Attualità
Il messaggio del Vescovo Melillo alla Diocesi di Ariano Irpino – Lacedonia.

Il nuovo Vescovo della Diocesi Ariano Irpino-Lacedonia, ha voluto inviare un messaggio ai fedeli della Chiesa di Dio di Ariano e Lacedonia. Di seguito riportiamo il suo pensiero.
“Carissimi Fratelli e Sorelle della Chiesa di Dio chè è in Ariano Irpino – Lacedonia, quando Sua Ecc.za il Nunzio mons. Bernardini mi ha comunicato la volontà del Santo Padre di nominarmi vostro vescovo, un turbine di emozioni mi ha avvolto. Mi sono risuonate nella mente queste parole: Sempre mi torna la tua grazia dono improvviso, e la vita ad ora ad ora maraviglia di te, Signore…(Umberto Marvardi). In me ho ripetuto: Affida al Signore la tua via, ed egli compirà la sua opera e con fiducia ho guardato al fiat di Maria: era il 13 maggio. Sono grato al Signore Gesù, volto della misericordia del Padre, e a Papa Francesco che mi manda a voi come pastore e guida. La scelta di un vescovo per la nostra Diocesi è segno amorevole del Papa per i nostri territori provati dalla perdita di istituzioni civili e per la crisi del mondo del lavoro. Posso assicurarvi che quodianamente siete presenti nella mia preghiera in attesa di incontrarci. Saluto con grata stima il mio predecessore mons. Giovanni D’Alise che ha servito con afflato paterno la nostra Chiesa nel cammino dell’evangelizzazione. Desidero ricordare i vescovi e i sacerdoti la cui memoria è in benedizione, con particolare affetto mons. Pasquale Venezia che coltivò la mia vocazione e mi accolse nel Seminario di Avellino. Ringrazio mons. Antonio Blundo che con fiducia nel Signore ha guidato la Diocesi. Grazie di cuore per il bene profuso alla nostra Chiesa! Rivolgo un saluto fraterno ai sacerdoti, ai diaconi, ai prossimi ordinandi, ai religiosi, alle religiose, ai seminaristi, ai fedeli dei movimenti, delle aggregazioni laicali e delle confraternite; alle famiglie, agli anziani, ai giovani, ai poveri, ai sofferenti, ai carcerati. Il mio pensiero va ai missionari originari della Diocesi tra i quali padre Giovanni Zevola e don Massimiliano Palinuro. Vi porto nel cuore! Sono consapevole dei miei limiti: “Signore tu mi conosci fino in fondo, tutto il mio presente, il mio passato e il mio futuro stanno davanti a Te come una cosa sola” (Beato J.H. Newman). Vi chiedo, fin d’ora, di sostenermi con la preghiera e di accogliermi con amicizia. La nostra Diocesi nel cuore della terra di mezzo – l’Irpinia – è territorio segnato da difficoltà per le nuove generazioni, senza lavoro e preoccupate per il loro futuro, ma è un luogo accogliente che va salvaguardato, un paesaggio con un ampio skyline che allarga il cuore, un colpo d’occhio unico che rimanda a Dio dove davvero sovviene l’Eterno. Ricerchiamo insieme il bene della nostra gente che è volitiva e con potenzialità inespresse! In spirito di collaborazione porgo un deferente saluto e rivolgo un accorato appello alle istituzioni civili e militari per perseguire insieme il bene comune in questa fase delicata della vita sociale. Noi adulti siamo figli di una generazione dove, fin dall’infanzia, veniva instillata fiducia nel futuro e a “rincorrere i sogni”: non spegniamo questa speranza nel cuore dei giovani! Carissimi, camminiamo nel nome del Signore, illuminati dalla Grazia e con la gioia del Vangelo nel cuore. Apostoli in un mondo nuovo dove l’orizzonte della vita è come “sfuocato” e tutto è condotto e imprigionato nel presente. Eppure nella società “liquida” emerge la sete di Dio e il desiderio di incontrare Gesù di Nazareth. La Chiesa non è un “organismo mondano”, non una ONG… Guidata dallo Spirito Santo, il Paraclito, dona Cristo, il Risorto. Noi, Popolo di Dio – pastori e fedeli – dobbiamo far risplendere il volto misericordioso del Padre! Sentitemi vicino amici sacerdoti, nelle vostre intense giornate colme di dialogo con Dio e ascolto della gente, fatte a volte di solitudine e stanchezza: la porta del mio cuore e della “mia” casa è sempre aperta! Infine, rivolgo un saluto cordiale agli Eccellentissimi Vescovi della Campania, al Presidente della Conferenza Episcopale il Card. Crescenzio Sepe e al Metropolita mons. Andrea Mugione. Al mio vescovo Francesco, con il quale ho condiviso la gioia di servire la Chiesa di Avellino, un affettuoso e filiale pensiero. Lo ringrazio per la sua bella testimonianza e il suo esempio di umile dedizione al Vangelo. Porto nel cuore i presbiteri, i diaconi, i religiosi, le religiose, i seminaristi e i fedeli della amata Chiesa di Avellino, Madre che mi ha generato alle fede. Saluto con affetto riconoscente i fedeli della mia parrocchia del Duomo e gli amici Scout dell’Agesci “Zona Hirpinia”.
Affido il mio ministero episcopale, tutto me stesso e ciascuno di voi, alla bontà Misericordiosa del nostro Dio. La Vergine Maria di Valleluogo – che oggi veneriamo – e il nostro patrono S. Ottone ci benedicano e ci custodiscano!
Attualità
Parcheggio gratuito al “Silos Calvario” (3° livello)

