Attualità
Elezioni Regionali Campania – De Luca stravince, M5S risultato deludente

La legge elettorale per le regionali in Campania è stata emanata nel 2009, poi modificata nell’aprile del 2015, circa un mese prima delle ultime elezioni. Si tratta di un sistema proporzionale a turno unico.
Viene eletto governatore il candidato che riesce a ottenere anche un solo voto in più rispetto ai suoi avversari. Per garantire una sostanziale governabilità, a esso verrà attribuito un premio di maggioranza del 60% dei 50 seggi a disposizione che vengono ripartiti su base provinciale.
I consiglieri vengono eletti con criterio proporzionale su base di liste circoscrizionali; una lista a livello provinciale deve superare la soglia di sbarramento del 3%, a meno che non faccia parte di una coalizione capace di ottenere almeno il 10%.
Vincenzo De Luca, Governatore uscente, ha vinto(oltre il 64%), senza difficoltà contro Stefano Caldoro (Destra), Sergio Angrisano (Terzo Polo), Valeria Ciarambino (M5s), Giuseppe Cirillo (Partito delle buone maniere), Giuliano Granato (Partito del Popolo), Luca Saltalamacchia (Terra).
De Luca, al di là dei lanciafiamme, ha fatto buon uso dello strumento mediatico per arrivare al singolo cittadino campano. Il risultato più evidente è la debacle del M5s, specializzato nell’uso dei media (piattaforma Rousseau): forse aver puntato tutto sul referendum ha illuso e distaccato dall’importanza di concludere accordi politici per fronteggiare il vero rischio. La deriva destrorsa.
Che non c’è stata per la forza di penetrazione, nell’immaginario collettivo, di De Luca.
Resta la valenza relativa delle zone interne vista la ridotta presenza in seno al Consiglio Regionale. 2 i seggi per la provincia di Benevento, 4 i seggi per la provincia di Avellino, 8 per la provincia di Caserta, 9 per la provincia di Salerno, ben 27 per la provincia di Napoli.
Lo sbriciolamento della ‘’politica’’ mascherata da un esteso civismo ha visto una miriade di liste collegate.
Tale situazione ha disorientato l’elettore. Inoltre l’obbligo di indossare la mascherina, il rispetto delle distanze di sicurezza e dei percorsi di entrata e di uscita indicati con apposita segnaletica sul pavimento, il timore, l’assenza della misurazione della febbre, ha allargato il fossato che ormai separa la politica dal cittadino.
Alle elezioni Regionali del 20 e 21 settembre 2020 in Campania è andato alle urne il 55,53% dei votanti distribuiti in 550 Comuni della Campania. Cinque anni fa i votanti furono il 51,93% degli aventi diritto. Per il referendum confermativo deltaglio di parlamentari l’affluenza è stata del 61,04%.
La percentuale più alta di votanti per il referendum si è avuta nella provincia di Avellino: 66,75%.
Il Movimento 5 stelle, per bocca del portavoce Di Maio, esulta per la vittoria del SI al referendum confermativo del testo della legge che prevede la riduzione dei parlamentari.
Legittimo? Politicamente un suicidio, visto che il M5s è al governo in coalizione con il PD.
Forza Italia viene accreditato del 4-5% in Campania. Non mancano dichiarazioni degli sconfitti i quali, al fine di sminuire l’esito bulgaro a favore di De Luca, definiscono i cittadini campani legati, ancora, a capibastone, capipopolo. Il ridimensionamento della pattuglia salviniana accompagna lo sfacelo dei grillini e quello di una destra in armi al suo interno. La corsa a intercettare consensi l’un contro l’altro armato ha dato risalto, parziali, al gruppo di Giorgia Meloni.
Se il dato percentuale del M5s è confermato (poco oltre il 10%), va ripensata la mission, la strategia, la guida e gli interlocutori sul territorio (illusi), illudendo chi ha dato loro fiducia. Il linguaggio da quartiere in Campania è stato messo in un angolo; il Coronavirus ha influito relativamente. La differenza sostanziale è data, servisse conferma, dalla distanza tra politica e cittadini che ha determinato, in fondo, la ridotta affluenza al voto.
Chi ha votato ha scelto Vincenzo De Luca.
Attualità
Confesercenti Avellino: assegnati nuovi codici attività, imprese possono verificare rispondenza

