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Office per iPad in vetta all’App Store

Dopo appena 24 ore dal lancio di Office per iPad e la pubblicazione sul negozio digitale di Apple, le tre app incluse nella suite di produttività hanno raggiunto i primi tre posti dell’iTunes App Store, sia nella graduatoria generale che nella categoria “Produttività”. Interessanti anche le posizioni occupate nella classifica dei guadagni, segno che gli utenti hanno sbloccato tutte le funzionalità sottoscrivendo un abbonamento ad Office 365, il vero obiettivo di Microsoft (e di Apple che incassa il 30% di commissione per ogni acquisto in-app).
Sebbene il successo di Word, Excel e PowerPoint sia anche dovuto alla semplice curiosità di provare le nuove applicazioni, non c’è dubbio che Microsoft abbia scelto la giusta strategia per incrementare i profitti sul mercato mobile, non potendo raggiungere lo stesso scopo attraverso la vendita dei tablet Surface. Ciò conferma chiaramente l’errore compiuto da Steve Ballmer nel ritardare il lancio di Office sulla piattaforma concorrente (l’ex CEO voleva rilasciare prima le app touch per Windows 8).
Le prime recensioni sono state abbastanza positive. Alcuni hanno evidenziato qualchemancanza, come l’impossibilità di stampare i documenti creati. L’azienda di Redmond ha però annunciato il supporto per la stampa in un futuro aggiornamento. Come avviene con Office 365, anche Office per iPad riceverà frequenti update. Microsoft ha evidenziato tuttavia che questa feature non rappresenta una priorità, dato che i tablet sono sempre più usati in ambito lavorativo proprio per ridurre o eliminare i costi delle copie fisiche.
L’accesso alle funzioni complete della suite è consentito solo sottoscrivendo un abbonamento ad Office 365. CNET ha scoperto però una falla nella procedura di autenticazione. La licenza d’uso di Office 365 Home Premium permette all’utente di usare le app su 5 PC o Mac e 5 tablet, ma Microsoft ha chiarito che questo vincolo non viene applicato rigorosamente. È quindi teoricamente possibile installare Word, Excel e PowerPoint su 6 iPad associati allo stesso account.
Attualità
La regina ha bisogno della vicina

Le inondazioni dell’Emilia Romagna, per quanto di portata epocale, mettono a nudo i ritardi ed il mancato utilizzo dei fondi erogati alla regione a tutela e salvaguardia delle persone e del territorio. La burocrazia, la difficile interpretazione di norme non armonizzate tra loro, l’indifferenza, la lentezza nello spendere i denari e le incessanti piogge, sono la sintesi della tragedia vissuta dagli emiliani. Siamo tutti a fianco degli emiliani e tutta l’Italia darà una mano. Non possiamo, però, dimenticare che l’operosa Emilia Romagna, la locomotiva del Nord, la regione che vuole il regionalismo differenziato, la maestrina con la matita rossa e blu pronta a bacchettare i meridionali spreconi e nullafacenti, ora si appella all’unità del paese nell’affrontare le calamità naturali. Nessuno negherà l’aiuto finanziario e delle strutture dello Stato Centrale per mitigare i danni arrecati dal mal tempo, nessuno dirà: se la sbrighino da soli, nessuno punterà il dito contro Bonaccini, sodale di Fontana e Zaia, artefici della secessione del Nord e dello spacca-Italia. Insieme si vince e non si lascia nessuno indietro. Questo dovrebbe essere l’obbiettivo, mai raggiunto, dall’Unità dell’Italia; il Sud è rimasto separato dal resto del paese ed oggi vive lo spopolamento. Dal 2012 al 2022 il Mezzogiorno ha perso 525 mila residenti, la regione da cui si parte di più è la Campania (30% cancellati dalle liste dei residenti) e la Sicilia (23%) e la Puglia (18%) mentre la Lombardia attrae il 28% degli emigranti, le città più attrattive sono Milano e Bologna (ISTAT, report 2021). Siamo una nazione unita e dobbiamo valorizzare la coesione territoriale. È un obbiettivo che non può essere valido solo per le catastrofi naturali, occorre che si riconquisti il senso dell’appartenenza alla stessa nazione, cancellando gli egoismi locali. La solidarietà è il requisito indispensabile per superare le avversità, mette tutti alla pari e non esclude nessuno dalla possibilità di esprimere le proprie abilità. Ricordino Bonaccini, Fontana e Zaia che: non c’è regina che non ha bisogno della vicina.
Attualità
Avviso Pubblico per la selezione di 10 praticanti per il “Tirocinio Forense” presso l’Avvocatura Provinciale

