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VivIrpinia: il nuovo modello di ospitalità rurale diffusa

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Una nuova opportunità che consente guadagni e sviluppo locale

Ottenere una fonte di guadagno andando a recuperare case oramai chiuse o che si hanno difficoltà ad affittare. È questo l’obiettivo che si pone il progetto “vivIrpinia” lanciato dal tour operator eiTRAVEL, startup nata nel 2019 e gestita interamente da giovani irpini.

Quello che lanciamo oggi, vivIrpinia, è un tassello fondamentale per integrare i luoghi con uno sviluppo turistico innovativo.” Sono state queste le prime parole di Nicolas Verderosa, Managing Director & Business Development di eiTRAVEL, il quale poi ha proseguito dicendo: “Stiamo cercando di migliorare l’immagine turistica dell’Irpinia e creare un nuovo network che possa rispondere sia alle esigenze dovute dalla pandemia da coronavirus, ma che sia, soprattutto, in totale sinergia con il territorio: in questa maniera si crea uno sviluppo sostenibile ed integrato. Ciò potrebbe permettere di costruire un modello che potrebbe essere esportato anche in altre aree interne del nostro Paese. Per fare ciò puntiamo su tre fattori:

  • Valorizzare il patrimonio immobiliare esistente;
  • Tutelare l’ambiente e la natura;
  • Migliorare e qualificare la proposta turistica attraverso un’ospitalità professionale.

I vantaggi principali per i proprietari che entreranno nella nostra rete di strutture sono i seguenti:

  • Il guadagno da un’abitazione non in uso o che si vuole dare in gestione, potendo ottenere un affitto senza doversi preoccupare delle ricerche di possibili clienti;
  • la garanzia di una gestione completa sia dell’immobile sia dei turisti che ne usufruiranno;
  • la promozione professionale e altamente specializzata sia della dimora sia del territorio circostante.”

Lo scopo finale- ha proseguito Verderosa – è quello di far avere esperienze uniche al turista che avrà modo di vivere i territori in una maniera nuova, più ‘lenta’, il che permette di far assaporare, da protagonisti, ogni aspetto positivo che c’è in Irpinia, creando un rapporto simbiotico tra chi offre un’abitazione e chi ne usufruisce.”

VivIrpinia è una realtà in parte già avviata” – ha continuato Nicolas – Siamo partiti con un progetto visionario di Angelo Nudo, CEO dell’azienda ‘Carmasciando’ e proprietario di Villa Luxury-Profumo Campestre, il quale ha messo a disposizione la struttura per creare un punto di ospitalità d’eccellenza in una delle zone più belle della provincia di Avellino: la Valle d’Ansanto, vicino alla famosa Mefite.”

Il nostro quindi – ha concluso il giovane imprenditore – è un modello già attivo e che speriamo che possa intercettare altre persone che abbiano la volontà di valorizzare davvero questo territorio, con la prospettiva di poter ottenere un guadagno da immobili che, spesso, resterebbero totalmente chiusi con il rischio di deperimento. Ecco quindi che vivIrpinia può essere anche l’occasione di una riqualificazione sia dei centri storici, sia delle zone rurali, sempre con l’ottica della sostenibilità ambientale e con un obiettivo già chiaro: far conoscere l’Irpinia e renderla una terra dedicata al turismo.”

Per qualsiasi informazione o curiosità, gli interessati potranno collegarsi al sito internet www.eitravelirpinia.com andando poi alla sezione “vivIrpinia – Proponi una casa”, oppure potranno chiamare al numero (+39) 349 389 8129 o scrivere una mail a info@eitravel.it

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AREE INTERNE, D’AGOSTINO(FI): NESSUN DECLINO IRREVERSIBILE

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Il segretario provinciale di Avellino scrive alla Premier e al Ministro per la Coesione: “Per i nostri territori occorrono infrastrutture, accesso al credito, agevolazioni fiscali e valorizzazione del turismo sostenibile, non rassegnazione.”

Roma, 2 lug – “Le aree interne non sono un capitolo chiuso della storia economica del Paese, né un peso morto destinato al declino. Sono un potenziale straordinario di sviluppo, lavoro e qualità della vita. Serve il coraggio politico di scommettere sul loro rilancio, non la rassegnazione istituzionale”. Lo dichiara l’on. Angelo Antonio D’Agostino, responsabile nazionale del Dipartimento Innovazione e Sviluppo di Forza Italia e segretario provinciale del partito ad Avellino, commentando il contenuto del Piano strategico nazionale per le aree interne, dove si parla di “struttura demografica compromessa” e di una condizione di difficilissima reversibilità per molti territori.

