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Raffaele Cardinale: tutto ciò che si muove è vita, tutto ciò che è fermo è morte

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Medico in Scienze Motorie, meglio conosciuto come Lello, è nel mondo dello sport dall’età di dieci anni. Dopo aver frequentato l’I.S.E.F a Urbino, ha conseguito la laurea in Scienze Motorie all’università di Cassino.

Come nasce il tuo interesse per l’attività fisica?

È una passione che nutro fin da piccolo e che oggi mi sprona a offrire un servizio sempre migliore, nonché a spingere le persone a fare movimento. Ho sempre lavorato in questo campo e ho aumentato ulteriormente le mie conoscenze lavorando fuori. Quando sono tornato ad Ariano Irpino, ho aperto prima una piccola palestra, e in seguito una più grande, perché gli utenti aumentavano. Nella mia palestra (Cem, Centro educazione motoria) si fa ginnastica a corpo libero, correttiva, di riabilitazione ed ultimamente, anche attrezzistica. Sono ormai più di 40 anni che vivo per far stare bene le persone e sono arrivato a 57 anni (a novembre), con la voglia di espandere e trasmettere il corretto uso del corpo. In proposito ho scritto due libricini, perché la stesura originale era troppo lunga per farne uno solo: a noi Italiani piace poco leggere, anche se ho il terzo nel cassetto, che uscirà a tempo debito.

In cosa consiste l’educazione motoria?

L’attività motoria rende liberi, preserva la salute e può salvarci dalle patologie più semplici a quelle più complesse. È anzitutto importante stare bene mentalmente, affrontare le problematiche quotidiane con più vigore, non abbattersi mai, tanto che io parlo sempre di attività psico-motoria, poiché il condizionamento fisico lavora a 360°. Tutte le materie intervengono nella psico-motricità.

Perché fare attività sportiva è consigliabile, e a chi, in particolare?

Consiglio a tutti di fare movimento, adottando le giuste precauzioni. Bisogna ricordaci che siamo tutti diversi, quindi l’approccio fisico e mentale cambia da persona a persona: qui il bravo allenatore fa la differenza. Uno dei miei motti è: tutto ciò che si muove è vita, tutto ciò che è fermo è morte. Raccomando quindi a chiunque voglia avvicinarsi a questa disciplina, dai più piccoli ai più grandi, di prendere come riferimento un esperto che abbia un titolo accademico. Ai miei allievi faccio sempre una domanda: vi fareste operare di appendicite da me? Naturalmente all’unisono mi rispondono di no! E allora perché affidarsi a persone che non hanno titoli accademici? Non basta allenarsi per anni per poi allenare, ma ci vogliono delle basi di studio. Invito soprattutto i ragazzi e non solo, a studiare per poter aprire la mente ed acquisire il potere più grande che si conosca, il sapere.

La pandemia come ha cambiato l’attività sportiva?

A causa del Covid -19, mi sono dovuto organizzare per poter svolgere esercizi ginnici utilizzando le piattaforme on-line. Credo sia una strada da percorrere per il futuro perché la gente non ha nemmeno più tempo per sé, figuriamoci di fare movimento. Per questo ho pensato di creare anche una rubrica su Youtube, tale da potersi dedicare anche solo dieci minuti per fare ginnastica. Per poterlo fare, ho dovuto studiare i tutorial per creare le condizioni per soddisfare la clientela. È vero che ci manca la socializzazione, il contatto fisico, persino uscire di casa, ma con un po’ di buona volontà, ce la faremo. Siamo Italiani, abbiamo dalla nostra parte la voglia di vivere, la capacità di affrontare le problematiche più difficili, la fantasia e sapremo uscire in piedi dalla pandemia che ci ha colpito. Anche se adesso la nostra economia è in difficoltà, stiamo seminando per prendere i frutti a tempesta calmata. Devo dire che, nonostante l’emergenza o forse “grazie” ad essa, le persone si sono avvicinate a me e fra di loro, molti allievi non vedono l’ora di collegarsi sulla piattaforma per poter parlare, scherzare e fare ginnastica. Il mio desiderio sarebbe quello di dare salute, di dare gioia, ma la parte debole è che ci vuole tempo, non abbiamo la bacchetta magica. Ci siamo troppo abituati ad avere tutto e subito, ma qui ci vuole tempo, bisogna saper aspettare. Dobbiamo solo ascoltare e copiare la più grande delle maestre, madre natura, che col suo tempo, ci dà le cose più sorprendenti e meravigliose di questo mondo.

