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Emergenza Covid-19 Romina Iannuzzi: “Siamo in prima linea, ma la Direzione Generale ASL, ignora le nostre istanze”

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Segretario Provinciale NurSind, Romina Iannuzzi, lavora presso l’UTIC (Unità terapia intensiva coronarica) della Casa di Cura Montevergine (AV).

Cos’è il Nursind?

È il primo sindacato della nostra categoria, di rilevanza nazionale, nato per tutelare i diritti del personale infermieristico che non trova tutela nelle grandi sigle sindacali generaliste.

Il Nursind non ha sottoscritto l’ultimo contratto della Sanità: in altre parole ci siamo rifiutati di firmare un contratto penalizzante per la categoria infermieristica, ed oggi più che mai, si è rivelata la scelta giusta: grazie a quel contatto ora gli infermieri sono al fronte per 1.500 euro.

L’infermiere oggi è un professionista laureato e con importanti percorsi post laurea, obbligato agli ECM, obbligato (Legge n. 24 dell’8 marzo 2017, comma 3 art. 10) a stipulare un’assicurazione per la responsabilità professionale per la rivalsa per colpa grave e rappresentato istituzionalmente da Ordini professionali. Ciononostante, il suo inquadramento contrattuale non ne tiene conto: il contratto non è adeguato ai tempi. Riteniamo necessaria una seria innovazione perché sia riconosciuta la valenza della professione infermieristica (e in generale di tutte le professioni sanitarie).

Si presenta così la rappresentante degli infermieri, che stanno pagando un costo elevato alla lotta contro le degenerazioni causate dalle reazioni all’infezione da Sars-Cov2. Uno dei problemi evidenziati dalla pandemia, è la comunicazione tra i vari livelli delle istituzioni. Confermi?

Per quanto ci riguarda, anche prima era disagevole dialogare, soprattutto con la Direzione Generale della ASL; ancora oggi nessuna risposta alle nostre reiterate istanze. Diversamente dalla Direzione Generale del Moscati, che non si è mai sottratta al dialogo.

Un aspetto, un grido d’allarme, richieste di aiuto per la mancanza dei DPI (dispositivi di protezione individuale): solo operazioni mediatiche?

La Sanità in Italia è allo sbando, la regionalizzazione è stata utilizzata in un’ottica imprenditoriale: contenere i costi/incrementare i profitti. Il personale sanitario ha affrontato la tragedia del contagio senza armi. Nei reparti/trincea, i Covid, si è andati avanti grazie alle donazioni. Lo Stato ha mostrato i primi segnali di “stima” attraverso i vari DPCM emanati, che hanno imposto la deroga all’orario massimo giornaliero fino a portarlo a 12 ore per turno; ci è stato detto che bastava la mascherina chirurgica per proteggerci, fino a consentire l’utilizzo di mascherine senza marchio CE, i famosi panni Swiffer per intenderci. Stessa cosa per i tamponi: all’inizio venivano effettuati soltanto in presenza di sintomi. Una scelta infelice, che ha favorito il contagio tra il personale e i pazienti: il personale sanitario è così diventato il veicolo di trasmissione del virus. Un pensiero affettuoso doveroso va ai tanti, troppi infermieri, medici, personale del Servizio 118, che hanno pagato con la vita il loro impegno. Ai tanti, troppi, contagiati.

Anche nel Moscati di Avellino? Al Frangipane di Ariano Irpino?

Certo! La scelta si è protratta verso i nuovi ingaggiati (medici e infermieri): immessi al lavoro senza un preventivo screening per Covid-19 e senza alcuna formazione.

La situazione odierna, per quanto le risulta?

I ricoveri per patologie diverse sono calati, l’attenzione dei plessi è focalizzata sui pazienti Covid. Al Moscati è da qualche giorno operativo il padiglione Alpi, del tutto staccato dal plesso centrale, avviato però con troppa fretta, e i lavoratori già stanno segnalando numerose criticità. Speriamo che l’apertura del Covid Hospital aiuti la ripresa ottimale del quotidiano. Riscontriamo sin dall’inizio di questa epidemia la totale assenza dell’ASL sul territorio, ci risulta che alcuni medici di Medicina Generale lamentano la mancanza di DPI e pertanto ancora rifiutano di visitare pazienti che chiamano per comunicare sintomi. Durante le prime settimane dell’emergenza, gli infermieri della centrale operativa del 118 sono stati costretti a sopperire alle mancanze dell’ASL e a dover gestire anche telefonate di pazienti, spesso anziani soli a casa che necessitavano solo di informazioni rassicuranti. Il Frangipane vive ancora criticità e in verità non si comprende la ragione delle dichiarazioni di qualcuno (il Direttore del Servizio Farmacia n.d.r.) che sbandiera che “tutto va bene”.

Le restrizioni di cui alle Ordinanze governative e quelle più restrittive della Regione Campania?

Di sicuro hanno frenato la diffusione del contagio, ma sono ancora necessarie, almeno fino a che non vengano testati i cittadini che hanno disciplinatamente rispettato le restrizioni restando in casa.

Come vive l’infermiere la fine del turno e il ritorno a casa?

Con ansia e timore di portare in casa questo nemico subdolo, di far del male ai propri cari. Io, sebbene abbia attuato le procedure di sicurezza, in casa mi isolo, distanzio la mia presenza, dovendo badare a persone care. Mi sento di rivolgere alle persone, ai vostri tanti lettori, l’invito a non sottovalutare il virus. Restare in casa, osservando le restrizioni, al momento è l’unica arma preventiva, almeno fino a che i test non raggiungano tutte le famiglie.

