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Sabato 12 Aprile si terrà “Aprilatica”, una manifestazione organizzata dalla condotta Slow Food Irpinia Colline dell’Ufita e Taurasi

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 Sabato 12 Aprile si terrà “Aprilatica”, una manifestazione organizzata dalla condotta Slow Food Irpinia Colline dell’Ufita e Taurasi, presso il ristorante “Megaron” di Valentina Martone a Paternopoli, durante la quale ufficializzeremo i risultati raggiunti nelle varie prove di trasformazione del Broccolo Aprilatico di Paternopoli presidio Slow Food. Chiameremo a raccolta i produttori del territorio per implementare gli ettari di coltivazione di questo fantastico prodotto.

Saranno allestiti dei banchetti d’assaggio con delle preparazioni a base di broccolo aprilatico, ma ci saranno anche altre aziende di Paternopoli, che comunque praticano produzioni d’eccellenza, sia di cibo che di vino. Alcune tra queste: Caseificio di Grazia d’Amato, Forno Balestra, Torronificio Bianco, Salumi di Mario Barbieri, e poi le cantine: Luigi Tecce, Fonzone Caccese, Fiorentino, Paterno, Manimurci, Antichi Coloni, Famiglietti e Nativ. Alla fine della serata la chef Valentina preparerà un piatto caldo a base di broccolo aprilatico.

La nostra condotta, “Irpinia Colline dell’Ufita e Taurasi” ha deciso di impegnarsi da tempo su questo presidio, ma ultimamente abbiamo intensificato l’impegno, ritenendo che fosse giunto il momento di concretizzare rispetto all’esigenza di coinvolgere i giovani nella riscoperta di queste tradizioni, se possibile puntando a due obiettivi, nuova occupazione e recupero dei campi dall’abbandono.

Il broccolo aprilatico di Paternopoli, dal 2012, è presidio Slow Food. Così come per altri presidi, lo spirito con il quale Slow Food si impegna nella salvaguardia di tali prodotti è quello di sostenere piccole produzioni d’eccellenza che rischiano di estinguersi a causa dell’anti-economicità della produzione.

Il broccolo aprilatico si semina a fine agosto-inizi settembre, ma contrariamente agli altri broccoli, non direttamente a dimora ma in semenzaio. Dopo un mese, le piantine di 15 cm vengono espiantate e trapiantate in pieno campo con un sesto d’impianto di cm 70 x cm 60, questo perchè geneticamente la pianta si sviluppa più vigorosa e quindi ha bisogno di più spazio. Anche per questo broccolo, come varie brassicacee, la raccolta sulla stessa pianta avviene più volte, prima si raccoglie la cima e poi i ricacci laterali. Viene fatta manualmente, ma a differenza delle altre varietà più invernali, l’Aprilatico si incomincia a raccogliere solo con l’arrivo della primavera, a partire da fine marzo e quando la stagione lo consente si può arrivare anche fino a metà maggio.

Il problema che si pone per questo particolare broccolo è l’eccesso di prodotto fresco, concentrato in un periodo molto limitato, che è determinato dalla scarsa fama e dal prezzo più alto dovuto ai maggiori costi di produzione (semenzaio, espianto, trapianto). Per ovviare a tale problema, insieme ai produttori, stiamo individuando un sistema di trasformazione e conservazione di questo ortaggio che possa consentirci di procrastinarne nel tempo la vendita.

Chiaramente, seguendo la filosofia di Slow Food tale processo di trasformazione non può non prescindere dall’uso di prodotti e sistemi naturali, non adoperando, come di consuetudine nei processi industriali, acido citrico, acido lattico e altri acidificanti simili che devastano la natura del prodotto, rendendolo quindi non apprezzabile anche da un punto di vista organolettico, ma soprattutto, di sostenibilità. Puntiamo quindi, esclusivamente ad un broccolo al naturale, aggiungendo solo succo di limone e sale, e nemmeno in quantitativi tali che precludano la possibilità di utilizzare il prodotto a 360 gradi.

Fino all’anno scorso il numero dei produttori era in forte decrescita a causa della scarsa redditività del prodotto. Ora puntiamo, avendo risolto il non semplice problema della trasformazione, ad un ampliamento considerevole della base produttiva.

Luigi Tornatore
Responsabile del presidio Slow Food Broccolo Aprilatico di Paternopoli

 
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Attualità

ARIANO MUSIC STATION 2025-Fede, gusto, musica e tradizione: la festa che siamo

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Anche quest’anno, la storica stazione di Ariano Irpino si prepara ad accogliere l’Ariano Music Station 2025, l’evento che unisce spiritualità, cultura popolare e intrattenimento, promosso dalla Pro Loco Nuovamente e dalla Parrocchia San Giovanni Evangelista.

Tre giorni – dal 17 al 20 luglio – per vivere un’esperienza autentica, intensa e condivisa nel segno della fede, del gusto, della musica e della tradizione, nel cuore della nostra comunità.

