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Cronaca

Abiti ed accessori griffati contraffatti: sequestri sul Tricolle e nel napoletano. Due responsabili denunciati.

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Il mercato settimanale teatro per lo smercio di prodotti contraffatti provenienti dal napoletano.

A seguito della particolare intensificazione dei servizi su strada sviluppata dal Comando Provinciale di Avellino, già da alcune settimane i finanzieri del Tricolle avevano intensificato i controlli presso le principali arterie di comunicazione della provincia e presso i mercati settimanali e rionali. Ed ancora una volta, la maggior presenza diviene valenza fondamentale nell’azione delle Fiamme Gialle a contrasto della contraffazione ed a tutela delle libera concorrenza del mercato.

Nella giornata di ieri, infatti, i finanzieri della Tenenza di Ariano Irpino, agli ordini del Sottotenente Domenico Pirrò, che sin dalla prima mattina si erano mescolati ai numerosi frequentatori del mercato rionale di Ariano Irpino, hanno individuato un venditore ambulante di capi di abbigliamento a prezzi “stracciati” che, ancorché in quantitativo non elevato (almeno quelli esposti per la vendita), apparivano di dubbia fattura. Un controllo accurato delle merci detenute dall’ambulante, rivelava l’abile contraffazione di parte dei capi esposti in vendita e di altri occultati nel proprio furgone. Sequestrati 132 capi di abbigliamento con marchi contraffatti e borse, pochette e cinte di prestigiose case produttrici (tra cui Luouis Vuitton, Prada, Dior, Fendi, Cavalli, Gucci, Valentino, Dolce & Gabbana, Armani, Guess, Burberry, Paciotti, Ferrè). Gran parte della merce sequestrata, risultava usata e proveniente da un rivenditore di Cercola, del napoletano, nei cui confronti, dopo alcuni preliminari accertamenti, veniva disposta una perquisizione con l’ausilio di alcune pattuglie della Compagnia di Casalnuovo. Così, i finanzieri del Tricolle e di Casalnuovo, gomito a gomito, dopo aver passato al setaccio gli oltre mille metri quadri dei capannoni di un’azienda di Cercola, nota per la raccolta di indumenti usati in tutta la Campania, e dopo aver rovistato tra le numerose balle di tessuti ed indumenti stoccati per la successiva lavorazione, hanno individuato, e sottoposto a sequestro, numerosi capi di abbigliamento ed accessori nuovi contraffatti, occultati in sacchi di iuta e di fattura identica a quella, esposta per la vendita, nel mercato settimanale di Ariano Irpino. Tra la merce sequestrata (in tutto 276 capi), numerose calzature per bambini ed accessori da donna di buona fattura di note griffe contraffatte (Puma, Louis Vuitton, Alviero Martini, Prada, Fendi, Cavalli, Gucci, Valentino, Dolce & Gabbana). Occultati tra i cassoni di indumenti, anche quasi 600 metri quadri di stoffa e pellame in rotoli con marchi abilmente contraffatti pronti per il confezionamento di accessori da donna; insomma, quanto basta per rivestire un intero campo da basket.

Le merci contraffate rinvenute, che avrebbero potuto rifornire numerosi rivenditori senza scrupoli, sono state sequestrate e messe a disposizione della magistratura, al pari dell’ingente quantitativo di tessuto pronto per il confezionamento di capi “tarocchi”. Il venditore ambulante (M.E., di anni 32, nato a Torre del Greco, ma residente sul Tricolle) ed il suo fornitore (B.G., di anni 36, nato a Napoli e residente ad Ercolano) sono stati denunciati a piede libero alle Procure della Repubblica competenti per territorio, per detenzione e vendita di beni con marchi contraffatti.

