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Nicola Prebenna : “Tra rievocazioni e sagre”

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L’inizio della terza decade di agosto coincide con il clamore delle iniziative ancora in corso e, in parte, con l’eco di quelle già archiviate. L’estate, il mese di agosto in particolare, in ogni paese, piccolo o grande che sia, è il periodo dell’anno in cui si concentrano più del 50% delle iniziative che vengono messe in campo nell’intero anno solare. Sarà per la bontà del clima, sarà perché non poche feste patronali cadono in questo periodo, sarà che il ritorno, sia pure temporaneo, nella terra nativa di molti concittadini divenuti ormai figli di un’altra terra, ravviva l’ambiente di paese, si vive un fervore ed una vivacità che in altri momenti dell’anno uno se li può sognare. Tanto per ricordare alcune manifestazioni di spessore che hanno caratterizzato l’arianese, la valle dell’Ufita, ci piace ricordare l’Ariano International Film Festival, che nella prima settimana di agosto ha fatto del Tricolle una piccola Cannes, con personaggi del cinema di indiscusso valore, pur se, alla resa dei conti, non pare che si sia riscontrata da parte delle istituzioni quella considerazione che invece il pubblico ha senza ambiguità espresso; è in corso di svolgimento, sia pure alle battute finali, l’ArianoFolkFestival che, confermando il successo già acquisito nelle edizioni precedenti, si rivela sempre più un evento di straordinario interesse per quanto riguarda la musica folk con la partecipazione di gruppi che si stanno sempre più imponendo all’attenzione di un pubblico sempre più internazionale: ed anche a questo proposito corrono voci che esprimono lamentele e minacciano delocalizzazioni per via della inadeguata attenzione di cui l’iniziativa godrebbe da parte, ancora una volta, delle istituzioni. Altro evento particolarmente significativo per Ariano è stata la Rievocazione storica del dono delle Sacre Spine della corona di Cristo fatto dal re Carlo d’Angiò alla città quale segno di risarcimento morale per il danno subito ad opera dei saraceni al servizio del re svevo Manfredi che assalirono e incendiarono la città, fedele al papato. A queste iniziative di grosso respiro si sono intrecciate feste patronali, sagre, iniziative culturali, presentazioni di libri, convegni che hanno creato non pochi dilemmi a chi fosse interessato a seguire più di una manifestazione: per fortuna i gusti sono diversi e ciascuno ha potuto soddisfare il proprio palato. Altre significative iniziative sono quelle legate all’alzata del Giglio di Flumeri, il Festone a Grottaminarda, ancora il Carro tra non molto a Mirabella, e in questi giorni le iniziative a Greci, unico centro alloglotta della Campania, per le festività in onore di San Bartolomeo, patrono del paese, con la rappresentazione della cattura e poi della condanna del santo allo scorticamento, tanto che viene indicato un po’ da tutti, devoti e non, come santo scuorciogno. Ma qui l’elenco potrebbe continuare ancora e rischierei di fare torto a non poche realtà della nostra provincia. E comunque delle iniziative che dappertutto si mettono in piedi si occupano già diverse testate giornalistiche, nonché la moltitudine dei social, dei media in senso lato. La riflessione che vogliamo avviare vuole porre l’accento sui seguenti aspetti: soprattutto nelle realtà in cui le iniziative, e di spessore, sono tante, sarebbe opportuno procedere ad una programmazione attenta da parte dei protagonisti in grado di distribuirle nell’arco di almeno due mesi e mezzo, evitando sovrapposizioni; iniziative che potrebbero essere svolte in altri periodi dell’anno potrebbe essere utile realizzarle in appositi spazi temporali preventivamente individuati; l’aspetto, però, che più ci preme evidenziare è che, di pari passo con le goliardate e la sana voglia di divertirsi, delle diverse tradizioni si studino gli aspetti storici debitamente attestati, così che il richiamo delle tradizioni non sia frutto di piacevoli ricostruzioni ma la conseguenza di rigorose ricerche. In questo modo, oltre al clima della festa che è legittimo tutelare, si salvaguarda il rigore storico che alla distanza consente la trasmissione di tradizioni autentiche. In breve, godiamoci l’atmosfera godereccia delle ultime sere di agosto, ma adoperiamoci perché ad essa si associ il bisogno di capire e di recuperare il senso vero ed autentico dei riti e delle rievocazioni che si tramandano e che si mettono in piedi. Si salda così, positivamente, il legame tra l’oggi e il passato.

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Attualità

Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania

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Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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