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Politica

M5S – Sabato 7 febbraio briefing con i mass media e incontro tra parlamentari e candidati alle Regionali 2015

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“Dopo aver concluso le Regionalie, le nostre primarie on line, attraverso le quali i cittadini campani, con grande entusiasmo e partecipazione, hanno potuto scegliere i candidati al Consiglio e alla Presidenza della Campania per il Movimento 5 Stelle, sabato 7 febbraio presso il Centro Sociale Samantha della Porta,

dalle ore 11 alle 14, i parlamentari campani e tutti i componenti della lista daranno vita al primo incontro operativo in vista delle prossime elezioni di primavera” – così il deputato Carlo Sibilia, che ne spiega le finalità. “L’intento primario – dichiara il portavoce avellinese – è di condividere alcune modalità in vista dell’imminente campagna elettorale alla quale gli eletti 5 Stelle al Senato e alla Camera non faranno di certo mancare il dovuto apporto”. “Ad oggi – continua il portavoce irpino – siamo i primi in assoluto ad aver definito, attraverso una trasparente consultazione on line, il candidato Presidente e gli aspiranti consiglieri espressione delle varie province campane. Mentre i partiti come il Pd ancora non hanno deciso se passare attraverso le primarie o calare dall’alto con nomine personalistiche i propri rappresentanti, il Movimento 5 Stelle lavora alla realizzazione di un progetto ampio e condiviso su tematiche specifiche e territoriali, oltre ad avere già assunto l’impegno di restituire alla Regione parte dello stipendio da consiglieri e di rinunciare ai rimborsi elettorali”. Entrando nel merito dell’incontro che sarà preceduto da un briefing con gli organi di informazione in programma alle ore 10.30, Sibilia spiega che “sarà l’occasione buona per avviare una prima sintesi sul lavoro dei vari gruppi tematici istituiti nei territori e per lanciare tre iniziative ideate in collaborazione con il gruppo attivo del Meetup di Avellino”.

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Attualità

Scienze infermieristiche a Grottaminarda, Bernini sente il Rettore “dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli”

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NAPOLI, 09 MAG – Il Ministro dell’Universitá e della ricerca, Anna Maria Bernini, in occasione della firma sull’istituzione del polo interuniversitario di Caivano (Na) si è confrontata con Gianfranco Nicoletti, rettore dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. Al centro del colloquio la chiusura del corso di studi di infermieristica nella sede di Grottaminarda. Il rettore, a quanto si apprende, ha escluso che la decisione sia collegata proprio all’avvio dei corsi attesi nel nuovo polo caivanese. Alla luce delle istanze arrivate dal territorio, in particolare di Ariano Irpino e Grottaminarda, il ministro ha chiesto al rettore, pur nel rispetto dell’autonomia organizzativa del singolo ateneo, un ulteriore approfondimento e un supplemento di riflessione sul tema.

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Attualità

Forza Italia: Corso di laurea in Scienze Infermieristiche, competenza esclusiva del Rettore ma il Ministro lo convochi

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A seguito delle notizie relative ad una possibile chiusura del Corso di laurea in Scienze Infermieristiche con sede in Grottaminarda, i circoli di Forza Italia di Ariano Irpino e Grottaminarda hanno incontrato a Caserta, nei giorni scorsi, il Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica, Anna Maria Bernini, per interessarla della questione e chiederle un approfondimento che tuteli le ragioni del nostro territorio

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Attualità

Autonomia differenziata e premierato, sciagure da scongiurare                                                                         

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A Lacedonia l’incontro-dibattito, lunedì 6 maggio                                                                                                                       