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Acqua, l’Irpinia non partecipa al teatrino politico: da Volturara la proposta di un fondo di compensazione per finanziare le nuove reti

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La provocazione del sindaco Sarno: “Acqua a tariffa simbolica per tutti i cittadini irpini. All’Alto Calore l’85% dei sindaci irpini non ha partecipato a una gretta speculazione politica, qualcuno si chieda il perché.”

Avellino, 26 ago – La comunità di Volturara Irpina, borgo ricco di sorgenti e cuore idrico dell’Irpinia, che ha rifatto oltre il 70% delle proprie reti, ha sempre affrontato la crisi idrica con serietà e responsabilità. In una fase caratterizzata da speculazioni, demagogia e scarsa serietà istituzionale, ribadiamo questo nostro impegno a tutela di tutti i cittadini della provincia avviando una battaglia per portare gli irpini a essere esentati dal pagamento dell’acqua con l’introduzione di tariffe simboliche. Non è retorica: sono diverse le realtà italiane dove le comunità proprietarie delle sorgenti hanno beneficiato di forniture gratuite con tariffe simboliche. Volturara rappresenta uno dei principali bacini d’acqua della regione, con acque pure e fonti attive come l’“Acqua delle Logge”, l’“Acqua degli Uccelli”, l’Acqua del Cerchio”, “Acqua Mieroli”, “Acqua di Zia Maria”, “Acqua delle Noci” e “Serra”e la Piana del Dragone, con la sua “Bocca”, che incarna la centralità idrica del territorio, elemento vitale che alimenta vaste aree con risorse naturali di eccezionale valore.” Così in una nota Marino Sarno, Sindaco di Volturara Irpina.

“Per tanti anni – aggiunge – la Regione Campania ha pagato somme ingentissime alle Regioni a cui chiedeva aiuto per lo smaltimento dei rifiuti che non riusciva a smaltire. Perché le regioni a cui noi forniamo un bene così prezioso come l’Acqua a loro volta non la pagano adeguatamente? Soprattutto in considerazione della grave crisi idrica che attraversa l’Irpinia, che è la fonte idrica del Mezzogiorno. La nostra battaglia, dunque, non è uno slogan né un esercizio di propaganda: qui in Irpinia – sottolinea Sarno – nascono le sorgenti che dissetano gran parte della Campania, della Basilicata e della Puglia. Da Volturara parte acqua che alimenta oltre tre milioni di utenti. È naturale che i cittadini chiedano un riconoscimento per questo ruolo. La proposta di esenzione dal pagamento è una provocazione che mette sul tavolo un principio di equità, ma non basta fermarsi a enunciazioni di principio: servono soluzioni concrete. Magari con un “Fondo di compensazione idrica” regionale, finanziato da Regione Campania, Governo e Acquedotto pugliese, che diventi un vero Piano Marshall al fine di risolvere definitivamente un’emergenza che nel 2025 non può che essere definita vergognosa. In questo modo, i cittadini dei territori che danno acqua non saranno penalizzati due volte – con le bollette e con i disagi – ma avranno un ristoro concreto e duraturo. Serve una strategia seria: meno demagogia, più responsabilità. I nostri concittadini non vogliono proclami, vogliono un servizio efficiente e tariffe sostenibili. È questo il terreno sul quale come sindaci dobbiamo muoverci, unendo le forze e pretendendo interventi strutturali da chi ha il dovere di garantirli, respingendo al mittente i tentativi continui di dividere la comunità irpina”.

