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Politica

Scelta Popolare espone a Caldoro le istanze della città di Ariano

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«Agiamo in sinergia con lo sblocco e la rinascita delle zone interne prospettata dal Presidente Caldoro». A dettare la linea è il candidato sindaco di Scelta Popolare, Alessandro Ciasullo, anticipando i contenuti della discussione con il Governatore della Regione Campaniaatteso questo pomeriggio insieme al consigliere regionale Ettore Zecchinoper la conferenza dal titolo “2014: prospettive di sviluppo per l’Irpinia”. Ciasullo, soddisfatto per la disponibilità del Presidente, coglie l’occasione per sottolineare che, d’ora in poi, è necessario guardare con più attenzione alla nostra area, senza lasciarsi abbagliare dalle luci napoletane.
In questo momento crediamo sia di fondamentale importanza gettare le basi per un ragionamento di condivisione da impostare in primis con la Regione Campania. Siamo soliti utilizzare un’espressione come “napolicentrismo”, e non lo facciamo per un’eccessiva semplificazione linguistica, bensì perché più volte abbiamo percepito e visto gli effetti di scelte penalizzanti per un’area interna come la nostra. Oggi, però, è il momento di cambiare direzione, come d’altronde già si sta notando nell’operato governativo regionale, e desideriamo rendere partecipe Stefano Caldoro delle nostre preoccupazioni, per la città di Ariano e per la rete dei comuni limitrofi.Abbiamo questioni vitali da affrontare: la sanità e la sicurezza ambientale. Il sistema delle prestazioni sanitarie territoriali risulta poco equilibrato. Assistiamo a una diaspora dei nostri concittadini verso i centri ospedalieri della vicina Puglia. Al Presidente chiediamo di delineare nei dettagli la prospettiva per l’ospedale Frangipane e quali criticità possono essere affrontare anche tenendo in conto le logiche di razionalizzazione della spesa pubblica. Di conseguenza, è cronaca di questi giorni l’allarme lanciato dalCentro di Riabilitazione Psicomotoria, gestito dai Silenziosi Operai della Croce, che ha ricevuto esito negativo dall’Asl per l’autorizzazione a RSA. Se ciò si confermerà, venti giovani disabili mentali non autosufficienti saranno privati dell’assistenza e venticinque dipendenti perderanno il loro posto di lavoro. Non possiamo rimanere impassibili e siamo certi che Caldoro accolga l’appello e sciolga il nodo. Possiamo far pagare a chi ha problemi e alle famiglie il prezzo di disservizi e sprechi di altre strutture pubbliche e private della regione? Per noi il Centro di Valleluogo è punto di riferimento per l’assistenza, ritenendo anche che questo complesso sanitario, legato al Santuario, abbia delle potenzialità ancora inespresse per andare in controtendenza con la migrazione sanitaria e in aggiunta essere meta di pellegrinaggi di fede.

Sull’emergenze ambientali, su quella attuale che sta interessando il napoletano e il casertano, la cosiddetta “Terra dei Fuochi”, con estrema onestà riteniamo di comprendere il dolore e lo sconforto di quei cittadini. La situazione locale è ben diversa ma presenta delle importanti criticità. La nostra sollecitazione è che si provveda a far iniziare il programma di bonifica e risanamento dei terreni che ospitano le ormai note discariche che hanno raccolto i rifiuti dell’intera Regione in periodi di emergenza e non.

Problemi irrisolti, ma anche i nodi dello sviluppo sono in cima alla nostra azione politica. Pretendiamo una giusta collocazione nei progetti di sviluppo previsti per la Campania. Ci riferiamo, in primis, ai progetti di mobilità quale l’Alta Capacità nella tratta Apice – Orsara che dovrà attraversare la Valle Ufita. Su tale disegno, vorremmo ulteriori certezze coniugandole a quelle sulla realizzazione della Piattaforma Logistica. In itinere c’è anche il progetto della “banda ultra larga”, una delle vere infrastrutture del millennio, che farà la differenza relativamente allo sviluppo economico per le zone interne come Ariano e dintorni.

Nella nostra agenda politica – amministrativa è stata inserita la vertenza deiTribunali Minori su cui siamo ottimisti nell’aver sostegno da parte della Regione in vista del referendum per l’abrogazione della legge di riforma della geografia giudiziaria; e ancora ci rendiamo portatori delle ansie deilavoratori degli enti montani e dei dipendenti dell’ex stabilimento dellaIrisbus.