Misura straordinaria per sostenere il commercio e agevolare l’accesso al centro
Per sostenere le attività commerciali e agevolare l’accesso al centro cittadino durante i lavori di riqualificazione delle Piazze, l’Amministrazione comunale ha disposto la sospensione temporanea della sosta a pagamento al terzo livello del parcheggio “Silos Calvario”.
La decisione è stata formalizzata con la Delibera di Giunta comunale n. 91 del 29 aprile 2025 e rappresenta una misura concreta a favore della cittadinanza, dei visitatori e degli esercenti, in un momento in cui il centro storico è interessato da importanti interventi di miglioramento urbanistico.
La sospensione della tariffazione riguarda esclusivamente il terzo livello del parcheggio e rimarrà in vigore per tutta la durata dei lavori, con l’obiettivo di incentivare la fruizione del centro e limitare eventuali disagi.
Attualità
Il primo maggio porta con sé una scia di sangue

Il primo maggio porta con sé una scia di sangue, nel 2024 vi sono stati 1090 decessi di lavoratori con un incremento del 4,7% rispetto all’anno precedente che ne ha registrati 1041. Sono aumentati del 17,8% gli infortuni in itinere che fanno riferimento ailavoratori che si spostano da casa verso il luogo di lavoro, tra due luoghi di lavoro ovvero per la consumazione del pasto, ritenuto dall’INAIL infortunio sul luogo di lavoro. Le regioni con maggiore incidenza di mortalità sono: la Basilicata, la Campania, la Sardegna, Valle D’Aosta quelle a minore incidenza sono il Veneto e le Marche. Il rischio maggiore di mortalità per età in riferimento ad un milione di occupati è così ripartito: gli ultrasessantacinquenni con 138,3 decessi, i lavoratori tra 55 e 64 anni 54,5, fascia di età maggiormente colpita da mortalità sul posto di lavoro. Mentre i settori lavorativi maggiormente colpiti sono: le costruzioni, il trasporto, il magazzinaggio, le attività manifatturiere, il commercio. Vi è stato anche un incremento dello 0,7% degli infortuni denunciati all’INAIL, passati da 585.356 del 2023 a 589.571 del 2024. Non si può morire per mancanza di sicurezza sul posto di lavoro, questa scia di sangue proseguirà sin tanto che non si considererà la persona umana sacra e inviolabile, non possiamo sottostare alla deregolamentazione per ottenere il bene o servizio al minor costo per battere la concorrenza. Una società civile punta sulla formazione del lavoratore e del datore di lavoro, attua controlli costanti e capillari dei luoghi di lavoro da parte dell’ispettorato e commina pene certe e senza scappatoie. I richiamidel Presidente della Repubblica ai salari bassi ed aimorti sul lavoro, sono un atto di accusa indiretto alla mancanza della volontà politica volta a garantire ladignità al lavoratore ed alla sua famiglia, il primo maggio deve essere la festa del lavoro non il necrologio su cui si scrivono i nomi dei lavoratori morti.
Attualità
Confesercenti Avellino: assegnati nuovi codici attività, imprese possono verificare rispondenza

La Confesercenti provinciale di Avellino informa che anche in provincia di Avellino, come nel resto d’Italia, la locale Camera di Commercio ha provveduto ad effettuare l’aggiornamento d’ufficio dei codici Ateco per la classificazione delle attività di impresa e professionali con partita Iva presenti sul territorio.
Un’operazione avviata il 1 aprile, sulla scorta delle nuove classificazioni introdotte, con l’obiettivo di mappare con maggiore precisione il sistema produttivo del Paese, tenendo conto degli standard internazionali e dell’evoluzione economica e sociale che si è determinata negli ultimi anni, in particolare rispetto al 2007, data dell’ultimo aggiornamento.
Per consentire un passaggio graduale e trasparente alla nuova classificazione, in una fase transitoria la visura camerale esporrà sia la nuova che la precedente codifica.
Nelle visure e nei certificati sono state inoltre aggiunte eventuali ulteriori informazioni relative ad alcune tipologie di attività economica come i canali di vendita e di intermediazione.
Ogni impresa può verificare gratuitamente il nuovo codice assegnato tramite l’app Impresa Italia disponibile sui principali store digitali o su impresa.italia.it.
Se il codice riclassificato d’ufficio non rispecchia pienamente la realtà dell’attività svolta, l’impresa con domicilio digitale attivo può rettificarlo gratuitamente fino al 30 novembre 2025, tramite l’apposito servizio presente sul sito web rettificaateco.registroimprese.it
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