Cultura Eventi e Spettacolo
ARIANO FOLKFESTIVAL 2016 – Cinque giorni in un viaggio virtuale attraverso quattro continenti.

Quattro continenti in cinque giorni, con la voglia di aprirsi sempre di più a culture diverse e lontane in nome della ricerca e della qualità artistica. Il viaggio della XXI edizione di Ariano Folkfestival, dal 18 al 22 agosto in Irpinia, inizia in America e attraversa tappe virtuali in Asia e Africa, per chiudersi simbolicamente in Europa con il concerto di Daniele Silvestri che presenta in Campania il suo acclamato e ultimo album “Acrobati”. Tra i più interessanti appuntamenti europei dedicati alla world music, Ariano Folkfestival torna con una parola d’ordine che ben rappresenta lo spirito che lo caratterizza da sempre: Metixage. Musiche del Sud e del Nord del mondo si incontrano in questa terra di confine posizionata tra Campania, Puglia e Basilicata, per trasformare in ricchezza e integrazione la grande varietà di musica e culture. Un incrocio di mondi e di sensibilità pronto ad ospitare, oggi più che mai, artisti provenienti da ogni parte del globo, dalla cubana La Dame Blanche ai portoghesi Terrakota, passando per i leggendari ottoni albanesi della Fanfara Tirana e i ritmi dell’argentina Fanfarria del Capitan, fino ad arrivare alle israeliane di origine yemenite A-Wa. Come sempre, protagonista di Ariano Folkfestival non sarà solo la musica ma anche il cinema, l’arte e l’enogastronomia, nella convinzione di arricchire gli spettatori con un’esperienza a 360 gradi che non si limiti ai concerti. Anche quest’anno continua la stretta collaborazione con l’associazione Mesali e con la condotta locale di Slow Food. Gli stand gastronomici all’interno delle aree del festival saranno curati dai migliori chef irpini che aderiscono all’associazione Mesali. Ecco allora che le giornate si alterneranno tra lezioni di yoga e disegno, scacchi e teatro, senza dimenticare gli appuntamenti con la musica elettronica che si prolungheranno fino a tarda notte. 20 anni di storia e 20.000 presenze medie per ogni edizione, il Festival ha ospitato oltre 200 band provenienti da 20 diverse nazioni con nomi del calibro di Calexico, Gogol Bordello, Vinicio Capossela, Goran Bregovic, Bombino, Instituto Mexicano del Sonido, Balkan Beat Box e Tony Allen, Seun Kuti + Egypyt 80, Alborosie, Dubioza Kolektiv e tanti altri. Si Parte il 18 agosto con La Dame Blanche, musicista cubana trapiantata a Parigi e figlia del grande Jesus Aguaje Ramos, direttore della leggendaria orchestra Buena Vista Social Club, tra le realtà più importanti dell’America caraibica. Un’artista che ha la musica nel sangue – in precedenza flautista e corista dei Sergent Garcia e cantante di punta di El Hijo de la Cumbia – e che ad Ariano presenta il suo ultimo album “2”, ricco di temi sociali e contaminazioni hip hop e reggae. Lo stesso giorno saliranno sul palco, direttamente dall’Arizona, i Xixa: due di loro (Brian Lopez e Gabriel Sullivan) militavano nella formazione originaria dei Giant Sand. Dalla Colombia, vi incanteranno i Systema Solar, collettivo dal grande impatto visivo che reinventa la musica da strada mescolando cumbia, fandango, champeta, insieme ai ritmi hip hop, house e techno. Il 19 agosto è la volta di un tocco tutto al femminile: le A-Wa. Sono Tair, Liron e Tagel Haim, tre sorelle in grado di reinterpretare la musica delle proprie radici yemenite con beat moderni per creare un mix contagioso di canzoni arab-folk ed elettronica. Con loro si avvicendano i portoghesi Terrakota, pronti a comporre un collage di lingue e suoni altamente coinvolgenti. Ariano Folkfestival «Metixage» 18–22 agosto 2016 Ariano Irpino arianofolkfestival.it Dalla Spagna arriva Dj Panko capace di fondere con maestria ritmi complessi e storico selector dei catalani Ojos de Brujo e vincitore nel 2007 con “Techarí” di un Grammy Latin Award per il miglior album di Flamenco. Un producer ed energici per un set indimenticabile. Il 20 agosto una bella notizia per gli amanti del jazz manouche: l’apertura della giornata nel pomeriggio è affidata ad Angelo Debarre Quartet, considerato l’erede dell’immenso Django Reinhardt, mentre in serata sul folk stage sarà la volta di Nosenzo, cantante abruzzese che ha la musica rom e il jazz manouche nel sangue. Le note di Alessandro Nosenzo ti trascinano in posti pieni di entusiasmo e luoghi colorati ricchi di spensieratezza e irrefrenabili ballate. Attivo dalla metà degli anni ’90 sulla scena reggae italiana con le sue ex-band Radici Nel Cemento e Tribù Acustica, Adriano Bono