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Agricoltura irpina in ginocchio per le gelate. La CIA di Avellino sollecita il riconoscimento della calamità naturale

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Agricoltura irpina in ginocchio. A seguito della gelata del 25 aprile scorso rilevanti danni si sono registrati su vigneti, uliveti, ortofrutticoli in pieno campo e sotto serra, persino sulle coltivazioni di cereali. Le conseguenze appaiono gravissime per la prossima annata vitivinicola. La Cia di Avellino ha sollecitato la Regione Campania e le istituzioni locali, per quanto di competenza, ad avviare un’immediata e attenta valutazione dei danni in agricoltura, soprattutto in considerazione che gli areali colpiti sono le punte qualitative dell’agricoltura irpina, a marchio DOCG, DOP e IGP.
A questo riguardo la Cia irpina è pronta a sostenere, con le proprie strutture e i propri tecnici territoriali, l’azione di valutazione dei danni e di sostegno alle aziende agricole per l’attivazione, anche in deroga, delle misure di sospensione degli oneri contributivi e camerali e di altre imposte locali, che andrebbero ad aggravare le critiche situazioni aziendali.
“Noi riteniamo –sostiene il presidente provinciale Cia Michele Masuccio- che vada fatta, anche al di là delle norme codificate e previste per le calamità naturali, una riflessione più generale su come affrontare i frequenti eventi calamitosi. Riflessione che tocca la sfera degli agricoltori, ma anche quella delle istituzioni regionali e locali. Vista la complessità della situazione e le scarse garanzie risarcitorie attivabili –continua Masuccio- abbiamo proposto l’istituzione di un tavolo di crisi, al fine di valutare per questo e altri eventi straordinari tutte le azioni possibili, a partire dai servizi meteo e di protezione civile, che potrebbero in via preventiva contribuire alla difesa delle eccellenze irpine”.
Un sistema da ripensare per la Cia irpina, che non può essere affidato al solo piano assicurativo previsto per le colture a rischio e che non può essere realizzabile senza la partecipazione delle comunità locali e delle forze che sul territorio sono abituate ad operare. “Perché non coinvolgere –sostiene infine Masuccio- il servizio meteo e la protezione civile (ad esempio attraverso azioni antibrina) o in altri casi, non valorizzare il principio della “multifunzionalità” delle aziende agricole, che potrebbero dare una mano a risolvere le emergenze, ma che non sono ancora pienamente sostenute dagli enti locali e dai piani di protezione civile?”. Questa di fine aprile, secondo la Cia, è l’ennesima calamità imprevista, che richiede misure urgenti, ma anche una riflessione adeguata sul sistema di prevenzione.

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Convegno ad Ariano: “Aequum Tuticum, Crocevia del Sud”

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Le associazioni Amici del Museo di Ariano Irpino, Circoli Culturali “Pasquale Ciccone” e “Arnanah”, con il patrocinio del Comune di Ariano Irpino, organizzano il convegno dal titolo “Aequum Tuticum, crocevia del Sud”, che si svolgerà venerdì 26 settembre 2025 alle ore 17.30 presso Villa Kristall ad Ariano Irpino. L’incontro si propone di approfondire, in una prospettiva scientifica, il ruolo strategico dell’antico sito di Aequum Tuticum quale snodo fondamentale della viabilità antica, evidenziando l’importanza storica e le prospettive di valorizzazione.

Saluti istituzionali:

Enrico Franza, Sindaco di Ariano Irpino

S. E. Mons. Sergio Melillo, Vescovo della Diocesi Ariano-Lacedonia

Relatori:

Ing. Gerardo Troncone – Presidente Gruppo Archeologico Irpino Sulle orme di Orazio. La viabilità del centro sud negli antichi itinerari

Prof. Giuseppe Ceraudo – Professore ordinario di topografia antica presso l’Università del Salento La Via Traiana in Irpinia: un Patrimonio per l’Umanità

Prof.ssa Veronica Ferrari – Professore associato di aerotopografia archeologica presso l’Università del Salento Aequum Tuticum, un vicus crocevia di strade: le attività di ricerca Unisalento

Prof. Giuseppe Camodeca – Già Professore ordinario di Storia Romana ed Epigrafia Latina presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” La documentazione epigrafica di Aequum Tuticum, vicus di Beneventum

Dott. Lorenzo Mancini – Funzionario archeologo della Soprintendenza ABAP Salerno e Avellino L’azione della SABAP SA-AV nel territorio di Ariano Irpino fra tutela, valorizzazione e pianificazione. Interventi e prospettive.

Moderatrice

D.ssa Ida Gennarelli, Archeologa già Ministero della Cultura Il convegno si inserisce in un percorso di ricerca e divulgazione volto a promuovere la conoscenza e la tutela del patrimonio storico-archeologico dell’Irpinia e dell’antico vicus di Aequum Tuticum, con l’intento di sollecitare le attività di recupero e di valorizzazione dell’attuale sito.

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Il futuro di Alto Calore Servizi al centro di un confronto tra i presidenti delle Province di Avellino e Benevento

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Unità di intenti per la gestione della società. Il futuro dell’Alto Calore Servizi al centro di un confronto che si è tenuto oggi tra il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, e il presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi.

Dall’incontro sono emerse la volontà e la determinazione comune di superare la fase di impasse che si registra per la società, tenendo fuori le questioni politiche dalle decisioni concernenti la gestione di Alto Calore Servizi. E ciò nell’ottica di individuare le soluzioni migliori che possano permettere di ridurre i disagi all’utenza e di consentire di accelerare sul piano di ammodernamento delle reti, tenendo ben presenti i parametriprevisti dal concordato.

I presidenti Buonopane e Lombardi lanciano un appello all’unità e a fare sintesi sugli obiettivi, per evitare in questa fase dannose divisioni. Condividono, inoltre, la necessità che il management della società conservi un ruolo prettamente tecnico, tenendosi ben distante da ruoli e discussioni partitiche che sono appannaggio dei sindaci-soci, i quali si trovano ad affrontare quotidianamente le giuste rimostranze delle comunità costrette praticamente ogni giorno a sopportare disservizi per l’approvvigionamento idrico.

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Gaza, Castellone (M5S): “Netanyahu compie il passo finale. Abbiamo toccato uno dei punti più bassi della storia moderna.

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“Mentre il mondo continua a discutere sui termini lessicali da utilizzare per definire questo abominio, Netanyahu compie il passo finale: stanotte l’esercito israeliano è entrato a Gaza per raderla al suolo.” così la Vicepresidente del Senato Mariolina Castellone (M5S) sui suoi social. “Le poche fonti dalla Striscia parlano di carri armati in ingresso a Gaza City e raid aerei che, come sempre, non risparmiano i civili e le poche costruzioni ancora in piedi. A nulla servono le piazze piene di centinaia di migliaia di cittadini in tutto il mondo, a nulla serve il coraggio eroico della Global Sumud Flotilla che sta provando a raggiungere Gaza via mare per aprire un varco umanitario. A nulla servono le denunce che facciamo nelle aule parlamentari. Il passo finale si sta compiendo. A Gaza l’umanità ha toccato uno dei punti più bassi della storia moderna. E non c’è da offendersi se si dice che siamo tutti complici. Tutti noi che abbiamo assistito inermi a questa tragedia. Il mio cuore è con le centinaia di migliaia di palestinesi che hanno deciso di restare nella loro terra perché non c’è altro luogo in cui possano sentirsi a casa e con le famiglie degli ostaggi israeliani che sono ancora nelle mani di Hamas e rischiano di essere utilizzati come scudi.”

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