Gli scambi di merci contraffatte, rappresentano circa il 10% del commercio internazionale e l’Italia, con in testa la Campania, vanta un non invidiabile primato essendo il primo paese europeo, sia come consumatore, sia come produttore, di beni contraffatti. Nel settore della moda, la contraffazione procura un giro d’affari di oltre 15 miliardi di euro, vale a dire, un quinto della produzione nazionale, e registra forti tassi di crescita, soprattutto, nel settore degli accessori e della pelletteria, provocando ingenti danni economici alle aziende, che si assommano a quelli sociali derivanti dalla mancanza di sicurezza sul lavoro, di coperture assicurative e previdenziali dei lavoratori impiegati nell’industria del falso.

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GdF Avellino – Denunciato per appropriazione indebita indennità di accompagnamento

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I finanzieri del Comando Provinciale di Avellino hanno denunciato un soggetto per indebita percezione dell’indennità di accompagnamento e dato esecuzione al provvedimento di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Avellino, per il blocco del sussidio e delle somme indebitamente percepite per l’importo di euro 13.850,50.

Le indagini, condotte dal nucleo mobile del Gruppo di Avellino, hanno consentito di accertare, allo stato delle indagini, che il soggetto beneficiava della provvidenza pubblica riconosciutagli all’esito della visita medica decorrenza dall’anno 2023, nella quale era stata riconosciuta l’invalidità al 100%, con diritto all’indennità di accompagnamento essendo stato il soggetto giudicato invalido, ultrasessantacinquenne con necessità di assistenza continua e non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita.
Il soggetto era stato anche riconosciuto portatore di handicap in situazioni di gravità ex legge n. 104 del 1992, attesa l’accertata riduzione dell’autonomia personale, correlata all’età in modo da rendere permanente l’assistenza.
L’esecuzione di osservazioni e di pedinamenti ha permesso, ai finanzieri del Gruppo di Avellino, di appurare che le condizioni fisiche del soggetto e la quotidianità degli atti svolti erano in netto contrasto con i requisiti richiesti per fruire della prestazione assistenziale dell’accompagnamento erogata dall’Istituto previdenziale. Infatti è stato accertato che il soggetto si muoveva in maniera agile ed autonoma, era in grado di deambulare, di condurre l’auto, da cui scendeva in maniera disinvolta, si recava a fare la spesa, caricandola addirittura sul proprio veicolo, che guidava con regolarità.

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Spara al drone del vicino, ritirato porto d’armi a un 37enne

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I poliziotti del Commissariato distaccato di Pubblica Sicurezza di Ariano Irpino hanno dato esecuzione a provvedimento di revoca del Questore di Avellino della licenza di porto di fucile uso caccia ad un cittadino arianese trentasettenne precedentemente denunciato all’Autorità giudiziaria per accensioni ed esplosioni pericolose. Il predetto, infastidito dalla presenza, aveva esploso un colpo di fucile contro un drone in volo appartenente ad un vicino di casa che faceva intervenire le forze dell’ordine determinando il sequestro dell’arma utilizzata per l’abbattimento del velivolo e il ritiro cautelare delle restanti armi ai sensi dell’art.39 Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Il provvedimento questorile di revoca del titolo autorizzatorio consegue ad un evidente giudizio negativo in termini di prognosi sull’affidabilità in materia di armi ed è finalizzato principalmente alla prevenzione di ogni possibile abuso o uso distorto che possa compromettere l’incolumità delle persone. L’attenzione della Questura resta sempre alta circa la verifica dei requisiti dei detentori di armi nonchè sulla corretta custodia ed uso di quest’ultime e sui relativi titoli di polizia, effettuando regolarmente controlli in Città e in Provincia tramite i Commissariati di pubblica Sicurezza distaccati.

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Auto in fiamme in pieno centro storico

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Auto in fiamme lungo la centralissima via Tranesi di Ariano. Una Mini Countryman è stata avvolta dalle fiamme, probabilmente a causa di un corto circuito, ed è stata danneggiata nella parte anteriore, per fortuna senza conseguenze per persone o altre autovetture parcheggiate nelle vicinanze. Sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di Grottaminarda, insieme alla polizia municipale ed ai carabinieri delle locali stazioni.

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