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Emergenza Covid-19 Nulla accade per caso: necessario costruire una nuova umanità

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Se una prima fase dell’emergenza, che comunque durerà ancora a lungo, si avvia a conclusione, da un’altra emergenza, non meno significativa, non siamo ancora usciti: ridisegnare una nuova umanità. La pandemia Covid-19 si è scatenata sulle nostre vite, sconvolgendole, costringendoci a cambiare abitudini, a rivedere la nostra organizzazione individuale e sociale, i nostri valori, che più spesso sono disvalori. Essere costretti a rimanere chiusi nelle nostre case, a non poter rivedere le persone più care, ma dover osservare il distanziamento sociale, temere il contagio che avrebbe potuto, e ancora può colpire chiunque tra noi, senza distinzioni di età, sesso o condizione sociale, ci ha fatto forse finalmente aprire gli occhi sulla nostra umana condizione di fragilità. Ci ha costretti ad aprire quegli occhi, per troppo tempo tenuti chiusi, o che si è preferito dischiudere su altro: guadagnare, accumulare, cercare di acquisire una posizione di rilievo, diventare persone di successo, acquistare begli abiti, gioielli, belle case, belle macchine. Quegli abiti, quelle macchine, quei gioielli, che ora non possiamo utilizzare, chiusi come siamo nelle nostre case, per molti trasformatesi in prigioni. Per altri, la costrizione a casa, si è rivelata quasi salutare: hanno potuto “conoscere” meglio la propria famiglia, dedicare tempo ai figli, ai compagni di vita, persino litigando. Anche litigare o dissentire, serve a conoscersi meglio! Ciò che conta è il risultato finale: se dalle divergenze emerge la mediazione, allora anche le liti saranno servite, quando al contrario, i toni sono esasperati e irragionevoli, malauguratamente saranno soltanto peggiorativi di una condizione evidentemente già irrimediabilmente incrinata. L’emergenza da coronavirus ci ha catapultati in una situazione del tutto nuova e inaspettata, mettendoci di fronte ai nostri disvalori. Il nord che si ritiene più operoso e produttivo, non voleva chiudere e l’esempio di Bergamo, che doveva continuare a produrre a ogni costo, è stato devastante. Contagiati e morti in quantità tali, che mancava lo spazio per seppellirli e persino per cremarli: non dimenticheremo mai le file di camion dell’esercito che, tristemente allineati, trasferivano le bare dei morti, senza conforto alcuno, in altre città. L’avidità non ha interessato solo Bergamo, ma molte altre zone, e in ultima analisi, ci riguarda tutti: chi in misura maggiore, chi minore. Se per avidità infatti, non si intende solo l’accumulo di denaro, ma anche un modus vivendi che riguarda tutto ciò che può piacerci: mangiare, bere, divertirci, avere sempre “fame di qualcosa”, in una sorta di perenne inquietudine, è arrivato dunque il momento di rivedere il nostro modo di vivere. Se, attendendo il ritorno alla cosiddetta normalità, siamo costretti finalmente a chiederci cosa sia la normalità e se il mondo che abbiamo costruito sia quello giusto, forse questo virus, nonostante il prezzo altissimo pagato, avrà avuto un senso. Per dirla con lo psicologo Robert Hopcke, nulla accade per caso, ma bisogna conferire il giusto valore alla causalità. Il fermo forzato delle nostre vite, di abitudini, negozi, fabbriche, deve indurci a riflettere. Dobbiamo considerare come abbiamo vissuto, come viviamo, come intendiamo la società e come consideriamo gli altri da noi, il resto dell’umanità. Quanta empatia siamo stati in grado di provare finora verso chi, sofferente ci ha chiesto aiuto, quanto è rimasto del senso dell’umanità, che invece dovrebbe prevalere in ognuno? Mi duole dirlo, ma da come si erano messe le cose, ben poco! Non è finalmente il caso di riflettere sui valori che davvero meritano di essere al centro della nostra vita? Non i disvalori, ma la sensibilità, l’intelligenza, l’idea che un destino di fragilità ci accomuna, valori che mettono in primo piano la solidarietà. Ed è sulla solidarietà, sull’utilità di ognuno di noi, che bisogna puntare: aiutare chi è in difficoltà, sentire la sua sofferenza come propria ed essere solidale, non è forse il vero senso della vita? Siamo utili nella misura in cui siamo capaci di provare sulla nostra pelle le ingiustizie che subisce il nostro prossimo e se ci ribelliamo e facciamo il possibile per migliorare la sua condizione: finché ci saranno altri esseri umani che subiranno la fame, i soprusi, le torture, le ingiustizie, gli sfruttamenti, per arricchire o far star meglio una parte del mondo, non potremo dire di aver costruito un mondo a misura d’uomo, quanto piuttosto un mondo privilegiato per una minoranza e di sofferenze, per la parte restante parte dell’umanità. Il cambiamento inizia dalla nostra coscienza: dobbiamo sentirne la necessità e perché accada, dobbiamo sapere cosa c’è dietro ogni scelta che facciamo, quanto incidono i nostri bisogni, spesso indotti dalla nostra stessa organizzazione sociale. Per la nostra avidità di “progresso, abbiamo sfruttato” indiscriminatamente anche il suolo, le acque, i cieli, e la natura ci ricambia, difendendosi con lo scioglimento dei ghiacciai, le alluvioni, gli tsunami. È tempo di un netto cambio di passo, di costruire una nuova società dei diritti, del rispetto e dell’uguaglianza: solo così potremo ridare speranza a un mondo in declino e rimettere l’uomo al centro di una ritrovata umanità.

