Mettiti in comunicazione con noi

News

Il Movimento Città del Tricolle interroga il sindaco Gambacorta sul Referendum

Pubblicato

-

Dal Movimento Città del Tricolle Ariano, riceviamo e pubblichiamo:

Egregio Sindaco Domenico Gambacorta,

Abbiamo deciso di scriverle questa lettera in vista del Referendum Costituzionale del prossimo 4 dicembre. Ci saranno 2 fronti: il Si promulgato e promosso dal Pd (ddl boschi) e un netto NO rappresentato dal M5S, Comitato del No e apparentemente da qualche partito. La nuova riforma prevede di

  • regalare l’immunità a sindaci e consiglieri regionali ossia la classe politica più indagata e corrotta
  • ridurre poteri alle regioni e creare un maggior accentramento statale d’altronde lo hanno chiesto le banche se si pensa alla concentrazione di potere nelle mani del governo e del suo capo, attribuendo di fatto ad un unico partito – che potrebbe essere espressioni di una minoranza di elettori- potere legislativo, esecutivo e condizionando la nomina del Presidente della Repubblica e componenti della Corte Costituzionale.
  • togliere la scheda elettorale ai cittadini cioè impedire di votare i nuovi senatori per farli nominare dai partiti
  • blocco dei capilista: Il 70% della camera verrà deciso dai partiti
  • Minori risparmi: 57,7 milioni a fronte degli 87 previsti dal ddl Lombardi (M5S)
  • Eliminare il bicameralismo perfetto: si prevedono maggiori tensioni tra Stato e Regione, tra Camera e Nuovo Senato ritardando il processo legislativo, quando con il sistema in vigore si possono promuovere leggi in tempi brevi: si pensi alla Legge Fornero approvata in 19 giorni, Lodo Alfano in 20 giorni, Legge Boccadutri in soli 35 giorni. Quest’ultima permise ai partiti di intascare finanziamenti pubblici per ben 45,5 milioni di Euro senza le dovute verifiche ai bilanci dei partiti stessi.
  • Presidente della Repubblica: sarà eletto dal partito di Maggioranza grazie all’Italicum con un premio di maggioranza dichiarato spropositato con vizi di incostituzionalità (vedi sentenza Porcellum). Dalla prima all’ultima votazione si passerà dai 2/3 ai 3/5 dei votanti.
  • Corte Costituzionale: sarà composta da 15 giudici nominati per un terzo dal Presidente della Republica, per un terzo dal Parlamento in seduta comune e per un terzo dalle supreme magistrature ordinarie e amministrative. Inutile dire che la Maggioranza occuperà tutti i ruoli di garanzia dello Stato.
  • Cnel: si quantifica un risparmio pari a 9 milioni l’anno e bastava una legge ordinaria per la soppressione.
  • La Revisione del Titolo V della Costituzione prevede la clausola di salvaguardia: se lo stato ravvisa un interesse pubblico nelle materie di competenza regionale, esso può richiamare a sé la materia in questione, sottraendola alle regioni. Molti Costituzionalisti hanno affermato come attraverso la clausola di supremazia continueranno a sorgere o meglio a moltiplicarsi conflitti di competenze.
  • Aumentare il numero di firme necessarie per i disegni di legge di iniziativa popolare (da 50.000 a 150.000 – art. 71)
  • Aumentare il numero di partecipazioni per attuare un referendum abrogativo (da 500.000 a 800.000 – art. 75)
  • Non garantire la sovranità popolare in quanto insieme all’italicum (nuova legge elettorale) già approvato viene data la possibilità ad una minoranza che grazie al premio di maggioranza si impossessa di tutti i poteri. L’italia diviene un fuedo del premier.
  • Confondere gli elettori in quanto scritta in modo da non essere compresa.

 

 

Esistono in Italia varie emergenze quali:

  • Disocuppazione con punte del 65%
  • Emigrazione basti pensare soli ai 105 mila giovani partiti nel 2015.
  • Corruzione ci costa circa 60 miliardi l’anno
  • Povertà: più di 10 milioni di italiani sotto la soglia della povertà
  • Sanità: più di 11 milioni hanno rinunciato a cure
  • Sistema fiscale inefficiente ed eccessiva burocrazia
  • In 20 anni Italia ultima per produttività del lavoro

 

La invitiamo a esporsi a questa tornata Referendaria e soprattutto rifletta sul fatto che nella riforma non appare il mandato imperativo che vincola i Senatori a portare avanti istanze territoriali e prevede sindaci e consiglieri regionali part time per cui ci dia delle indicazioni in merito“.

 

Advertisement
Clicca per commentare

Attualità

Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania

Pubblicato

-

Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.

Continua a leggere

Attualità

La scorta di Ranucci siamo noi

Pubblicato

-

L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

Continua a leggere

Attualità

Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

Pubblicato

-

Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

Continua a leggere
Advertisement

Più letti