Va chiarito infine che, contrariamente a quanto affermato da un consigliere della nostra minoranza, l’amministrazione di Volturara ieri era regolarmente rappresentata all’assemblea dei soci dell’Alto Calore Servizi con un proprio delegato. A differenza di chi vive di slogan e insinuazioni, e fa sempre brutte figure, noi abbiamo ascoltato con serietà. Poi, quando è stato chiaro che si voleva mettere ai voti una mozione politica, strumentale, non presente all’ordine del giorno, proposta dal Sindaco di Montella – lo stesso che in passato ha fatto di tutto per togliere servizi essenziali al nostro paese, scuola compresa – abbiamo scelto di non prestare il fianco al teatrino. La nostra comunità merita rispetto, non spettacoli da basso profilo. Non a caso – conclude – l’85% dei sindaci irpini non ha voluto partecipare a un teatrino politico, rifiutando di farsi strumentalizzare da chi continua a dividere la comunità.”____________________

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Strada Tre Torri-Manna-Camporeale-Faeto:”Richiesta riprogrammazione risorse residue disponibili”

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I Gruppi: Comitato Coordinamento Strada Tre Torri-Manna-Camporeale, Fratelli d’Italia, Patto Civico, Moderati per Ariano, Azione, Liberi e Forti e Orizzonti Popolari hanno trasmesso al Presidente Amministrazione Provincia di Avellino, al Presidente Giunta Regione Campania, all’Assessore al Governo del Territorio della Regione Campania, al Presidente IV Commissione Consiglio Regione Campania, al Direttore Generale Regione Campania, al Dirigente Regione Campania, al Sindaco del Comune di Ariano Irpino, ai Parlamentari Nazionali della Provincia di Avellino, ai Consiglieri Regionali della Provincia di Avellino, alla Società Anas SpA ,al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, un ampio e articolato documento riguardo la “Richiesta riprogrammazione risorse residue disponibili: intervento infrastrutturale Denominato “Strada Manna- Camporeale-Faeto 1° lotto funzionale. Trasmissione schede interventi” formulata da non ben definiti “Referenti” della Provincia di Avellino e del Comune di Ariano Irpino. I non ben definiti “Referenti” della Provincia di Avellino e del Comune di Ariano Irpino, si sono riuniti il 2-7-2025 presso la Provincia di Avellino, determinando, velatamente, la richiesta, da parte della Provincia di Avellino, alla Regione Campania, della devoluzione delle somme residue pari a 23,771 milioni di euro e nella disponibilità della Provincia di Avellino, appositamente assegnate per la realizzazione dell’intervento della Strada Tre Torri-Manna-Camporeale (1°lotto) in favore del Ripristino della Strada Provinciale 236, interessata da un movimento franoso, per 3,744 milioni di Euro, per il ripristino della strada comunale Creta per 3,500 milioni di Euro e per il Riammagliamento Cardito per 16,527 milioni di Euro. Gli interventi riguardano il ripristino di viabilità esistenti di scarsa importanza strategica e di sviluppo e non è vero che risolvono “alcuni nodi strategici di mobilità provinciale” come viene, impropriamente e inesattamente, affermato dalla Provincia di Avellino nella nota allegata che, comunque, per quanto ci riguarda, devono essere realizzati con altre e apposite fonti di finanziamento ad evitare distrazione di fondi.

Gli interventi di ripristino lungo la Strada Provinciale 236 e della Strada Creta devono essere eseguiti con fondi provinciali, l’intervento di Riammagliamento deve essere eseguito con appositi fondi statali previo ridimensionamento della spesa trattandosi di strada di categoria “F” ovvero Comunale. E’ evidente lo scippo che viene consumato che non consentirà mai più la realizzazione della strada Tre Torri-Manna- Svincolo Cardito (1° lotto), che rappresenta solo una minima parte della Strada Tre Torri-Manna-Camporeale-Faeto- Termoli ovvero strada di collegamento Tirreno-Adriatico detta anche “Strada dei due mari”.

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Convocazione Consiglio Comunale – Tra i punti in discussione l’emergenza idrica

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Ad Ariano Irpino il Presidente del Consiglio ha convocato il Civico Consesso nella Sala Consiliare “Giovanni Grasso” di Palazzo di Città, in seduta ordinaria, per il giorno 28 agosto 2025 alle ore 08,00 in prima convocazione e per il giorno 29 agosto alle ore 10,30 in seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno:

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