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La Direzione strategica dell’Asl in visita alle strutture e agli ospedali di Sant’Angelo e Ariano

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In un clima di grande collaborazione la Direzione Strategica ha avuto un confronto attivo con i direttori delle strutture sanitarie e ospedaliere, i medici e il personale sanitario e amministrativo con l’intento di avviare un dialogo funzionale all’individuazione e risoluzione delle criticità esistenti e al potenziamento dei servizi sanitari al cittadino sia a livello territoriale che ospedaliero. Dopo l’incontro di lunedì scorso con il personale della sede centrale di Avellino, il primo passo della Direzione strategica è stata la visita mercoledì dell’SPS di Bisaccia, del Distretto Sanitario e dell’Ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi, e oggi del Distretto Sanitario e Ospedale di Ariano Irpino per un saluto ai dipendenti.

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I piccoli ambasciatori di pace Saharawi in visita a Summonte

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Il 16 agosto una giornata di incontro, cultura e solidarietà

L’Amministrazione Comunale di Summonte è lieta di annunciare che sabato 16 agosto 2025, a partire dalle ore 9:30, il nostro paese ospiterà 10 bambini del popolo Saharawi nell’ambito del progetto “Piccoli Ambasciatori di Pace Saharawi”.

L’iniziativa, promossa dalla P.A. Associazione Vita di Ariano Irpino in collaborazione con il Rotary Community Corps Avellino Est, rappresenta un’importante occasione di crescita culturale e umana per la nostra comunità, offrendo ai nostri bambini l’opportunità di conoscere e interagire con coetanei provenienti da una realtà geografica e culturale diversa.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

La visita dei piccoli ambasciatori prevede un ricco programma di attività:

Visita al patrimonio storico-culturale

• Esplorazione del complesso castellare 

• Visita guidata al museo civico 

Educazione ambientale

• Partecipazione ad una coinvolgente spiegazione sul mondo delle api, tenuta dall’Apicoltura I Coribanti di Vito Maccario, che permetterà ai bambini di scoprire l’importanza di questi preziosi insetti per l’ecosistema 

Scoperta del borgo

• Tour guidato del centro storico accompagnati dai volontari dell’Infopoint di Summonte, che illustreranno le bellezze e le tradizioni del nostro territorio 

Attività ludiche e socializzazione

• Giochi in piazza per favorire l’incontro e lo scambio culturale 

Esperienza nel verde

• Ospitalità presso il Parco Avventura Montevergine, dove i piccoli ospiti potranno vivere un’esperienza unica a contatto con la natura 

SOLIDARIETÀ E ACCOGLIENZA

L’Amministrazione Comunale invita tutti i cittadini a partecipare a questa importante iniziativa di solidarietà. Durante la giornata sarà possibile contribuire con donazioni di vestiti, giochi, materiale scolastico e ogni altro bene utile per migliorare la vita quotidiana dei piccoli ambasciatori.

