Politica
Provincia – Inizia il mandato del neo presidente Gambacorta:”Nessuna distinzione tra i partiti, la priorità è il nostro territorio”.

E’ iniziata oggi ufficialmente l’era del Presidente della Provincia Domenico Gambacorta dopo il passaggio di consegne tra il Commissario Prefettizio Coppola ed il neo Presidente appunto Gambacorta. Presenti all’insediamento tutti i nuovi eletti del nuovo parlamento provinciale Stefano Farina, Caterina Lengua, Luigi Tuccia e Enrico Montanaro eletti nella lista del Pd, Vincenzo Moschella e Girolamo Giaquinto per Forza Italia, Antonio Aurigemma e Domenico Palumbo per il Nuovo Centro Destra, Enzo Alaia e Fenisia Mariconda per Alleanza Civica, Gianluca Festa per Davvero, Luigi D’Angelis per Costituente Popolare . Hanno partecipato al battesimo del nuovo Consiglio anche gli esponenti delle Forze dell’Ordine, il vice prefetto Armando Amabile e il sindaco facente funzioni di Avellino Stefano La Verde. Dopo l’apertura dei lavori da parte del Commissario Prefettizio Raffaele Coppola, che ha sottolineato la necessità di tornare alla democrazia in provincia dopo 20 mesi di commissariamento, ha preso la parola il Presidente Gambacorta che ha dichiarato :” Si apre una pagina nuova per questo Ente. Auspico dialogo e condivisione con i piccoli e piccolissimi comuni d’Irpinia ma anche con la città capoluogo, con le forze sociali e datoriali. Abbiamo molto da fare, dobbiamo fare capire ai cittadini chi siamo e cosa possiamo fare. Sono esigente, chiedo tanto a me stesso e chiederò tanto anche ai consiglieri provinciali. Non mi interessa il partito di provenienza, noi rappresentiamo il Consiglio della provincia di Avellino. Partiamo da questo assunto per fare bene nei prossimi due anni (il consiglio verrà rinnovato nel 2016). Dobbiamo tutti remare dalla stessa parte e rispondere a chi pensa che questi sono Enti inutili”, ha così concluso Gambacorta.
Attualità
Convocazione Consiglio Comunale – Tra i punti in discussione l’emergenza idrica

Ad Ariano Irpino il Presidente del Consiglio ha convocato il Civico Consesso nella Sala Consiliare “Giovanni Grasso” di Palazzo di Città, in seduta ordinaria, per il giorno 28 agosto 2025 alle ore 08,00 in prima convocazione e per il giorno 29 agosto alle ore 10,30 in seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno:

Attualità
Antonio Bianco :”Senza soldi non si cantano messe, il Sud dimenticato anche dall’opposizione”

Il gap tra le due aree del Paese è un dato assodato, negli ultimi due anni il PIL del Sud è stato più alto di quello del Nord, con risolti positivi, ad avviso della Meloni, sull’avviata, ma presunta perequazione economica fra le due aree del Paese. La realtà parla di ben altro: la spesa storica, la mancanza di servizi, il divario infrastrutturale sono fattori che, in sinergia tra loro, determinano l’impoverimento e lo spopolamento del Sud. Permane la differenza del reddito pro-capite, che è la metà, e la disoccupazione doppia rispetto al Nord. La situazione socio-economica non è per niente rassicurante, a sinistra Bonelli e Fratoianni, rappresentanti di AVS, indicano le priorità da affrontare quali: disoccupazione, scuola, università, sanità, alta velocità ferroviaria e rigettano l’idea di costruire il ponte sullo stretto. Pur apprezzando il loro operato, nulla dicono sulla mancata perequazione territoriale della spesa pubblica complessiva pro-capite sociale e infrastrutturale che, ogni anno, applicando il criterio della spesa storica, sottrae al Sud 60 miliardi, indirizzati verso il Nord. Tiepida è la condanna dei due leader del regionalismo differenziato, riforma che, se attuata in tutti i suoi aspetti, porrebbe la pietra tombale sulla Questione Meridionale. In poche parole, Bonelli e Fratoianni citano i problemi in cui affonda il meridione senza indicare dove prendere i soldi, i tempi di intervento e le modalità di esecuzione di un programma pluriennale per la rinascita del Sud, ponte ideale tra l’Europa e le coste meridionali e orientali del mediterraneo. Inoltre il PIL italiano cresce come un prefisso telefonico, dopo il 2026 dobbiamo restituire il prestito con gli interessi di 122,6 miliardi del PNRR e occorre onorare gli impegni assunti dal governo Meloni in sede internazionale. A ciò si aggiunga che Adriano Giannola, presidente della Svimez, ritiene necessari almeno100 miliardi per la rinascita del Sud.
È finito il tempo dell’enunciazione dei problemi, occorre prioritariamente indicare le risorse finanziarie, certe e permanenti, indispensabili a mettere in atto un programma elettorale credibile che punti sulla rinascita del Sud.
Attualità
Aumenti Tariffe Idriche, D’Agostino (FI): “Le inefficienze del passato non ricadano sui cittadini”

Avellino, 11 ago – “Gli aumenti delle tariffe idriche, deliberati recentemente dall’EIC Campania, rappresentano un ulteriore salasso per famiglie e imprese già in grande difficoltà. È paradossale e inaccettabile che si rincarino le tariffe di un bene primario come l’acqua, con aumenti fino al 46% in pochi anni. Non possiamo permettere che i cittadini paghino il prezzo dell’inefficienza e della cattiva gestione degli enti pubblici.” Così Angelo Antonio D’Agostino, Segretario provinciale di Forza Italia Avellino e Responsabile nazionale del Dipartimento Innovazione e Sviluppo, si dice contrario agli incrementi stabiliti dall’Ente Idrico Campano, che prevedono rialzi progressivi fino al 2027. Il dirigente azzurro sottolinea come questi rincari rappresentino “una vera e propria stangata per le famiglie e le imprese irpine e sannite, costrette a spese insostenibili per un servizio che spesso non garantisce nemmeno standard qualitativi adeguati”.
“Non serve coprire i buchi di bilancio e i debiti accumulati senza prima cambiare radicalmente il metodo di gestione – prosegue D’Agostino –. Chiediamo che ci sia un impegno corale per assicurare un efficiente ammodernamento delle reti idriche, che ancora oggi disperdono troppa acqua, e soprattutto un piano serio di rilancio che non scarichi i costi del dissesto sulla pelle dei cittadini”.
Forza Italia si batterà in tutte le sedi istituzionali per bloccare questi aumenti e per promuovere una riforma strutturale del sistema idrico regionale che metta al centro efficienza, sostenibilità economica e tutela degli utenti. “I cittadini meritano un servizio idrico di qualità a tariffe eque, non salassi per rimediare alle gestioni del passato”, conclude D’Agostino.
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