Politica
Strade rurali -Attacco di Roberto, dirigente provinciale UdC, contro il vice sindaco Puopolo.

«E’ a dir poco scandalosa la dichiarazione rilasciata alla stampa dal Vicesindaco di Ariano Irpino, Giovannantonio Puopolo, nella quale si ammette senza mezzi termini che il Comune non dispone delle risorse economiche necessarie per procedere alla manutenzione delle strade rurali. Ma ancor più scandaloso è il fatto che si riversi sui cittadini delle zone periferiche, in particolar modo sugli agricoltori, parte della responsabilità dello stato in cui tali strade versano». Lo dichiara Carmela Roberto, dirigente provinciale dell’Unione di Centro.
«Ritengo tutto ciò un’offesa all’intelligenza del popolo arianese – continua Roberto – che un anno e mezzo fa ha riconosciuto nella figura del sindaco, del vicesindaco e della sua giunta la giusta guida per risollevare le sorti di questa città e che oggi si ritrova a doversi sentire colpevole di “un fatto non commesso”. I cittadini sono già costretti, quotidianamente, a fare i conti con una realtà in cui scarseggiano i servizi e con un aumento spregiudicato delle tasse, che tra l’altro sarebbero anche dovute servire per coprire le spese per la manutenzione delle strade cittadine. Adesso al danno si aggiunge la beffa: ai cittadini si vorrebbero addossare responsabilità e colpe di una cattiva amministrazione».
«Il Vicesindaco – si legge ancora nella nota a firma di Carmela Roberto – crede che sia per colpa dei cittadini che non provvedono ad una buona disciplina delle acque piovane o per responsabilità degli agricoltori che tendono a far tracimare i loro campi nelle strade, se le stesse strade versano in queste pietose condizioni. Ma di cosa stiamo discutendo? I cittadini hanno il dovere di preservare la cosa pubblica, ma il dovere di curare la cosa pubblica è compito di un’amministrazione, com’è compito dell’amministrazione e in particolare dell’Ufficio tecnico verificare che le strade siano realizzate secondo i canoni previsti (con cunette e con un manto stradale idoneo al deflusso delle acque). Inoltre, vorrei far notare al vicesindaco che, anche qualora potesse essere individuato un concorso di colpa da parte degli agricoltori locali per lo stato in cui versano le strade rurali, di chi è la colpa dello stato in cui versano le restanti strade del paese, comprese quelle del centro storico? Anche in questo caso i cittadini devono occuparsi di incanalare meglio le acque?»
«E’ di pochi giorni fa la denuncia di una cittadina del Rione Martiri – scrive ancora la dirigente dell’Udc – che per colpa dello stato in cui versa la strada antistante la sua abitazione, si ritrova a subire, in caso di piogge, la presenza dell’acqua all’interno della stessa. Il punto, pertanto, non è solo il fatto che sia deplorevole che un rappresentante dell’amministrazione non voglia ammettere di aver attutato insieme al suo sindaco e alla sua giunta una politica completamente errata, non si sia assunto le responsabilità dello stato in cui versa la città, ma abbia al contrario fatto ricadere quest’ultime su coloro che gli hanno riconosciuto fiducia attraverso il voto».
«Hawking – così conclude Carmela Roberto – un fisico britannico, sosteneva che: “La capacità umana di provare senso di colpa è tale che le persone riescono sempre a trovare il modo di incolpare se stesse”, peccato che questa riflessione non valga per il nostro comune, dove invece l’amministrazione trova sempre un modo per non incolpare se stessa».
Attualità
L’eutanasia delle aree interne del Sud decisa per legge