È stato pubblicato nella sezione Avvisi Pubblici dell’Albo Pretorio online della Provincia di Avellino l’Avviso per la selezione (per titoli e colloquio) di 10 praticanti per l’espletamento del tirocinio forense presso l’Avvocatura Provinciale per un periodo di 12 mesi, relativamente al periodo 2023/2024.
Le domande dovranno pervenire entro e non oltre le ore 12.00 del 14 giugno prossimo.
Di seguito, il link per visionare e/o scaricare l’avviso e il format per la domanda di partecipazione:
Attualità
Sanità, centri accreditati: Irpinia resta fanalino di coda in Campania per stanziamenti prestazioni ambulatoriali e domiciliari

L’Aspat Campania e l’Aisic, le associazioni datoriali di categoria maggiormente rappresentative della macroarea Riabilitazione, Sociosanitario e Salute Mentale, su indicazione dei centri privati istituzionalmente accreditati dell’ASL Avellino, hanno organizzato per venerdì 9 giugno 2023, alle 10,30, presso l’Hotel de la Ville di Avellino una conferenza pubblica sul tema della rimodulazione del fabbisogno prestazionale del comparto riabilitativo irpino, per un’equità distributiva delle risorse regionali ed il superamento delle non più tollerabili diseguaglianze territoriali.
Le ragioni della mobilitazione delle imprese sanitarie avellinesi, erogatrici per
conto del Servizio sanitario regionale di un volume complessivo annuo di oltre
300 mila prestazioni nei diversi ambiti della macroarea, a garanzia del
principio di continuità assistenziale, saranno dettagliate e documentate nel
corso dell’evento e condivise con la Direzione generale e strategica dell’ASL Avellino, le organizzazioni sindacali dei lavoratori in rappresentanza degli operatori
del comparto, la segreteria regionale e la delegazione territoriale di CittadinanzAttiva -Tribunale dei diritti del Malato, tecnici ed esperti qualificati del settore riabilitativo.
In termmini di risorse finanziarie assegnate per i servizi ambulatoriali e domiciliari, in rapporto alla popolazione del territorio di competenza, l’ASL di Avellino è il fanalino di coda della Campania
Come documentato dai lavori del Tavolo tecnico paritetico aziendale, la cui ripresa nell’autunno scorso è stata fortemente voluta dal Direttore generale Ferrante, l’ASL Avellino detiene il più basso indice di prestazioni pro-capite: 0,42, a fronte di una media regionale dello 0,67. In termini assoluti significa che vengono svolte oltre 101 mila prestazioni di assistenza in meno, per mancanza di fondi.
L’Irpinia, gli utenti e gli stessi centri socio-sanitari dunque, vengono da anni costantemente penalizzati rispetto alle altre realtà della Campania.
Sin dal 2014, le associazioni datoriali di categoria hanno sollecitato correzioni alla programmazione regionale, per l’adozione di provvedimenti per superare questa inaccettabile situazione di iniquità territoriale che ha prodotto evidenti e documentate disparità tra i cittadini ed assistiti dei diversi territoriali provinciali.
I centri privati accreditati di riabilitazione complessa della provincia di Avellino, afferenti alla locale Asl, chiedono che si ponga fine a questa inaccettabile situazione, che colpisce e determina problemi anche agli erogatori di servizi, al fine di garantire continuità assistenziale a pazienti particolarmente fragili e di dare una significativa risoluzione delle liste di attesa che, allo stato, sono inosservanti di quanto previsto dal Piano Regionale Governo Liste di Attesa.
L’Aisic e l’Aspat Campania chiedono quindi alla Direzione generale e strategica dell’ASL Avellino, pienamente consapevoli della ragionevolezza ed equità della proposta di rimodulazione del fabbisogno prestazionale riabilitativo, di avviare presso
la Regione tale istanza, che è l’unica in grado di consentire stabilità al comparto privato e ai lavoratori occupati e garantire ai cittadini irpini l’inalienabile diritto costituzionale ai LEA – Livelli Essenziali di Assistenza.
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