Come in una canzone di Ligabue: “Siamo chi siamo”… e quando suonano le note giuste… diventiamo festa. E il nostro slogan è appunto : la festa che siamo.

Un cuore che prega

Al centro dell’evento c’è la celebrazione religiosa della Festa del SS. Salvatore, un momento di raccoglimento e preghiera che rinsalda le nostre radici spirituali. Ogni sera, dal 17 al 20 luglio, alle ore 18.30 sarà recitato il Santo Rosario, seguito dalla Celebrazione Eucaristica alle ore 19.00.
Domenica 20 luglio, alle ore 17.30, la solenne Celebrazione Eucaristica sarà presieduta da Sua Ecc.za Mons. Sergio Melillo, cui seguirà la tradizionale processione lungo le strade della comunità.

Una festa per il palato

Il piazzale della stazione si trasformerà in un vero e proprio centro gastronomico all’aperto. I profumi della nostra terra, le specialità arianesi, la passione della cucina tradizionale: ogni piatto sarà un viaggio tra i sapori autentici del nostro territorio, preparato con orgoglio e amore.

Il ritmo della musica

Ariano Music Station è anche musica che unisce, che emoziona, diverte, coinvolge.
Ecco il programma musicale nel dettaglio:

  • Venerdì 18 luglio, ore 21: “Note in scena” con l’esibizione degli allievi del Centro di Formazione Musicale MusicOn.
  • Sabato 19 luglio, dalle ore 16: “NUOVA SCENA”, la prima edizione del contest RAP. Alle ore 21 saliranno sul palco i travolgenti Botti di Re Ferdinando, e a seguire un energico DJ Set.
  • Domenica 20 luglio, ore 10: 8ª edizione del raduno di auto e moto d’epoca. Alle ore 21 il gruppo musicale Note Magiche, e alle 22.30 l’attesissimo ritorno di una leggenda della comicità e della musica napoletana: TONY TAMMARO. La serata si concluderà con l’estrazione della lotteria.

Una comunità che non dimentica

Ariano Music Station non è solo un evento, ma un simbolo di identità collettiva, un’espressione della nostra memoria, della fede condivisa, della cultura che ci appartiene.
È il nostro modo di ricordare chi siamo, da dove veniamo, e di guardare avanti insieme, con speranza e spirito di appartenenza.

Un grazie dal cuore

Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che, anno dopo anno, con il loro contributo economico, il loro incoraggiamento e la loro vicinanza spirituale, sostengono questa festa.
È anche grazie a voi se questa tradizione continua a vivere con passione e devozione.

Ariano Music Station 2025: la festa che siamo. Vi aspettiamo.

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Attualità

Al Palazzetto dello Sport, presentazione del libro “Quando il mondo dorme” di Francesca Albanese

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Domenica 27 luglio alle ore 18:00, presso il Palazzetto dello Sport di Ariano Irpino, si terrà la presentazione del libro “Quando il mondo dorme” di Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati.

L’incontro si svolgerà alla presenza dell’autrice, che offrirà al pubblico una narrazione composta da dieci storie tese a rappresentare, attraverso immagini cariche di umanità, lo spirito di un popolo al centro della storia contemporanea.

A dialogare con Albanese sarà Moni Ovadia, figura nota nel panorama teatrale e attivo sostenitore dei diritti sociali. L’evento è promosso da CittadinanzAttiva – Assemblea Territoriale Ariano Irpino, Proloco Nuovamente e Progetto Riformista.

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Attualità

Risonanze – Formazione conclusa presso la Casa Circondariale di Ariano Irpino

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Oggi, 16 luglio 2025, si è concluso presso la Casa Circondariale di Ariano Irpino il percorso “Risonanze. Formazione Arti Sceniche”, una formazione multidisciplinare dedicata alle persone in esecuzione penale.

Il progetto si è concluso con la restituzione finale “L’occhio della balena”, liberamente ispirata al capolavoro di Herman Melville Moby Dick. Attraverso la potente metafora della caccia alla balena bianca, i partecipanti hanno intrapreso un profondo viaggio di esplorazione interiore.

Il progetto Risonanze è stato ideato e realizzato dall’associazione di promozione sociale Exit Strategy, che da anni si impegna in percorsi di inclusione sociale attraverso l’arte e la cultura.

L’iniziativa rientra nel Programma Integrato della Regione Campania per l’accoglienza e l’inclusione sociale di persone in esecuzione penale – Linea di Azione 2 – Percorsi di inclusione e formazione socio-lavorativa, co-finanziato dalla Cassa delle Ammende.

Questa esperienza rappresenta un’opportunità concreta che conferma l’importanza strategica di iniziative culturali di questo tipo, capaci di attivare processi virtuosi di inclusione sociale e di offrire alle persone in esecuzione penale concrete possibilità espressive e di sviluppo professionale nel campo delle arti sceniche.

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