Come candidato sindaco, insieme al mio gruppo, lavorerò affinché si ottengano risposte e che il legame con le istituzioni regionali, già forte per l’importante e insostituibile sostegno del Consigliere Zecchino, non si attenui mai in futuro».

Alessandro Ciasullo é candidato a sindaco per il comune di Ariano Irpino

I Popolari sono un gruppo aperto di discussione, approfondimento ed azione politica. I riferimenti culturali e politici nascono dal Popolarismo sturziano ed oggi hanno come prospettiva il Partito Popolare Europeo.

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Attualità

I lavori della realizzazione della stazione Hirpinia proseguono ai ritmi stabiliti e non si parla più della realizzazione della strada Tre Torri-Manna-Camporeale. Il documento di Cirillo, Pratola e Leone

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Riceviamo e pubblichiamo 

Ritorniamo sulla problematica “Strada Tre Torri-Manna-Camporeale. Ecco il quarto documento a firma degli ex amministratori Vincenzo Cirillo, Luciano Leone e Crescenzo Pratola.

Nella seduta di consiglio comunale del 2 marzo 2023, in cui si è discusso l’argomento monotematico “strada Manna-Camporeale” noi siamo intervenuti, e, nell’occasione, non fu accolta la nostra proposta di un deliberato che vedesse il coinvolgimento della maggioranza e della opposizione su un unico documento e confermasse la volontà di utilizzare i fondi stanziati per l’opera i cui lavori sono già stati avviati, e i proprietari delle aree espropriate, per il tracciato, sono già stati indennizzati per una spesa di € 10 milioni circa.

L’impegno della maggioranza del consiglio comunale di risolvere la problematica con una nuova e diversa progettazione, che andrebbe contro tutto quanto fatto nei venti anni trascorsi, e che comunque dovevano concretizzarsi in tre mesi, non si è attuato, nonostante sia trascorso oltre un anno dagli impegni assunti.

I lavori della realizzazione della stazione Hirpinia, intanto, proseguono ai ritmi stabiliti dal programma dei lavori, invece non si parla più della realizzazione della strada Tre Torri-Manna-Camporeale che può consentire un più rapido raggiungimento alla sopra citata stazione Hirpinia, da parte dei cittadini di Ariano Irpino, dei cittadini della Valle Ufita e dei Comuni del Nord-Est. La strada finanziata ha una valenza ben più rilevante che per il solo ristretto ambito comunale, poiché la tratta quasi ultimata Contursi-Lioni-Grottaminarda, proseguendo sulla tratta “Tre Torri-Manna- Camporeale-Faeto-Termoli”, concretizza l’opera denominata “strada di collegamento dei due mari”; pertanto non è affatto eccessivo ritenere che l’opera persegue obiettivi di rafforzamento della rete infrastrutturale nel Mezzogiorno. Si ricorda che in seguito all’approvazione del progetto di realizzazione del primo tronco “Tre Torri- Manna” fino al primo lotto funzionale in località rione Cardito e delle relative bretelle di collegamento, nel mese di marzo dell’anno 2011, la società Anas pubblicò un bando per l’affidamento della progettazione preliminare e definitiva e altre attività correlate, dei lavori relativi alla – Variante alla statale 90 delle puglie tra lo svincolo di Ariano Irpino fino all’innesto con la strada statale 90 bis -.

Per essere concreti, suggeriamo la composizione di un gruppo promotore che si occupi della questione e che si impegni a:

Invitare il consiglio comunale di Ariano Irpino a “Ritornare” sulla delibera n. 01/2023, votata a maggioranza, che dichiara che i fondi stanziati per la strada Tre Torri-Manna-Camporeale vengano utilizzati per l’opera di riammagliamento e razionalizzazione del tessuto urbano con interventi di mobilità sostenibile di rione Cardito che non ha nulla a che vedere con l’opera finanziata.

Sollecitare il presidente dell’amministrazione provinciale di Avellino ad attivarsi per la ripresa dei lavori, realizzando, innanzitutto, il tracciato e quant’altro possibile, con un progetto stralcio, che impegni i fondi disponibili, dato che gli espropri sono stati già pagati.