Se il disegno di legge 615 Calderoli, in questi giorni all’esame della Camera, sarà approvato, l’autonomia differenziata diverrà legge e consentirà alle Regioni che ne faranno richiesta, di gestire in maniera autonoma 20 materie oggi in concorrenza con lo Stato e 3 di esclusiva competenza di quest’ultimo. Si concretizzerebbe, in sintesi, una redistribuzione di poteri, in seguito a una diversa allocazione delle risorse pubbliche, dallo Stato centrale verso quei territori che lo richiederanno. Ispirata alla riforma del 2001 del Titolo V della Costituzione, la proposta, che da anni sta a cuore alla Lega, consentirà a quelle Regioni che ne faranno richiesta, di concordare con il Governo la “devoluzione” di competenze e risorse. L’autonomia differenziata prevede infatti la possibilità di trattenere parte del gettito fiscale generato sul territorio per il finanziamento dei servizi e delle funzioni di cui si chiede il trasferimento. Una vera e propria rivoluzione silenziosa che assomiglia più a una bomba a orologeria, fortemente voluta dal partito del Nord, che si sta portando avanti da anni e che con l’attuale Governo, vedrebbe il compimento, anche in virtù di uno scambio tra il partito della Lega e quello di Fratelli d’Italia, il quale in cambio otterrebbe il nulla osta sul premierato, che alla Meloni sta particolarmente a cuore. L’autonomia differenziata comporta una sottrazione di ingenti risorse alla collettività nazionale e la disarticolazione di servizi e infrastrutture logistiche come i trasporti, la distribuzione dell’energia, l’istruzione, la sanità, che per il loro ruolo nel funzionamento del sistema Paese, dovrebbero avere necessariamente una struttura unitaria e a dimensione nazionale. Sebbene le prime Regioni che hanno chiesto un maggior protagonismo economico-legislativo siano tra le più ricche d’Italia (Lombardia, Veneto ed Emila Romagna), anche loro potrebbero ricavarne degli svantaggi: sia perché il Sud è un mercato essenziale per il Nord, sia perché le ampie differenze interne alle stesse Regioni verrebbero aumentate dall’allocazione delle risorse, che premierebbe le parti più ricche e meglio organizzate. La sottrazione del gettito fiscale alla redistribuzione su tutti i territori, violerebbe inoltre il principio di solidarietà economica e sociale contenuto in Costituzione, aumentando le disuguaglianze tra Nord e Sud, con un conseguente crollo sociale ed economico dei territori più svantaggiati, che potrebbe mettere in crisi l’intera Italia. Delle conseguenze che comporterebbe l’attuazione del progetto, non si parla abbastanza, sia perché respingente nei suoi 11 articoli pieni di farraginosa burocrazia, sia perché i media principali sembrano “distratti” da altro. Se l’autonomia andrà in porto, dunque, la distanza tra il Nord e il Sud potrebbe diventare incolmabile, mentre l’Italia sarebbe divisa in tante repubblichette con leggi e regole diverse, guidate dai governi locali di turno, che su molte materie potranno decidere i destini dei territori e dei loro abitanti, senza nessun ente sovraordinato a fare da contrappeso e garante. E forse si potrà persino realizzare il sogno di una macroregione del Nord, insinuatosi dagli anni Ottanta in tanti cittadini separatisti che considerano una zavorra i territori del sud e delle zone più svantaggiate.                                                                                                                                                 L’ANPI Provinciale di Avellino, La CGIL di Avellino, l’Auser di Avellino, La Via Maestra-Insieme per la Costituzione, stanno promuovendo una serie di incontri sul territorio irpino volti a informare sulle criticità dell’autonomia differenziata e del premierato, e sui motivi per cui sarebbero sciagure, che però, si possono ancora respingere.                                                                                                                                                               Lunedì 6 maggio a Lacedonia (AV) alle 17,30 presso il MAVI (Via Tribuni), coordinati da Rocco Pignatiello, parleranno di  autonomia differenziata, premierato e stravolgimento della Costituzione: il sindaco Antonio Di Conza, il prof. Luigi Famiglietti, docente di Diritto degli Enti locali presso l’Università di Cassino, Giovanni Capobianco, presidente provinciale ANPI, l’on. Tony Ricciardi, deputato del Partito Democratico, l’on. Michele Gubitosa, deputato, vice- presidente M5S, l’on. Franco Mari, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Franco Fiordellisi, Segretario generale CdLT CGIL Avellino.                                                                                                                             Si invita caldamente la popolazione a partecipare, perché è importante conoscere per poter scegliere con consapevolezza.              

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