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Guardia di Finanza-“Blitz” a Montella e Lioni: tolti dal mercato centinaia di prodotti e materiale elettronico illecito

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Continua con successo l’attività predisposta e coordinata dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino finalizzata, grazie ad una sempre maggiore presenza sul territorio, alla prevenzione ed alla repressione dei principali fenomeni di irregolarità.

 

In tale ottica, si colloca l’ultimo, importante piano di controllooperato dai militari del Nucleo Mobile della Tenenza di Sant’Angelo dei Lombardi, i quali hanno impedito la commercializzazione di un notevole quantitativo di prodotti di matrice asiatica, non conformi alle attuali disposizioni di legge.

 

I blitz dei finanzieri, frutto di un’oculata ed articolata attività di intelligence, hanno interessato, questa volta, due negozi, ubicati in Montella e Lioni, gestiti entrambi da soggetti di nazionalità cinese, in possesso di regolare permesso di soggiorno, ed anagraficamente residenti nel territorio dello Stato.

 

I militari, agli ordini del Tenente De Meo, hanno effettuato un accurato inventario della merce destinata alla vendita, esposta sugli scaffali, rinvenendo moltissimi prodotti, prevalentemente di natura elettronica (caricabatterie, gadgets per cellulari e computer portatili, lettori mp3, telecamere, faretti stroboscopici, pennette usb, ecc…), non conformi agli obblighi di etichettatura e di indicazioni minime obbligatorie, inerenti la sicurezza generale dei prodotti, previste dal Dlgs. 206/2005 (Codice del Consumo).

 

A norma dell’attuale disciplina vigente, infatti, i prodotti o le confezioni di prodotti destinati al consumatore e commercializzati sul territorio nazionale, devono riportare, in lingua italiana, chiaramente visibili e leggibili, alcune indicazioni minimali, quali, la denominazione merceologica del prodotto, la sede legale del produttore, il Paese di origine (qualora situato al di fuori dell’Unione Europea) e l’indicazione di eventuali materiali, sostanze o metodi di lavorazione dannosi per l’incolumità degli acquirenti.

 

Il recente intervento delle Fiamme Gialle irpine, assume un particolare rilievo, in virtù, soprattutto, della mancata commercializzazione di un elevato quantitativo di articoli per bambini, oggetto di provvedimento cautelare, privi della marchiatura “CE” (spesso, tale acronimo viene utilizzato dai commercianti asiatici, in riferimento a “CHINA EXPORT”), e potenzialmente pericolosi per l’incolumità dei più piccoli, in quanto, non sicuri sotto il profilo della atossicità dei materiali e/o per la presenza di componenti facilmente ingeribili.

 

Nel complesso, il piano coordinato di controllo in parola, si è concluso con l’esecuzione di due provvedimenti di sequestro amministrativo, per migliaia di pezzi, e due segnalazioni alla Camera di Commercio di Avellino.

 

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Morti sul lavoro – Antonio Bianco: “Ripristinare il Sistema Sanitario Nazionale”

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I sindacati scioperano, il 20 aprile a Roma la CGIL e la UIL, non partecipa la CISL, portano in piazza i temi della sanità incapace di dare risposte concrete e rapide ai pazienti e delle morti sul lavoro. Le liste di attesa sono un dramma nazionale, ancor più acuto nel Meridione, con posti letto insufficienti e personale carente che è costretto a subire turni inaccettabili, anche di 12 ore al giorno, perfino nel pronto soccorso. In Italia almeno 5 milioni di persone hanno rinunciato a curarsi, con il passaggio della gestione della Sanità da Nazionale a quella Regionale, sono diventate inaccettabili le disparità di assistenza e cura di identiche patologie legate alle risorse finanziarie che impongono ai residenti nelle regioni più povere del Meridione di migrare verso il Nord per curarsi. L’uguaglianza dei cittadini e la loro salute non sono diritti fondamentali dell’individuo (articoli 3 e 32 della Costituzione) ma legati alla residenza che contrassegna la possibilità di avere cure garantite in tempi accettabili. 

Sia l’uguaglianza dei cittadini che le cure gratuite per gli indigenti, sono un mero sogno. In Italia, secondo le stime dell’ISTAT, non meno di 5,7 milioni di cittadini, pari all’8,5% delle famiglie residenti nel 2023, sono in condizioni di povertà assoluta, persone alle quali la cura e l’assistenza sanitaria non è garantita, né mai erogata. I sindacati confederali scendono in piazza anche per denunciare, per l’ennesima volta, la barbarie delle morti sul lavoro. Gli ultimi episodi mostrano quanta strada deve essere fatta sulla prevenzione e sul controllo nei cantieri. Secondo il sindacato deve essere eliminato il sub appalto del sub appalto che scarica la riduzione dell’importo appaltato sulla sicurezza e sul salario del lavoratore, costretto a subire condizioni pericolose per la propria salute pur di mettere il piatto a tavola. Né vi è stato il confronto con il governo sul rinnovo dei contratti e sulla riduzione del potere di acquisto dei salari causato dall’inflazione. Secondo il sindacato, le risorse finanziarie potrebbero essere trovate tassando gli extra profitti delle banche, del settore farmaceutico e di quello energetico. Le chiacchiere stanno a zero: le liste di attesa si allungano e prosegue la strage dei morti sul lavoro. Non possiamo rimanere con le mani in tasca a guardare gli eventi, occorre una crociata per rendere civile il nostro paese, non possiamo essere complici della politica che non considera tutti gli individui “Fratelli d’Italia”.

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Antonio Bianco:”Occorre la crociata contro le morti bianche sul lavoro”

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nessun governo ha posto il freno al massimo profitto ed ai sub appalti, costi quel che costi, inclusa la vita dei lavoratori. Eppure ci sono fiumi di leggi, pezzi di carta straccia bruciata sull’altare dell’egoismo e della competizione che risparmia sui salari pur di rimanere sul mercato che cannibalizza le imprese in regola, costrette a chiudere i battenti. La strage della centrale elettrica di Suviana, seguiranno le commemorazioni di stato, le frasi di rito, qualche lacrimuccia e poi, speriamo di no!, in attesa del nuovo lutto. In Italia ogni anno perdono la vita più di 1000 persone sul posto di lavoro, con migliaia di lavoratori infortunati che vanno ad ingrossare la schiera di invalidi civili che sono presi in carico dall’INPS. Costi che si riversano sul sistema pensionistico e su quello sanitario, incapace di garantire la presa in carico totale dell’infortunato e della sua famiglia. Non si può andare a lavorare e ritornare a sera in una bara con le commemorazioni di Stato. Occorre una crociata contro questa strage, diversamente siamo simili a Ponzio Pilato che, si lava le mani e gira lo sguardo da un’altra parte.

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Il 15 aprile ad Ariano intervento di derattizzazione

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Si informa la cittadinanza che lunedì 15 aprile 2024  dalle ore 7,00  è previsto un intervento di derattizzazione su tutto il territorio comunale.

L’intervento di bonifica ambientale sarà realizzato, come di consuetudine, da un’impresa incaricata dall’Asl, con la collaborazione ed il controllo del personale comunale.

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