in particolare rispetto al 2007, data dell’ultimo aggiornamento.

Per consentire un passaggio graduale e trasparente alla nuova classificazione, in una fase transitoria la visura camerale esporrà sia la nuova che la precedente codifica.

Nelle visure e nei certificati sono state inoltre aggiunte eventuali ulteriori informazioni relative ad alcune tipologie di attività economica come i canali di vendita e di intermediazione.

Ogni impresa può verificare gratuitamente il nuovo codice assegnato tramite l’app Impresa Italia disponibile sui principali store digitali o su impresa.italia.it.

Se il codice riclassificato d’ufficio non rispecchia pienamente la realtà dell’attività svolta, l’impresa con domicilio digitale attivo può rettificarlo gratuitamente fino al 30 novembre 2025, tramite l’apposito servizio presente sul sito web  rettificaateco.registroimprese.it

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