WASHINGTON – Un commando di tre persone ha seminato il panico nella “Navy Yard”, il cantiere della Marina militare, di Washington DC. Stando alle parole del sindaco Vincent Gray le vittime sarebbero 12 e circa 16 i feriti. Tra le vittime anche uno dei tre aggressori ucciso dalle forze di sicurezza. Gli altri invece non sono ancora stati individuati e potrebbero essere nascosti tra il terzo e il quarto piano di un impianto della zona. Le autorità hanno anche riferito che tra i feriti ci sono un addetto alla sicurezza della metropolitana che è stato trasportato in elicottero in ospedale colpito da due proiettili a una gamba e un ufficiale della base.

Quella al Navy Yard è una delle sparatorie più sanguinose che l’America ricordi. L’incubo è iniziato alle 8.20 locali al quartier generale del Naval Sea Systems Command. E’ un vecchio cantiere navale, nella zona sud-orientale di Washington. ‘Navy Yard’ è il più antico arsenale navale statunitense e al momento ospita diversi uffici amministrativi dove lavorano 3 mila persone. Inizialmente la Marina ha riferito via Twitter di uno “sparatore attivo” e di “almeno tre colpi esplosi”. Ma col passare del tempo le vittime e il numero dei colpi è andato aumentando costantemente.

“Non abbiamo ragioni – ha dichiarato il capo della polizia Cathy Lanier – per ritenere che siano militari. Anche se indossano un’uniforme”. ” Uno dei due – ha aggiunto – è un bianco con una pistola e un’uniforme della Marina color kaki. L’altro è di colore, sulla cinquantina con un fucile, vestito di verde militare”.

Le autorità hanno dato ordine al personale del cantiere di non uscire da uffici e luoghi sicuri. Inoltre sono stati chiusi i ponti e le strade intorno al luogo della sparatoria. Un testimone ha detto di aver sentito dei colpi da arma da fuoco all’interno di uno degli edifici del cantiere e subito dopo qualcuno ha fatto scattare l’allarme antincendio. Come misura di sicurezza sono stati bloccati trenta voli in partenza dal Reagan National Airport.

Circa venti agenti speciali sono stati inviati per aiutare le autorità. Si tratta dello stesso team che ha collaborato per fermare Dzhokhar Tsarnaev, l’uomo sospettato per l’attentato alla Maratona di Boston. Sarà l’Fbi ad assumere il controllo delle indagini e a definire quali siano le cause scatenanti, ancora sconosciute, del gesto dei tre assalitori.

“Una tragedia – ha commentato il presidente Barak Obama – Un atto di codardia che ha colpito militari e civili qui. Una violenza che non ci saremmo mai aspettati in casa nostra. Faremo di tutto fare luce”.

Fonte : “La Repubblica”