Fare voti al presidente della giunta regionale Campania ad aggiornare il finanziamento per il completamento dell’intervento, in considerazione dell’importanza dell’opera, visto il notevole tempo trascorso per l’avvio dei lavori e preso atto della lievitazione dei prezzi. Noi continueremo ad essere attenti e percorreremo tutte le strade per raggiungere l’obiettivo enunciato.

venerdì 1 marzo 2024 alle 12:23

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Antonio Bianco:”Il contrasto allo Spacca Italia cresce a macchia d’olio”

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L’azione di contrasto allo Spacca Italia (DDL Calderoli) cresce a macchia d’olio, a Napoli, questa mattina(24/2/2024), presso l’Istituto italiano per gli Studi Filosofici si è svolta la manifestazione su: “Il nostro NO all’Autonomia Differenza”. Il dibattito è iniziato con i saluti del sindaco Gaetano Manfredi a seguire gli interventi di molti parlamentari del centro-sinistra nonché di Luca Bianchi, direttore generale dello Svimez, di Massimo Villone Prof. emerito di Diritto Costituzionale della Federico II di Napoli e di Marco Esposito, capo direttore del Mattino. Il dibattito oltre a definire il progetto una vera iattura per il paese, ha cercato di individuare le azioni di contrasto allo Spacca Italia da proporre entro breve tempo. Anche in provincia i cittadini, di diversa estrazione socio culturale e politica, tramite whatsapp, si auto convocano per discutere ecomprendere la portata del DDL Calderoli che disarticola i principi cardine della Costituzione. È vera resistenza alla secessione dei ricchi, disegno targato Lega e condivisodalla Meloni. Le disuguaglianze, tra nord e sud della penisola, diventeranno legge, i diritti di cittadinanza sono, e saranno, riconosciuti solo ai territori ricchi. Prevale il federalismo competitivo e non quello cooperativo, l’uguaglianza e solidarietà (art. 3 della Costituzione) sono svuotati della loro linfa vitale, si condanna il Meridione ad una morte certa, svuotato, ogni anno, di 100 mila persone che emigrano in cerca di lavoro, braccia di giovani che non ritorneranno nella loro terra natia destinata a diventare una riserva indiana popolata da anziani. Non possiamo rimanere inermi, siamo attori e non spettatori del nostro futuro, le mani non possono rimanere in tasca.

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La cortina fumogena della Meloni e dei media nasconde lo Spacca l’Italia

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Il sindacato della UIL e 500 sindaci capeggiati dal presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, venerdì scorso si sono recati a Roma per rivendicare l’accredito del FSC (Fondo Sviluppo e Coesione) che, da più di un anno e mezzo è incagliato nel ministero della coesione ed il PNRR, guidato da Raffaele Fitto. L’operazione verità di De Luca vuole porta alla luce del sole il NO motivato allo Spacca Italia che renderebbe irreversibili le differenze socio-economiche tra le due are del paese. La subdola applicazione del criterio della spesa storica nella redistribuzione dei fondi da parte dello Stato Centrale avvantaggia il Nord ricco, dotato di moderni e diffusi servizi pubblici, a tutto svantaggio dell’area meridionale del paese, priva di infrastrutture. L’operazione verità di De Luca mette il dito nella piaga, la mancanza del personale rende sommamente difficile mettere in campo dei progetti finalizzati alla realizzazione di progetti con le risorse dal PNRR e dei fondi europei. In alcuni comuni manca il personale sostituito, nei giorni indicati, dal sindaco. De Luca voleva essere ricevuto a palazzo Chigi ed avere un colloquio diretto con la Meloni per sbrogliare la matassa del FSC necessario al Meridione per continuare ad erogare i diritti di cittadinanza. La Meloni era in visita in Calabria e la sua risposta non si fa attendere e dichiara ai giornalisti: ”se invece di fare le manifestazioni ci si mettesse a lavorare forse si potrebbe ottenere qualche risultato in più” (Ansa). La situazione è grave, rimane immutata la Questione Meridionale, mai affrontata, la mancanza di infrastrutture e di possibilità di impiego favoriscono la fuga dei giovani dal Sud in cerca di lavoro, ad essa si somma la migrazione sanitaria e quella dei diplomati che si iscrivono nelle università del Nord per avere maggiori probabilità di trovare un impiego conforme al titolo di studio conseguito. Il governo Meloni non si trinceri dietro le parole grosse pronunciate durante la manifestazione, metta a tema la perequazione tra le due aree del paese divise da inaccettabili disuguaglianze, siamo tutti italiani inclusi i meridionali.

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