Attualità
Progetto Comenius – Il Dorso di Ariano In Alta Savoia a Cruseilles
Ecco la nota di Francesco Caloia Dirigente Scolastico Liceo “Guido Dorso” di Ariano Irpino: Prima delle vacanze di Natale con una delegazione di alunni e docenti del Liceo Guido Dorso di Ariano Irpino ci siamo recati a Cruseilles, una cittadina francese dell’Alta Savoia per uno scambio culturale nell’ambito del progetto Comenius Regional Treasure Hunt in Europe (referente prof. Giacobbe Rocco Antonio – tutor prof. Monaco Michele). Il progetto comunitario prevede uno scambio culturale con reciproche visite tra scuole italiane e quelle di Francia, Repubblica Ceca, Polonia, e per favorire la conoscenza tra le nazioni e l’integrazione è stata ammessa a partecipare al programma anche la Turchia, cosa che ha permesso nella primavera scorsa ad una delegazione della mia scuola di recarsi ad Instabul e confrontarsi con stili di vita culturali e spirituali diversi dal nostro. Io credo molto in questo progetto perché prende in considerazione due livelli di confronto: quello locale e quello europeo. Concerne il passato, il presente ed il futuro delle regioni delle nazioni partecipanti, evidenziando le somiglianze e le differenze oltre che a migliorare le metodologie pedagogiche e la gestione delle scuole. Questi incontri tra cittadini Europei penso che dobbiamo saperli interpretare come motivazione alla ricerca per la crescita culturale ed economica, sono occasioni per una nuova autentica esperienza umana e civile. Il 10 dicembre l’Unione europea ha ritirato uno tra i premi più prestigiosi al mondo, il premio Nobel per la pace. È universalmente riconosciuto che l’integrazione europea ha rappresentato una straordinaria spinta alla pace e alla democrazia, ha posto fine a secoli di rivalità e sanguinose guerre in Europa gettando le basi per una definitiva e solida riconciliazione fra Francia e Germania. Ma essa ha anche dato origine a una nuova modalità di convivenza fra Paesi basata sulla messa in comune di sovranità e la costituzione di istituzioni che rendono irreversibile i1 processo di unificazione fra gli Stati, attraverso la creazione di legami sempre più stretti fra i popoli europei. Far conoscere alle giovani generazioni i principi fondamentali dell’Unione europea, le sue istituzioni, le sue politiche e i risultati raggiunti, è uno dei principali compiti della scuola. Oggi, più che mai, bisogna dare la possibilità ai giovani europei, che non hanno mai conosciuto la guerre di comprendere il significato di questo importante riconoscimento grazie all’attribuzione all’Europa del premio Nobel per la pace. La Francia paese oggetto di questa visita, come l’Italia, ha Millenni di testimonianze storiche, un singolare stratificarsi di civiltà e di sovrapposizione di monumenti che hanno contribuito a conferire a questa terra una ricchezza unica al mondo. Musei ed istituzioni, memorie di altissimo valore, che siamo chiamati a proteggere e divulgare nell’interesse di tutto il mondo, sono un patrimonio che appartiene a quanti sono sensibili alla cultura, all’arte alla dolcezza del buon vivere. Se poi in ambito comunitario pensiamo a paesi come l’Olanda l’Inghilterra, la stessa Germania, dove regole, sobrietà, senso dello Stato, operosità, buon utilizzo delle risorse pubbliche, sono insite nel sistema politico, ci accorgiamo di quanta più Europa occorra agli italiani. Ma c’è anche bisogno di recuperare le proprie radici il senso di identità; i ragazzi e non solo loro, conoscono poco la loro cultura di appartenenza in un mondo globalizzato che tende ad uniformare a creare solo entità materiali e commerciali senza attenzione all’identità ed alla spiritualità. I giovani hanno bisogno di imparare a cooperare, bisogna aiutarli a vedere la multiculturalità nella propria regione e nel mondo devono conoscere la geografia, il Globo, rimapparlo senza la pretesa di colonizzarlo, questa è la sfida del XXI secolo. Una scommessa per rimuovere ostacoli politici, economici e religiosi che potrà avvenire solo prendendo in considerazione la cultura: l’architettura, l’arte, la poesia, la musica, lo sport, le tradizioni, la storia, usi e costumi degli altri popoli ed imparare a rispettare ed …
Attualità
AREE INTERNE, D’AGOSTINO(FI): NESSUN DECLINO IRREVERSIBILE