VALORE EDUCATIVO E SOCIALE

Questa visita rappresenta un’occasione preziosa per:

• Promuovere i valori di pace, accoglienza e solidarietà 

• Favorire il dialogo interculturale tra i più giovani 

• Sensibilizzare la comunità sui temi della cooperazione internazionale 

L’evento si inserisce in un più ampio progetto di educazione alla cittadinanza globale e alla pace, valori fondamentali che l’Amministrazione Comunale di Summonte intende promuovere attraverso iniziative concrete di incontro e scambio.

RINGRAZIAMENTI

Il Comune di Summonte esprime la propria gratitudine a tutti i partner che hanno reso possibile questa iniziativa: la P.A. Associazione Vita di Ariano Irpino, il Rotary Community Corps Avellino Est, l’Apicoltura I Coribanti di Vito Maccario, i volontari dell’Infopoint e il Parco Avventura Montevergine.

Invitiamo tutti i cittadini, in particolare le famiglie con bambini, a partecipare numerosi a questo momento di festa e condivisione.

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Confesercenti, Marinelli: nuovi contributi transizione ecologica e comunicazione digitale alle imprese irpine

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“Nuove opportunità per le imprese della provincia di Avellino che intendano investire sull’innovazione tecnologica e sulla sostenibilità ambientale: la Camera di Commercio Irpinia-Sannio ha predisposto due bandi per l’erogazione di contributi a fondo perduto”. Ad affermarlo è Giuseppe Marinelli, presidente provinciale di Confesercenti Avellino.

“Si tratta di iniziative – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – varate in attuazione di progetti nazionali, per incentivare l’ammodernamento delle imprese e sensibilizzarle alla questione della transizione ecologica, attraverso la concessione di voucher di importi relativamente contenuti, ma che possono essere particolarmente utili alle piccole e micro imprese, con una disponibilità di risorse limitate, per muovere i primi passi verso la digitalizzazione e le strategie green”.

Il primo bando “Voucher Doppia Transizione Digitale ed Ecologica – Anno 2025”, nell’ambito delle iniziative strategiche promosse da Unioncamere e in coerenza con gli obiettivi del Piano Transizione 5.0., promuove progetti che favoriscano l’adozione di soluzioni innovative orientate alla transizione digitale e/o ecologica. Gli interventi finanziabili includono l’acquisto di beni strumentali, servizi di consulenza specialistica e tecnologie abilitanti 4.0. 

La dotazione finanziaria complessiva è di 150 mila euro, il contributo massimo per impresa di 5 mila euro, a copertura del 70% delle spese effettuate.

Le domande potranno essere presentate dal 16 al 30 settembre.

Il secondo bando “Voucher Servizi di Comunicazione digitale – Anno 2025”, in attuazione del progetto di Sistema “Formazione Lavoro” autorizzato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy,  finanzia le imprese innovative, imprese giovanili, start up innovative e a vocazione sociale, che realizzino una campagna di comunicazione e marketing digitale. Il fondo complessivo stanziato è di 50 mila euro, il contributo massimo erogato ad ogni impresa ammessa è di 2.500 euro, a copertura del 70% delle spese ammissibili.

Le domande potranno essere presentate dal 18 settembre al 31 ottobre. 

Per entrambi i bandi, a cui possono partecipareesclusivamente le imprese con sede legale nelle province di Avellino e di Benevento, le istanze vanno inviate in modalità telematica tramite la piattaforma ReStart, con firma digitale del legale rappresentante dell’impresa o di un intermediario delegato. 

La modulistica è consultabile e scaricabile sul sito istituzionale della Camera di Commercio Irpinia – Sannio.

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