Attualità
Trivellazioni e inceneritori, Sibilia (M5S): “Il nostro no. Risposta vaga dal Governo”.

ROMA – “No alle trivellazioni petrolifere, no agli inceneritori” – così i deputati cittadini del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia e Mirella Liuzzi, nel corso del question time trasmesso in diretta da Palazzo Montecitorio questo pomeriggio su Rai3. In particolare i parlamentari sono intervenuti in aula per presentare un’interrogazione a risposta immediata indirizzata al Ministro degli Affari Regionali Lanzetta sulle emergenze ambientali che il decreto cosiddetto “Sblocca Italia” all’esame del Parlamento in queste settimane non risolve. Anzi.
“Le emergenze ambientali – commentano Sibilia e Liuzzi – di cui l’Italia soffre da anni e che nessun Governo si è impegnato seriamente a risolvere, rappresentano per noi una priorità. La vera ed unica fonte inesauribile di ricchezza per il Paese è l’ambiente. Ma come si possono avallare scelte che mettono in serio pericolo il nostro territorio?”.
Il riferimento è a quegli articoli contenuti nel provvedimento ribattezzato dal Movimento 5 Stelle “SfasciaItalia” in contrapposizione ad “AttivaItalia” presentato dallo stesso gruppo parlamentare, che centralizzano le decisioni in materia di gestione dei rifiuti e trivellazioni petrolifere a danno delle comunità locali, della salute dei cittadini e dell’ambiente.
“Per chi non lo sapesse – spiega Sibilia – per quanto riguarda i rifiuti, sarà il Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Ambiente, a stabilire la realizzazione di nuovi incenitori, che saranno considerati di interesse strategico nazionale, quindi potenzialmente militarizzabili. Tutti ricordiamo le grandi mobilitazioni messe in campo dalla popolazione irpinia a tutela di Difesa Grande, Savignano e del Formicoso. Non possiamo permettere che decisioni così delicate vengano calate dall’alto senza nessuna forma di interlocuzione con i territori. Noi del Movimento 5 Stelle abbiamo dato battaglia in Commissione e continueremo anche in aula”.
Stesse considerazioni per le trivellazioni petrolifere: “Sarà il Ministero dello Sviluppo Economico – continua il deputato avellinese – a rilasciare il titolo autorizzativo in dispregio della legge n. 239 del 2004, che, a garanzia della competenza concorrente con lo Stato in materia di energia, aveva assegnato alle regioni il ruolo di co-decisori nel rilascio dei titoli abilitativi concessori. In Irpinia ci sono i progetti Nusco e Case Capozzi per i quali il Movimento 5 Stelle si è sempre dichiarato fermamente contrario”.
“Inquinamento ambientale, rischi per la salute dell’uomo e buchi neri: a questo vogliamo che si riduca il Bel Paese grazie alle politiche di un Governo che, anziché andare avanti, va indietro? L’UE, infatti, spinge per la riduzione a monte della quantità dei rifiuti e i partiti di maggioranza, invece, vogliono ancora bruciarli. L’UE spinge per il passaggio dai combustibili fossili alle energie rinnovabili e i partiti di maggioranza, invece, vogliono ancora concedere permessi di ricerca del petrolio. Il tutto bypassando le Regioni e le comunità locali sempre più vessate e marginalizzate” – conclude Sibilia.
Il portavoce avellinese ha concluso il suo intervento chiedendo Ministro Lanzetta se la linea tracciata dal Governo sia pericolosamente lesiva del principio di sussidiarietà e potenzialmente in contrasto con la riforma del Titolo V della Costituzione in materia di competenze regionali e se non ritenga necessario l’avvio di un approfondito studio per la preventiva valutazione dei danni all’ambiente e alla salute umana.
Per i deputati Sibilia e Liuzzi la risposta da parte del Ministro Lanzetta è stata vaga ed insoddisfacente: “Questo Governo non fa altro che arrampicarsi sugli specchi. Non possiamo permetterci di lasciare il Paese nelle mani di avventurieri che fanno solo gli interessi propri e di pochi gruppi di potere. Per questo proseguiremo la battaglia contro le trivellazioni e gli inceneritori”.
Attualità
Parcheggio gratuito al “Silos Calvario” (3° livello)

