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Attualità

Volley-Il derby dell’Ufita è del GSA Ariano

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Gara del 17-12-2022

GSA PALLAVOLO ARIANO asd – GROTTAMINARDA S.VOLLEY 3 – 0

Spettacolo al Palasport di Via Cardito con il GSA che si aggiudica il derby dell’Ufita con il risultato di 3 – 0 Formazione GSA : Borriello, Caso, Cesario, D’Agostino, Fodarella, Grasso, La Porta, Molinario, Ricciardi, Romano, Santosuosso, C. Schiavo, L. Schiavo. Ritorna finalmente il Volley ed è subito festa per i sostenitori del GSA che assistono ad una buona e vittoriosa prova della giovane squadra del Tricolle nel tempio sportivo che è stato scenario della Pallavolo Mondiale “Universiade 2019”. Nella gara con i cugini grottesi la linea verde arianese ha entusiasmato per qualità tecnica e organizzazione tattica, facendo risaltare la differenza dei valori in campo. Un derby è sempre gara diversa dai soliti impegni di campionato e bisogna saperlo interpretare per non caricarsi di tensione e correre il rischio di non rendere al meglio. Questo incontro è stata preparato con dovizia dal GSA, concentrando l’attenzione su aspetti tecnici e rendimento di squadra, valutando la forza dell’avversario e strutturando le strategie utili al risultato. Efficacia del servizio e fase break sono stati gli elementi sui quali Giulio Filomena e Nico Medici hanno impegnato i loro atleti nel periodo di avvicinamento al delicato appuntamento

Gli atleti arianesi hanno interpretato e messo in pratica in modo molto positivo il piano tattico degli allenatori e la vittoria è arrivata, voluta e meritata. Tre set dal responso eloquente: 25/14; 25/09; 24/13. LA GARA : Il GSA scende in campo con la collaudata diagonale Fodarella – La Porta, Cesario e C. Schiavo centrali, Ricciardi e Santosuosso schiacciatori, Caso libero. La squadra arianese pressa gli ospiti in attacco da prima e seconda linea con Santosuosso , La Porta e Ricciardi, gli avversari si affidano ad azioni in posto 3 per cercare di realizzare punti ma Cesario e Schiavo fanno buona guardia e chiudono ogni possibilità. Ariano comanda il gioco e conquista il primo set 25-14. Seconda frazione: Fodarella in regia mette in mostra tutto il suo repertorio offrendo agli schiacciatori occasioni per concludere in modo positivo e realizzare un grande vantaggio. Sul 15-6 è il momento dei cambi, vengono chiamati in causa: il giovane talento dell’alzata Marco Molinario il secondo libero Pio Romano e Alex D’Agostino. Con i tre giovanissimi in campo l’inerzia della gara è sempre a favore del team biancorosso che conclude 25-9 il parziale. Terzo set : equilibrio fino al 6-6, poi è solo GSA in campo per il 25-13 che decreta il risultato finale 3-0. Con questa gara, per gli atleti locali termina un anno che ha portato un rinnovamento che ha elevato la qualità della squadra con l’ingresso di atleti di grande spessore per guardare con ottimismo alla possibilità di alta classifica. Il campionato si ferma durante il periodo natalizio e riprenderà domenica 8 gennaio 2023 con il big-match con la capolista Quarto Mondo Avellino.

In settimana sono state impegnate anche le formazioni giovanili maschili e femminili:

CAMPIONATO UNDER 16 FEMMINILE Gara del 13-12-2022

GSA PALLAVOLO ARIANO ASD – NETTUNO MNTELLA 0 -3 (13-25; 21-25; 15-25)

CAMPIONATO UNDER 17 MASCHILE

Gara del 15-12-2022-OLIMPICA AVELLINO – GSA PALLAVOLO ARIANO ASD 0 -3 09-25; 17 -25; 17 -25;

Attualità

Villa bunker confiscata al Clan Cava, firmato il contratto di appalto.  A breve i lavori per realizzare un centro antiviolenza per le donne

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Il presidente Buonopane: “Sarà un presidio di legalità”

È stato sottoscritto questa mattina e registrato presso l’Agenzia delle Entrate il contratto di appalto stipulato dalla Provincia con la società “Vivenzio Costruzioni srl” con rogazione del segretario generale, Brunella Asfaldo, per i lavori relativi all’“Intervento per la valorizzazione del bene confiscato sito a Pago Vallo Lauro” per un importo di 1.567.328,74 oltre Iva.

A breve, dunque, sarà avviato il cantiere.

Messi addietro, il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, aveva approvato con proprio provvedimento il progetto definitivo relativo alla realizzazione nell’ex villa bunker confiscata al Clan Cava di un Centro antiviolenza per le donne e casa rifugio.