Il governo Meloni ha predisposto il nuovo Piano Strategico per le Aree Interne pubblicato dal Dipartimento delle Politiche di Coesione e per il Sud, struttura che coordina e pianifica l’attuazione delle politiche di coesione territoriale. Il documento messo a disposizione del Ministro Tommaso Foti, in quota Fratelli D’Italia, descrive la drammatica situazione di ben 42 aggregati comunali del Sud per i quali si configura una situazione di “povertà dietro l’angolo” e individua come soluzione “l’accompagnamento allo spopolamento” ritenuto “l’obbiettivo minimo”. Il Presidente della CNA di Enna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), Valentino Savoca, denuncia il fatto e dichiara, senza mezzi termini, la scelta “inaccettabile e offensiva nei confronti di milioni di persone, della storia di tante comunità e dell’Italia dei comuni” (Ennalive.it, 2 luglio 2025). La migrazione dalle aree interne del Mezzogiorno è stata valutata irreversibile, sia dall’attuale governo che da quelli precedenti, mai contrastata con azioni concrete che avrebbero potuto invertire il trend negativo. I dati dell’Istat confermano la diminuzione della popolazione ed offrono al governo Meloni l’alibi per ridurre o azzerare le risorse finanziarie per la sanità, l’Istruzione, del fondo perequativo e infrastrutturale nonché quelle del PNRR, dirottandole verso il Centro-Nord. Con l’effetto di favorire l’accentramento della popolazione in poche aree urbane super affollate, dotate di servizi efficienti mentre le aree interne del meridione sono condannate ad un oblio programmato che le trasformerà in una riserva indiana abitata, in maggior misura, da anziani. I meridionali sono di serie B ma quelli delle aree interne appartengono ad una sotto categoria con ancora minori diritti di cittadinanza, concetto ribadito in una nota di Marco Sarracino, responsabile coesione territoriale, Sud e aree interne della segreteria nazionale del Pd (2 luglio 2025). Nemmeno con i fondi del PNRR si è voluto ridurre il divario infrastrutturale complementare alla nascita dell’industria manifatturiera e della logistica finalizzate alla riduzione della migrazione. Hanno favorito le disuguaglianze socio-economiche che rendono il Paese diviso e disuguale.
Attualità
Convocato Consiglio Comunale – In discussione lo spostamento del mercato settimanale e riconoscimento stato di calamità

Ad Ariano Irpino il Presidente del Consiglio ha convocato il Civico Consesso nella Sala Consiliare “Giovanni Grasso” di Palazzo di Città, in seduta ordinaria, in unica convocazione per il giorno 8 luglio 2025 alle ore 17,00 per la trattazione dei seguenti argomenti:
- – Richiesta riconoscimento stato di calamità e costituzione di un tavolo tecnico per il monitoraggio dei danni subiti e l’individuazione degli agricoltori danneggiati;
- – Spostamento del mercato settimanale in località Cardito. Discussione ed esame della possibilità di revoca del provvedimento e di ripristino della sede originaria.
Attualità
AREE INTERNE, D’AGOSTINO(FI): NESSUN DECLINO IRREVERSIBILE

Il segretario provinciale di Avellino scrive alla Premier e al Ministro per la Coesione: “Per i nostri territori occorrono infrastrutture, accesso al credito, agevolazioni fiscali e valorizzazione del turismo sostenibile, non rassegnazione.”
Roma, 2 lug – “Le aree interne non sono un capitolo chiuso della storia economica del Paese, né un peso morto destinato al declino. Sono un potenziale straordinario di sviluppo, lavoro e qualità della vita. Serve il coraggio politico di scommettere sul loro rilancio, non la rassegnazione istituzionale”. Lo dichiara l’on. Angelo Antonio D’Agostino, responsabile nazionale del Dipartimento Innovazione e Sviluppo di Forza Italia e segretario provinciale del partito ad Avellino, commentando il contenuto del Piano strategico nazionale per le aree interne, dove si parla di “struttura demografica compromessa” e di una condizione di difficilissima reversibilità per molti territori.
“Sono valutazioni che mi permetto di respingere con determinazione – prosegue D’Agostino – perché rischiano di cristallizzare una visione rinunciataria, che finisce per deresponsabilizzare la politica e scoraggiare le comunità locali. L’Italia non può permettersi di archiviare un terzo del proprio territorio come se fosse perso per sempre. Per questo ho scritto una missiva alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al Ministro per le Politiche di Coesione, Tommaso Foti, per chiedere di rivedere le parti del Piano che fanno riferimento a una presunta irrimediabilità del declino, sostituendo questa impostazione con un impegno chiaro per politiche di rigenerazione e investimento.”
D’Agostino sottolinea come il rilancio delle aree interne debba passare per interventi concreti: “Dalle infrastrutture materiali e digitali all’accesso al credito, da agevolazioni fiscali per chi investe alla valorizzazione del turismo sostenibile e dell’industria di trasformazione, è possibile creare le condizioni per invertire la tendenza. Come imprenditore a capo di un gruppo nato proprio nelle aree interne del Mezzogiorno, so che questa sfida può essere vinta se si abbandonano le vecchie ricette e si adottano politiche innovative, ambiziose e territorialmente mirate.”
“Sono certo che Forza Italia, grazie al lavoro certosino del nostro capo delegazione a Bruxelles, Fulvio Martusciello, e del nostro Segretario nazionale e Vice Premier, Antonio Tajani, continuerà a lavorare in Europa, in Parlamento e nel Governo per restituire dignità e futuro ai nostri borghi e ai nostri comuni. Nessun territorio deve sentirsi condannato al declino: questa – conclude D’Agostino – è la nostra responsabilità e la nostra sfida.”
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