porta ad Ariano The Reggae Circus, progetto che fonde musica live e arte circense. Infine, dal Ghana, Pat Thomas, noto in patria con l’appellativo “Golden voice of Africa”: un live caratterizzato da un connubio tra ritmi tradizionali, influssi caraibici e strumenti occidentali. Il 21 agosto la giornata comincerà alle 13.00 per un pranzo a base di tipici prodotti irpini accompagnato dalle note di Chico Trujillo, una delle charanga più coinvolgenti del Sud America, con i suoi ritmi frenetici di nu cumbia. In serata altri tre appuntamenti imperdibili: a salire sul folk stage saranno gli argentini Fanfarria del capitan con la loro musica che è una fusione tra il folclore di origine balcanico e i ritmi latini. Con il Festival condividono prima di tutto la missione: viaggiare intorno al mondo per espandere i limiti della propria musica. A seguire, dall’Albania arrivano i leggendari ottoni della Fanfara Tirana – e, con loro, le sonorità dei balcani, le tradizioni dei matrimoni albanesi e tutte le sfumature dub e jazz che li contraddistinguono – per un incontro esplosivo sul palco con gli inglesi Transglobal Underground la mitica band transglobale, sia musicalmente che nei suoi componenti, veri geni della musica “no borders”, noti per la loro capacità unica di mescolare stili e ritmi senza vincoli dettati dai generi. Ancora, Luca Vaga dj. Da sette anni attivo con il suo motto: “Save The Last Dance…for the Revolution!” ha infiammato le sale internazionali della scena culturale europea. Luca Vaga crea mashup instantanei in una performance che non avrà interruzioni, catapultandovi in un’energia e ritmi da togliere il fiato. Lui lo chiama “il delirio del folk”, i suoi show sono tanto colorati quanto intensamente contaminati di sonorità provenienti da ogni angolo del pianeta. Veri e propri viaggi culturali nello spazio e nel tempo. Ultimo in ordine di apparizione, Daniele Silvestri. Il cantautore romano farà tappa ad Ariano Irpino il 22 agosto con “Acrobati summer tour”, dal titolo del nuovo e acclamato album “Acrobati” che ben si accorda con lo spirito del Festival. Proprio le contaminazioni e le collaborazioni (Caparezza, Diodato, Dellera, Diego Mancino e Funky Pushertz) caratterizzano infatti le 18 tracce del disco in grado di abbracciare sonorità rock, hip hop ed elettroniche senza tralasciare le sperimentazioni jazz. Un live unico che è una vera e propria festa caratterizzata da scalette sempre diverse, da fuori programma e da un costante coinvolgimento del pubblico. arianofolkfestival.it arianofolkfestival.it A chiudere infine l’AFF arriva una vecchia conoscenza del festival: Lord Sassafras alias Jordi Gayoso figura emblematica e multietnica della scena spagnola capace di creare un mix mutante di suoni solari dalla world music, al rock, alle influenze tecno-etno. La sua compilation “Mafia mondiale” ha fatto salire di la temperatura dei suoi dance-floor portandolo a suonare nei più importanti festival e club europei. PROGRAMMA: 18 agosto (folk stage) LA DAME BLANCHE (CUBA) XIXA (USA) SYSTEMA SOLAR (COLOMBIA) 19 agosto (folk stage) A-WA ( ISRAELE/YEMEN) TERRAKOTA ( PORTOGALLO) DJ PANKO ELETRORUMBAIAIO (SPAGNA) 20 agosto (Auditorium comunale) ORE 18:00 LIVE ANGELO DEBARRE ( FRANCIA) meets MIRALDO VIDAL ingresso 10,00€ (evento Off) (folk stage) NOSENZO (ITALIA) ADRIANO BONO E REGGAE CIRCUS (ITALIA) PAT THOMAS (GHANA ) 21 agosto (folk stage day) ORE 13: 00 LIVE CHICO TRUJILLO ( CILE) ingresso libero (folk stage) FANFARRIA DEL CAPITAN ( ARGENTINA /SPAGNA) FANFARA TIRANA meets TRANSGLOBAL UNDERGROUND (ALBANIA / UK) DJ LUCA VAGA (ITALIA/ GERMANIA) 22 agosto (folk stage) DANIELE SILVESTRI (ITALIA) LORD SASSAFRASS (SPAGNA) – ingresso giornaliero dal 18 agosto al 21 agosto € 8,00 – ingresso il 22 agosto daniele silvestri € 18,00 + dp – abbonamento per tutto il festival € 35,00 (in omaggio una t-shirt AFF)
Attualità
Il primo maggio porta con sé una scia di sangue