Con lo stesso provvedimento aveva candidato il progetto all’Avviso pubblico per la presentazione di proposte d’intervento per la selezione di progetti di valorizzazione di beni confiscati da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 5- Inclusione e coesione- Componente 3- Interventi speciali per la coesione territoriale- Investimento 2- Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie finanziato dall’Unione europea- Next Generation EU, e aveva approvato il protocollo d’intesa con il Comune di Pago Vallo Lauro e il Consorzio Servizi Sociali Vallo di Lauro Baianese Ambito 6.

La Provincia ha poi ottenuto un finanziamento nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per coprire l’investimento.

“Con questo progetto – dichiara il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane – restituiamo alle comunità del Vallo Lauro e dell’intera Irpinia un immobile sottratto alla criminalità organizzata. In quell’edificio sorgerà un presidio di legalità, dove le donne vittime di violenze potranno fare partire il proprio riscatto. Fondamentale è stato il supporto della Prefettura che sta accompagnando la Provincia lungo l’intero percorso verso il traguardo della realizzazione di tale progetto. È questa l’occasione per ringraziare ancora una volta il prefetto, Paola Spena”.

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Morti sul lavoro – Antonio Bianco: “Ripristinare il Sistema Sanitario Nazionale”

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I sindacati scioperano, il 20 aprile a Roma la CGIL e la UIL, non partecipa la CISL, portano in piazza i temi della sanità incapace di dare risposte concrete e rapide ai pazienti e delle morti sul lavoro. Le liste di attesa sono un dramma nazionale, ancor più acuto nel Meridione, con posti letto insufficienti e personale carente che è costretto a subire turni inaccettabili, anche di 12 ore al giorno, perfino nel pronto soccorso. In Italia almeno 5 milioni di persone hanno rinunciato a curarsi, con il passaggio della gestione della Sanità da Nazionale a quella Regionale, sono diventate inaccettabili le disparità di assistenza e cura di identiche patologie legate alle risorse finanziarie che impongono ai residenti nelle regioni più povere del Meridione di migrare verso il Nord per curarsi. L’uguaglianza dei cittadini e la loro salute non sono diritti fondamentali dell’individuo (articoli 3 e 32 della Costituzione) ma legati alla residenza che contrassegna la possibilità di avere cure garantite in tempi accettabili. 

Sia l’uguaglianza dei cittadini che le cure gratuite per gli indigenti, sono un mero sogno. In Italia, secondo le stime dell’ISTAT, non meno di 5,7 milioni di cittadini, pari all’8,5% delle famiglie residenti nel 2023, sono in condizioni di povertà assoluta, persone alle quali la cura e l’assistenza sanitaria non è garantita, né mai erogata. I sindacati confederali scendono in piazza anche per denunciare, per l’ennesima volta, la barbarie delle morti sul lavoro. Gli ultimi episodi mostrano quanta strada deve essere fatta sulla prevenzione e sul controllo nei cantieri. Secondo il sindacato deve essere eliminato il sub appalto del sub appalto che scarica la riduzione dell’importo appaltato sulla sicurezza e sul salario del lavoratore, costretto a subire condizioni pericolose per la propria salute pur di mettere il piatto a tavola. Né vi è stato il confronto con il governo sul rinnovo dei contratti e sulla riduzione del potere di acquisto dei salari causato dall’inflazione. Secondo il sindacato, le risorse finanziarie potrebbero essere trovate tassando gli extra profitti delle banche, del settore farmaceutico e di quello energetico. Le chiacchiere stanno a zero: le liste di attesa si allungano e prosegue la strage dei morti sul lavoro. Non possiamo rimanere con le mani in tasca a guardare gli eventi, occorre una crociata per rendere civile il nostro paese, non possiamo essere complici della politica che non considera tutti gli individui “Fratelli d’Italia”.

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Antonio Bianco:”Occorre la crociata contro le morti bianche sul lavoro”

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nessun governo ha posto il freno al massimo profitto ed ai sub appalti, costi quel che costi, inclusa la vita dei lavoratori. Eppure ci sono fiumi di leggi, pezzi di carta straccia bruciata sull’altare dell’egoismo e della competizione che risparmia sui salari pur di rimanere sul mercato che cannibalizza le imprese in regola, costrette a chiudere i battenti. La strage della centrale elettrica di Suviana, seguiranno le commemorazioni di stato, le frasi di rito, qualche lacrimuccia e poi, speriamo di no!, in attesa del nuovo lutto. In Italia ogni anno perdono la vita più di 1000 persone sul posto di lavoro, con migliaia di lavoratori infortunati che vanno ad ingrossare la schiera di invalidi civili che sono presi in carico dall’INPS. Costi che si riversano sul sistema pensionistico e su quello sanitario, incapace di garantire la presa in carico totale dell’infortunato e della sua famiglia. Non si può andare a lavorare e ritornare a sera in una bara con le commemorazioni di Stato. Occorre una crociata contro questa strage, diversamente siamo simili a Ponzio Pilato che, si lava le mani e gira lo sguardo da un’altra parte.

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