La Confesercenti provinciale di Avellino informa che anche in provincia di Avellino, come nel resto d’Italia, la locale Camera di Commercio ha provveduto ad effettuare l’aggiornamento d’ufficio dei codici Ateco per la classificazione delle attività di impresa e professionali con partita Iva presenti sul territorio.
Un’operazione avviata il 1 aprile, sulla scorta delle nuove classificazioni introdotte, con l’obiettivo di mappare con maggiore precisione il sistema produttivo del Paese, tenendo conto degli standard internazionali e dell’evoluzione economica e sociale che si è determinata negli ultimi anni, in particolare rispetto al 2007, data dell’ultimo aggiornamento.
Per consentire un passaggio graduale e trasparente alla nuova classificazione, in una fase transitoria la visura camerale esporrà sia la nuova che la precedente codifica.
Nelle visure e nei certificati sono state inoltre aggiunte eventuali ulteriori informazioni relative ad alcune tipologie di attività economica come i canali di vendita e di intermediazione.
Ogni impresa può verificare gratuitamente il nuovo codice assegnato tramite l’app Impresa Italia disponibile sui principali store digitali o su impresa.italia.it.
Se il codice riclassificato d’ufficio non rispecchia pienamente la realtà dell’attività svolta, l’impresa con domicilio digitale attivo può rettificarlo gratuitamente fino al 30 novembre 2025, tramite l’apposito servizio presente sul sito web rettificaateco.registroimprese.it
Attualità
Maria Sofia Ortu torna in libreria con un nuovo titolo dedicato agli adolescenti

La scrittrice irpina presenterà il suo nuovo lavoro, ‘ Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’, sabato 10 maggio, alle ore 18.30 , al Teatro delle Arti di Minori, nell’ambito della rassegna in costieraamalfitana.it, Festa del Libro in Mediterraneo. Maria Sofia Ortu torna in libreria con un nuovo titolo dedicato agli adolescenti. La scrittrice irpina presenterà il suo nuovo lavoro, ‘ Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’, sabato 10 maggio, alle ore 18.30 , al Teatro delle Arti di Minori, nell’ambito della rassegna in costieraamalfitana.it, Festa del Libro in Mediterraneo. La presentazione del nuovo libro di Maria Sofia Ortu, edito da Polis Sa Edizioni, illustrato da Chiara Savarese, è inserita in un cartellone di eventi dedicati ai più piccoli, all’interno della Festa del Libro in Mediterraneo. ‘Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’ è un volume composto da due racconti: ‘Il soffio del demone ‘ e ‘ Le anime smarrite’ ed è rivolto a ragazzi di terza media – primo superiore. Questo è il terzo libro di Maria Sofia Ortu che sempre con Polis Sa Edizioni ha pubblicato nel 2021 la fiaba ‘ Alì e il mondo sommerso ‘, che ha vinto il Premio Speciale della giuria Costa d’ Amalfi Libri 2021, e nel 2022 ‘Il segreto di Mattia ‘ , che ha ricevuto la menzione speciale della giuria nell’ambito del Premio Costa d’ Amalfi Libri 2023 e la segnalazione particolare della giuria nell’ambito della XXXI edizione del concorso nazionale di letteratura per ragazzi ‘ C’era una volta…Vasco Francesco Fonnesu, sezione 2, testi editi.
Attualità
Papa Francesco: coesione e non divisione, l’invito rivolto ai potenti del mondo inclusa la Meloni

La morte di Papa Francesco segna il passaggio verso un’era nuova della chiesa. La persona umana è il fulcro ed il motore del nuovo mondo, non vocato solo alla logica del profitto e dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo e delle risorse del pianeta, ma alla ricerca costante di un equilibrio che dia voce e dignità agli ultimi ed ai paesi più poveri, oppressi da gravosi debiti verso gli Stati ricchi. Un’ideale raccomandazione rivolta ai potenti del mondo presenti in Piazza San Pietro e intervenuti per la celebrazione dei funerali di Papa Francesco, di non escludere ma di includere, di ascoltare e decidere con provvedimenti equi che tengano conto di tutte le parti in gioco. La politica deve produrre coesione e non divisione, questo l’invito che dovrebbe essere accolto dalla Meloni, concentrata con il suo governo ad approvare lo Spacca Italia, provvedimento scellerato che ratifica le disuguaglianze per legge esistenti tra le due aree del paese, preclude a 20 milioni di meridionali i diritti civili e di cittadinanza declinati dalla Costituzione, mette la pietra tombale sulla Questione Meridionale, mai affrontata e mai risolta.Il parlamento italiano accolga le parole di Papa Francesco e crei le condizioni affinché si avvii il Paese verso la riunificazione socio-economica mairealizzata e forse, mai voluta.
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