Il segretario provinciale di Avellino scrive alla Premier e al Ministro per la Coesione: “Per i nostri territori occorrono infrastrutture, accesso al credito, agevolazioni fiscali e valorizzazione del turismo sostenibile, non rassegnazione.”
Roma, 2 lug – “Le aree interne non sono un capitolo chiuso della storia economica del Paese, né un peso morto destinato al declino. Sono un potenziale straordinario di sviluppo, lavoro e qualità della vita. Serve il coraggio politico di scommettere sul loro rilancio, non la rassegnazione istituzionale”. Lo dichiara l’on. Angelo Antonio D’Agostino, responsabile nazionale del Dipartimento Innovazione e Sviluppo di Forza Italia e segretario provinciale del partito ad Avellino, commentando il contenuto del Piano strategico nazionale per le aree interne, dove si parla di “struttura demografica compromessa” e di una condizione di difficilissima reversibilità per molti territori.
“Sono valutazioni che mi permetto di respingere con determinazione – prosegue D’Agostino – perché rischiano di cristallizzare una visione rinunciataria, che finisce per deresponsabilizzare la politica e scoraggiare le comunità locali. L’Italia non può permettersi di archiviare un terzo del proprio territorio come se fosse perso per sempre. Per questo ho scritto una missiva alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al Ministro per le Politiche di Coesione, Tommaso Foti, per chiedere di rivedere le parti del Piano che fanno riferimento a una presunta irrimediabilità del declino, sostituendo questa impostazione con un impegno chiaro per politiche di rigenerazione e investimento.”
D’Agostino sottolinea come il rilancio delle aree interne debba passare per interventi concreti: “Dalle infrastrutture materiali e digitali all’accesso al credito, da agevolazioni fiscali per chi investe alla valorizzazione del turismo sostenibile e dell’industria di trasformazione, è possibile creare le condizioni per invertire la tendenza. Come imprenditore a capo di un gruppo nato proprio nelle aree interne del Mezzogiorno, so che questa sfida può essere vinta se si abbandonano le vecchie ricette e si adottano politiche innovative, ambiziose e territorialmente mirate.”
“Sono certo che Forza Italia, grazie al lavoro certosino del nostro capo delegazione a Bruxelles, Fulvio Martusciello, e del nostro Segretario nazionale e Vice Premier, Antonio Tajani, continuerà a lavorare in Europa, in Parlamento e nel Governo per restituire dignità e futuro ai nostri borghi e ai nostri comuni. Nessun territorio deve sentirsi condannato al declino: questa – conclude D’Agostino – è la nostra responsabilità e la nostra sfida.”
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Antonio Bianco:”Giornalismo scrivano, megafono del potere”

Giornali, TV, social media raccontano della volontà del governo italiano di aumentare la spesa militare al 5% del Pil. Oggi è al 2% e si spendono circa 37 miliardi annui ai quali si aggiungerebbero altri 40 miliardi annui (somma superiore all’ultima legge di bilancio di 30 miliardi) che graverebbero il bilancio di 400 miliardi in 10 anni.
Con il Pil che segna aumenti da prefisso telefonico, il mega debito pubblico da far tremare i polsi ed una scarsa propensione del governo a colpire gli evasori fiscali, per reperire i soldi si profilano tagli alla spesa pubblica.
Viene prospettata l’ipotesi di distrarre le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione, destinati per l’80% al Meridione ed il 20% al Centro-Nord, a favore del riarmo. Se ciò fosse, non solo il Meridione, privo di infrastrutture moderne e quasi inesistenti diritti di cittadinanza, ma pure l’area settentrionale andrebbe in sofferenza senza l’apporto del FSC. I giornalisti dei media nazionali e della TV di Stato, in modo acritico scrivono del riarmo senza analizzare le ricadute socio-economiche dovute ai tagli alla spesa pubblica che incideranno maggiormente sui meridionali, oppressi dall’emigrazione endemica e dal reddito che è la metà e la disoccupazione doppia rispetto al Centro-Nord. Il giornalista dovrebbe operare con etica e obiettività nel rispetto della verità garantendo al cittadino il diritto all’informazione e non solo alla notizia. Pedagogia dell’asservimento al padrone di turno con la narrazione del pericolo futuro privato dall’esame, a tutto tondo, sia dei risvolti positivi che di quelli negativi. In tal modo il cittadino è l’agnello sacrificale al quale è negato il diritto di scegliere con obbiettività e, sotto l’influenza degli eventi drammatici degli ultimi anni, sarà indotto ad accettare, non solo, la riduzione degli spazi di democrazia diretta ma pure tagli al welfare, alla scuola, alla sanità. La democrazia richiede che i giudici siano sottoposti solo alla legge ma anche giornalisti che non siano solo il megafono del potere.
Attualità
Servizio Trasporto Scolastico Anno Scolastico 2025/2026. Aperte le iscrizioni

Il Comune di Ariano Irpino informa che sono aperte le iscrizioni al servizio di trasporto scolastico per l’anno scolastico 2025/2026.
Il termine di scadenza per la presentazione delle domande è fissato al 01/08/2025.
Tutte le informazioni sono reperibili nell’allegato avviso pubblico, oltre al relativo modello di domanda da presentare al Comune di Ariano Irpino con le modalità indicate.
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