Misura straordinaria per sostenere il commercio e agevolare l’accesso al centro
Per sostenere le attività commerciali e agevolare l’accesso al centro cittadino durante i lavori di riqualificazione delle Piazze, l’Amministrazione comunale ha disposto la sospensione temporanea della sosta a pagamento al terzo livello del parcheggio “Silos Calvario”.
La decisione è stata formalizzata con la Delibera di Giunta comunale n. 91 del 29 aprile 2025 e rappresenta una misura concreta a favore della cittadinanza, dei visitatori e degli esercenti, in un momento in cui il centro storico è interessato da importanti interventi di miglioramento urbanistico.
La sospensione della tariffazione riguarda esclusivamente il terzo livello del parcheggio e rimarrà in vigore per tutta la durata dei lavori, con l’obiettivo di incentivare la fruizione del centro e limitare eventuali disagi.
Attualità
Il primo maggio porta con sé una scia di sangue

Il primo maggio porta con sé una scia di sangue, nel 2024 vi sono stati 1090 decessi di lavoratori con un incremento del 4,7% rispetto all’anno precedente che ne ha registrati 1041. Sono aumentati del 17,8% gli infortuni in itinere che fanno riferimento ailavoratori che si spostano da casa verso il luogo di lavoro, tra due luoghi di lavoro ovvero per la consumazione del pasto, ritenuto dall’INAIL infortunio sul luogo di lavoro. Le regioni con maggiore incidenza di mortalità sono: la Basilicata, la Campania, la Sardegna, Valle D’Aosta quelle a minore incidenza sono il Veneto e le Marche. Il rischio maggiore di mortalità per età in riferimento ad un milione di occupati è così ripartito: gli ultrasessantacinquenni con 138,3 decessi, i lavoratori tra 55 e 64 anni 54,5, fascia di età maggiormente colpita da mortalità sul posto di lavoro. Mentre i settori lavorativi maggiormente colpiti sono: le costruzioni, il trasporto, il magazzinaggio, le attività manifatturiere, il commercio. Vi è stato anche un incremento dello 0,7% degli infortuni denunciati all’INAIL, passati da 585.356 del 2023 a 589.571 del 2024. Non si può morire per mancanza di sicurezza sul posto di lavoro, questa scia di sangue proseguirà sin tanto che non si considererà la persona umana sacra e inviolabile, non possiamo sottostare alla deregolamentazione per ottenere il bene o servizio al minor costo per battere la concorrenza. Una società civile punta sulla formazione del lavoratore e del datore di lavoro, attua controlli costanti e capillari dei luoghi di lavoro da parte dell’ispettorato e commina pene certe e senza scappatoie. I richiamidel Presidente della Repubblica ai salari bassi ed aimorti sul lavoro, sono un atto di accusa indiretto alla mancanza della volontà politica volta a garantire ladignità al lavoratore ed alla sua famiglia, il primo maggio deve essere la festa del lavoro non il necrologio su cui si scrivono i nomi dei lavoratori morti.
Attualità
Confesercenti Avellino: assegnati nuovi codici attività, imprese possono verificare rispondenza

La Confesercenti provinciale di Avellino informa che anche in provincia di Avellino, come nel resto d’Italia, la locale Camera di Commercio ha provveduto ad effettuare l’aggiornamento d’ufficio dei codici Ateco per la classificazione delle attività di impresa e professionali con partita Iva presenti sul territorio.
Un’operazione avviata il 1 aprile, sulla scorta delle nuove classificazioni introdotte, con l’obiettivo di mappare con maggiore precisione il sistema produttivo del Paese, tenendo conto degli standard internazionali e dell’evoluzione economica e sociale che si è determinata negli ultimi anni, in particolare rispetto al 2007, data dell’ultimo aggiornamento.
Per consentire un passaggio graduale e trasparente alla nuova classificazione, in una fase transitoria la visura camerale esporrà sia la nuova che la precedente codifica.
Nelle visure e nei certificati sono state inoltre aggiunte eventuali ulteriori informazioni relative ad alcune tipologie di attività economica come i canali di vendita e di intermediazione.
Ogni impresa può verificare gratuitamente il nuovo codice assegnato tramite l’app Impresa Italia disponibile sui principali store digitali o su impresa.italia.it.
Se il codice riclassificato d’ufficio non rispecchia pienamente la realtà dell’attività svolta, l’impresa con domicilio digitale attivo può rettificarlo gratuitamente fino al 30 novembre 2025, tramite l’apposito servizio presente sul sito web rettificaateco.registroimprese.it
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