“Sono valutazioni che mi permetto di respingere con determinazione – prosegue D’Agostino – perché rischiano di cristallizzare una visione rinunciataria, che finisce per deresponsabilizzare la politica e scoraggiare le comunità locali. L’Italia non può permettersi di archiviare un terzo del proprio territorio come se fosse perso per sempre. Per questo ho scritto una missiva alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al Ministro per le Politiche di Coesione, Tommaso Foti, per chiedere di rivedere le parti del Piano che fanno riferimento a una presunta irrimediabilità del declino, sostituendo questa impostazione con un impegno chiaro per politiche di rigenerazione e investimento.”

D’Agostino sottolinea come il rilancio delle aree interne debba passare per interventi concreti: “Dalle infrastrutture materiali e digitali all’accesso al credito, da agevolazioni fiscali per chi investe alla valorizzazione del turismo sostenibile e dell’industria di trasformazione, è possibile creare le condizioni per invertire la tendenza. Come imprenditore a capo di un gruppo nato proprio nelle aree interne del Mezzogiorno, so che questa sfida può essere vinta se si abbandonano le vecchie ricette e si adottano politiche innovative, ambiziose e territorialmente mirate.”

“Sono certo che Forza Italia, grazie al lavoro certosino del nostro capo delegazione a Bruxelles, Fulvio Martusciello, e del nostro Segretario nazionale e Vice Premier, Antonio Tajani, continuerà a lavorare in Europa, in Parlamento e nel Governo per restituire dignità e futuro ai nostri borghi e ai nostri comuni. Nessun territorio deve sentirsi condannato al declino: questa – conclude D’Agostino – è la nostra responsabilità e la nostra sfida.”

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Antonio Bianco:”Giornalismo scrivano, megafono del potere”

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Giornali, TV, social media raccontano della volontà del governo italiano di aumentare la spesa militare al 5% del Pil. Oggi è al 2% e si spendono circa 37 miliardi annui ai quali si aggiungerebbero altri 40 miliardi annui (somma superiore all’ultima legge di bilancio di 30 miliardi) che graverebbero il bilancio di 400 miliardi in 10 anni.

Con il Pil che segna aumenti da prefisso telefonico, il mega debito pubblico da far tremare i polsi ed una scarsa propensione del governo a colpire gli evasori fiscali, per reperire i soldi si profilano tagli alla spesa pubblica.

Viene prospettata l’ipotesi di distrarre le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione, destinati per l’80% al Meridione ed il 20% al Centro-Nord, a favore del riarmo. Se ciò fosse, non solo il Meridione, privo di infrastrutture moderne e quasi inesistenti diritti di cittadinanza, ma pure l’area settentrionale andrebbe in sofferenza senza l’apporto del FSC. I giornalisti dei media nazionali e della TV di Stato, in modo acritico scrivono del riarmo senza analizzare le ricadute socio-economiche dovute ai tagli alla spesa pubblica che incideranno maggiormente sui meridionali, oppressi dall’emigrazione endemica e dal reddito che è la metà e la disoccupazione doppia rispetto al Centro-Nord. Il giornalista dovrebbe operare con etica e obiettività nel rispetto della verità garantendo al cittadino il diritto all’informazione e non solo alla notizia. Pedagogia dell’asservimento al padrone di turno con la narrazione del pericolo futuro privato dall’esame, a tutto tondo, sia dei risvolti positivi che di quelli negativi. In tal modo il cittadino è l’agnello sacrificale al quale è negato il diritto di scegliere con obbiettività e, sotto l’influenza degli eventi drammatici degli ultimi anni, sarà indotto ad accettare, non solo, la riduzione degli spazi di democrazia diretta ma pure tagli al welfare, alla scuola, alla sanità. La democrazia richiede che i giudici siano sottoposti solo alla legge ma anche giornalisti che non siano solo  il megafono del potere.

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Servizio Trasporto Scolastico Anno Scolastico 2025/2026. Aperte le iscrizioni

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Il Comune di Ariano Irpino informa che sono aperte le iscrizioni al servizio di trasporto scolastico per l’anno scolastico 2025/2026.
Il termine di scadenza per la presentazione delle domande è fissato al 01/08/2025.
Tutte le informazioni sono reperibili nell’allegato avviso pubblico, oltre al relativo modello di domanda da presentare al Comune di Ariano Irpino con le modalità indicate.

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