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Emergenza Covid-19 Tampone si tampone no

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Dalla Codogno d’Irpina, come è stata denominata Ariano durante i primi giorni del contagio, il grido unanime, che si leva dai social, è: tamponi per tutti o almeno per gli operatori sanitari.

La sensazione che proviamo tutti indistintamente, e in modo ancora più devastante per chi in queste ore affronta la battaglia con il coronavirus, è di abbandono. Abbandono dalle istituzioni, nessuno che abbia la forza, il carisma, la credibilità di raccontare, di mettere in ordine fatti e provvedimenti, di dare spiegazioni su ciò che accade a noi arianesi e non. L’istituzione ASL sembra aver tradito la propria mission: tutelare in primis la salute del cittadino e mettere in campo strategie per governare i processi necessari per affrontare la calamità sanitaria che si è abbattuta sulla nostra comunità. Dell’indagine epidemiologica, della ricostruzione della filiera dei contagi, della gestione degli affidi fiduciari, non ne abbiamo notizia. La sensazione è che non ci sia altro che il fronte dei sanitari dell’ospedale Frangipane a sopportare l’onda d’urto del contagio che miete vittime e non si ferma. Fare i tamponi agli operatori è la priorità assoluta perché è l’unico modo per tenere sotto controllo il probabile focolaio della seconda ondata di contagi che ha investito anche i paesi vicini: l’ospedale di Ariano.

Il documento congiunto dell’ex sindaco e degli ex consiglieri raccoglie il grido di disperazione della comunità arianese, ma non sembra aver sortito effetti.

Sant’Angelo dei Lombardi, tamponi per gli ospedalieri, Avellino ha programmato la mappatura dell’area del contagio con la sistematica rilevazione di 5.000 tamponi, Ariano “zona rossa” della prima ora con inarrestabile ascesa dei contagi, si vede negato questo che è un presidio indispensabile. Fate presto!

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Ordinanza per divieto di vendita e asporto di bevande in vetro o lattine

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In occasione della Festa di Sant’Antonio in Piazza Mazzini, con gli eventi “Nostalgia ‘90” (14 giugno) e Franco Ricciardi – “Medina Pop” (15 giugno), è stato disposto, con Ordinanza Sindacale n. 17 del 14 giugno 2025, un divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, per motivi di sicurezza pubblica.

 Validità del divieto:
14 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
15 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo

Il provvedimento è volto a garantire l’incolumità delle persone e il regolare svolgimento degli eventi

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Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

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L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica che, al fine di consentire un corretto approvvigionamento idrico, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi giovedì 13 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (14 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina

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Confesercenti, Marinelli: obbligo polizze anti calamità per tutte le imprese

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“Si prospetta una nuova incombenza per le imprese irpine, che come nel resto del Paese, sono chiamate ad ottemperare l’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa contro le calamità naturali”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale de Confesercenti Avellino.

“Dopo un articolato iter – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – è stata approvato ed è entrato in vigore dall’inizio di giugno il provvedimento che dispone per tutte le imprese la stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali”.

Per le aziende di grandi dimensioni, per effetto di un precedente decreto legge, l’obbligo è già in vigore dal primo aprile.

Sono state invece previste scadenze differenziate per le altre categorie di impresa, in base alla loro dimensione, secondo i criteri di classificazione delle direttive dell’Unione europea: le medie avranno tempo fino al primo ottobre 2025, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre.

I beni da assicurare sono quelli rilevanti ai fini dell’attività d’impresa: terreni, immobili (fabbricati e relative parti impiantistiche e strutturali), macchinari e impianti produttivi, attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo riguarda anche le attività che operano in strutture e locali non di proprietà. 

Non sono assicurabili gli immobili irregolari non sanabili, che ovviamente non possono accedere acontributi pubblici  Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole, che continuano a essere soggette a regole specifiche già previste dalla normativa di settore. 

L’obiettivo della norma è garantire la continuità operativa anche in contesti di grave emergenza ambientale, attraverso un sistema di gestione del rischio condiviso tra imprese, assicuratori e Stato. Il mancato rispetto dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da eventi catastrofali comporta, come conseguenza principale, l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario erogati con risorse pubbliche, in caso di emergenza.

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