Il primo maggio porta con sé una scia di sangue, nel 2024 vi sono stati 1090 decessi di lavoratori con un incremento del 4,7% rispetto all’anno precedente che ne ha registrati 1041. Sono aumentati del 17,8% gli infortuni in itinere che fanno riferimento ailavoratori che si spostano da casa verso il luogo di lavoro, tra due luoghi di lavoro ovvero per la consumazione del pasto, ritenuto dall’INAIL infortunio sul luogo di lavoro. Le regioni con maggiore incidenza di mortalità sono: la Basilicata, la Campania, la Sardegna, Valle D’Aosta quelle a minore incidenza sono il Veneto e le Marche. Il rischio maggiore di mortalità per età in riferimento ad un milione di occupati è così ripartito: gli ultrasessantacinquenni con 138,3 decessi, i lavoratori tra 55 e 64 anni 54,5, fascia di età maggiormente colpita da mortalità sul posto di lavoro. Mentre i settori lavorativi maggiormente colpiti sono: le costruzioni, il trasporto, il magazzinaggio, le attività manifatturiere, il commercio. Vi è stato anche un incremento dello 0,7% degli infortuni denunciati all’INAIL, passati da 585.356 del 2023 a 589.571 del 2024. Non si può morire per mancanza di sicurezza sul posto di lavoro, questa scia di sangue proseguirà sin tanto che non si considererà la persona umana sacra e inviolabile, non possiamo sottostare alla deregolamentazione per ottenere il bene o servizio al minor costo per battere la concorrenza. Una società civile punta sulla formazione del lavoratore e del datore di lavoro, attua controlli costanti e capillari dei luoghi di lavoro da parte dell’ispettorato e commina pene certe e senza scappatoie. I richiamidel Presidente della Repubblica ai salari bassi ed aimorti sul lavoro, sono un atto di accusa indiretto alla mancanza della volontà politica volta a garantire ladignità al lavoratore ed alla sua famiglia, il primo maggio deve essere la festa del lavoro non il necrologio su cui si scrivono i nomi dei lavoratori morti.
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Maria Sofia Ortu torna in libreria con un nuovo titolo dedicato agli adolescenti

La scrittrice irpina presenterà il suo nuovo lavoro, ‘ Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’, sabato 10 maggio, alle ore 18.30 , al Teatro delle Arti di Minori, nell’ambito della rassegna in costieraamalfitana.it, Festa del Libro in Mediterraneo. Maria Sofia Ortu torna in libreria con un nuovo titolo dedicato agli adolescenti. La scrittrice irpina presenterà il suo nuovo lavoro, ‘ Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’, sabato 10 maggio, alle ore 18.30 , al Teatro delle Arti di Minori, nell’ambito della rassegna in costieraamalfitana.it, Festa del Libro in Mediterraneo. La presentazione del nuovo libro di Maria Sofia Ortu, edito da Polis Sa Edizioni, illustrato da Chiara Savarese, è inserita in un cartellone di eventi dedicati ai più piccoli, all’interno della Festa del Libro in Mediterraneo. ‘Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’ è un volume composto da due racconti: ‘Il soffio del demone ‘ e ‘ Le anime smarrite’ ed è rivolto a ragazzi di terza media – primo superiore. Questo è il terzo libro di Maria Sofia Ortu che sempre con Polis Sa Edizioni ha pubblicato nel 2021 la fiaba ‘ Alì e il mondo sommerso ‘, che ha vinto il Premio Speciale della giuria Costa d’ Amalfi Libri 2021, e nel 2022 ‘Il segreto di Mattia ‘ , che ha ricevuto la menzione speciale della giuria nell’ambito del Premio Costa d’ Amalfi Libri 2023 e la segnalazione particolare della giuria nell’ambito della XXXI edizione del concorso nazionale di letteratura per ragazzi ‘ C’era una volta…Vasco Francesco Fonnesu, sezione 2, testi editi.
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FIERA DI VENTICANO – D’Agostino (FI): Qui l’Irpinia che resiste e innova

Avellino, 24 apr – “Oggi ho partecipato con interesse all’inaugurazione della 46^ Fiera Campionaria di Venticano, un evento che non è solo una vetrina, ma una parte pulsante dell’Irpinia e del Mezzogiorno. Con oltre 140 espositori e un padiglione dedicato al Made in Italy, la Fiera celebra l’agricoltura, l’enogastronomia e l’artigianato di qualità del Centro-Sud, dimostrando che le aree interne possono essere motore di sviluppo.
Ho incontrato produttori determinati, storie di passione e sacrificio che incarnano lo spirito di un Sud che non si arrende e punta all’eccellenza. La loro energia è la prova che, anche in territori spesso marginalizzati, l’imprenditoria di qualità può crescere e competere.
Una delle proposte più interessanti emerse oggi è la trasformazione del quartiere fieristico in un hub di servizi per la Valle del Calore. Un’idea strategica, che condivido pienamente, per valorizzare le risorse locali e attrarre investimenti. Come sindaco e imprenditore, sono convinto che iniziative come questa siano importanti per creare lavoro, contrastare lo spopolamento e unire tradizione e innovazione.
Grazie alla Pro Loco Venticanese, ai volontari e a tutti coloro che rendono possibile questa manifestazione. La Fiera di Venticano non è solo un evento, è un simbolo di speranza e un modello per l’Irpinia.”
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