Per concludere, cosa si aspetta il NurSind, quindi l’eroe infermiere?

Rispetto, considerazione. Si usa definire medici, infermieri, eroi. Non vogliamo essere eroi, siamo gli stessi di prima della pandemia. Vogliamo non essere aggrediti nei Pronto Soccorso, vogliamo che la retribuzione sia dignitosamente adeguata. Vogliamo essere considerati lavoratori che vivono l’umanità dei reparti e restituiscono umanità, ai pazienti e ai loro familiari.

Romina, grazie per quello che fate e per la disponibilità

Grazie a te, a voi di Arianonews24.

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Confesercenti Avellino: assegnati nuovi codici attività, imprese possono verificare rispondenza

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La Confesercenti provinciale di Avellino informa che anche in provincia di Avellino, come nel resto d’Italia, la locale Camera di Commercio ha provveduto ad effettuare l’aggiornamento d’ufficio dei codici Ateco per la classificazione delle attività di impresa e professionali con partita Iva presenti sul territorio.

Un’operazione avviata il 1 aprile, sulla scorta delle nuove classificazioni introdotte, con l’obiettivo di mappare con maggiore precisione il sistema produttivo del Paese, tenendo conto degli standard internazionali e dell’evoluzione economica e sociale che si è determinata negli ultimi anni, in particolare rispetto al 2007, data dell’ultimo aggiornamento.

Per consentire un passaggio graduale e trasparente alla nuova classificazione, in una fase transitoria la visura camerale esporrà sia la nuova che la precedente codifica.

Nelle visure e nei certificati sono state inoltre aggiunte eventuali ulteriori informazioni relative ad alcune tipologie di attività economica come i canali di vendita e di intermediazione.

Ogni impresa può verificare gratuitamente il nuovo codice assegnato tramite l’app Impresa Italia disponibile sui principali store digitali o su impresa.italia.it.

Se il codice riclassificato d’ufficio non rispecchia pienamente la realtà dell’attività svolta, l’impresa con domicilio digitale attivo può rettificarlo gratuitamente fino al 30 novembre 2025, tramite l’apposito servizio presente sul sito web  rettificaateco.registroimprese.it

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Maria Sofia Ortu torna in libreria con un nuovo titolo dedicato agli adolescenti

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La scrittrice irpina presenterà il suo nuovo lavoro, ‘ Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’, sabato 10 maggio, alle ore 18.30 , al Teatro delle Arti di Minori, nell’ambito della rassegna in costieraamalfitana.it, Festa del Libro in Mediterraneo. Maria Sofia Ortu torna in libreria con un nuovo titolo dedicato agli adolescenti. La scrittrice irpina presenterà il suo nuovo lavoro, ‘ Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’, sabato 10 maggio, alle ore 18.30 , al Teatro delle Arti di Minori, nell’ambito della rassegna in costieraamalfitana.it, Festa del Libro in Mediterraneo. La presentazione del nuovo libro di Maria Sofia Ortu, edito da Polis Sa Edizioni, illustrato da Chiara Savarese, è inserita in un cartellone di eventi dedicati ai più piccoli, all’interno della Festa del Libro in Mediterraneo. ‘Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’ è un volume composto da due racconti: ‘Il soffio del demone ‘ e ‘ Le anime smarrite’ ed è rivolto a ragazzi di terza media – primo superiore. Questo è il terzo libro di Maria Sofia Ortu che sempre con Polis Sa Edizioni ha pubblicato nel 2021 la fiaba ‘ Alì e il mondo sommerso ‘, che ha vinto il Premio Speciale della giuria Costa d’ Amalfi Libri 2021, e nel 2022 ‘Il segreto di Mattia ‘ , che ha ricevuto la menzione speciale della giuria nell’ambito del Premio Costa d’ Amalfi Libri 2023 e la segnalazione particolare della giuria nell’ambito della XXXI edizione del concorso nazionale di letteratura per ragazzi ‘ C’era una volta…Vasco Francesco Fonnesu, sezione 2, testi editi.

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Papa Francesco: coesione e non divisione, l’invito rivolto ai potenti del mondo inclusa la Meloni

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La morte di Papa Francesco segna il passaggio verso un’era nuova della chiesa. La persona umana è il fulcro ed il motore del nuovo mondo, non vocato solo alla logica del profitto e dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo e delle risorse del pianeta, ma alla ricerca costante di un equilibrio che dia voce e dignità agli ultimi ed ai paesi più poveri, oppressi da gravosi debiti verso gli Stati ricchi. Un’ideale raccomandazione rivolta ai potenti del mondo presenti in Piazza San Pietro e intervenuti per la celebrazione dei funerali di Papa Francesco, di non escludere ma di includere, di ascoltare e decidere con provvedimenti equi che tengano conto di tutte le parti in gioco. La politica deve produrre coesione e non divisione, questo l’invito che dovrebbe essere accolto dalla Meloni, concentrata con il suo governo ad approvare lo Spacca Italia, provvedimento scellerato che ratifica le disuguaglianze per legge esistenti tra le due aree del paese, preclude a 20 milioni di meridionali i diritti civili e di cittadinanza declinati dalla Costituzione, mette la pietra tombale sulla Questione Meridionale, mai affrontata e mai risolta.Il parlamento italiano accolga le parole di Papa Francesco e crei le condizioni affinché si avvii il Paese verso la riunificazione socio-economica mairealizzata e forse, mai voluta.

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