Attualità
Nicola Cuordoro:”L’ultima chance!”.

“Stiamo diventando un paese ” amorale ” , nel senso che la maggior parte della popolazione e principalmente la gioventù non sa più discernere tra il bene e il male. La colpa è da addebitare , in successione, alle famiglie, ai padri e alle madri, che hanno abbandonato i loro figli a se stessi, non dando loro un’educazione, una direttiva, non mettendo dei paletti, insomma perdendo la loro autorevolezza di genitori in uno strano e scandaloso scambio di ruoli in cui non sai più chi è il genitore e chi il figlio. Poi viene la scuola, anch’essa priva di una vera linea autorevole ( ripeto autorevole e non autoritaria ) che si è lanciata in una campagna di informatizzazione sterile laddove occorre ancora spiegare ai giovani i valori fondanti di una vita, e lo si deve fare con enorme trasporto da parte dei docenti onde impressionarli e, quindi, incidere nel loro animo profondamente anche in avvenire. Poi viene la società, intesa come un insieme di persone che non fanno più ” comunità ” ma un immenso mare di ” io ” che combattono ognuno per proprio conto con ogni arma la battaglia della vita con egoistico fervore e con tutte le armi a disposizione, proponendo come fine ultimo una vita fatta di accumulo di cose spesse insulse e insignificanti e dove i concetti di solidarietà, onestà affogano nel tentativo di conquistare questi falsi beni.
In tutta questa baraonda si è perso il significato del bene e del male. Quando vedi la classe politica comportarsi come degli squallidi lestofanti, quando vedi la maggior parte della popolazione imboccare la via della disonestà per risolvere i propri problemi esistenziali, allora il concetto di bene e di male si mischiano, non sono più visibili e la gioventù si presenta come quel ragazzo che, dopo aver impiccato un gattino ad un cancello, ti sbatte in faccia una frase del genere : ” Ma perché, che ho fatto di male ?”
In questo contesto si sceglie sempre la via più facile, senza remore di nessun natura , pur di raggiungere l’obiettivo, mettendosi sotto le scarpe il concetto di dignità, di umanità. Non si cerca più di conquistarsi le cose con abnegazione, studio e fatica, anche perché studiare non ha più come sbocco il lavoro. E allora si va a zonzo, si cerca di andare a X-Factor, di diventare calciatori, cantanti e non più ricercatori, insegnanti, dottori, meccanici, agricoltori. E voi credete che in avvenire , senza costoro, senza buoni insegnanti, buoni dottori, buoni agricoltori, questa nazione avrà un futuro ?
Dobbiamo rivedere tutto, forse siamo ancora in tempo ad avere un ultima chance. Abbiamo bisogno di gente che stimoli il paese ad imboccare la giusta via; i politici attuali non lo hanno fatto e non mi aspetto niente da loro, ma gli intellettuali dove sono, dove sono le persone di sani principi….uscite allo scoperto e indicate la strada, indicate il bene e il male, non state rintanati anche voi nei vostri privilegi fasulli fatti di vuote congetture, scendete nelle vie e salviamo questo paese che sta miserabilmente andando a fondo”.
Nicola Cuordoro
Nicola Cuordoro è nato ad Ariano Irpino il 26 settembre 1949 . Laureato in Lingue e Letterature Straniere, attualmente è appena andato in pensione dopo quarant’anni di onorata carriera. Autore di numerosi scritti che vanno dal romanzo alle poesie, con interesse anche per il teatro, ha voluto produrre il seguente scritto per risvegliare le coscienze del popolo arianese.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
Attualità
Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
Attualità
La disumanità dei governi imbelli

È caduto il velo delle menzogne, la Flotilla mette a nudo la disumanità dei governi imbelli, interessati a mantenere attivo e florido il mercato delle armi, riconvertendo quello delle automotive, in grave crisi in Europa. La Meloni aveva criticato l’azione della Global Sumud Flotilla reputandola inopportuna e affermava: “è una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare una responsabilità, attendere mentre c’è un negoziato di pace, è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze dei palestinesi” e riferendosi alla Flotilla, proseguiva e rincarava la mano: “ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità” (Ansa e L’Espresso1 ottobre 2025).
Eppure, nei confronti di Israele, la Meloni non esprime alcuno sdegno diversamente manifestato per la Flotilla. Dimentica che era un’azione umanitaria, svolta da persone di diversa nazionalità, disarmate, indirizzata a creare un corridoio sicuro al fine di alleviare le sofferenze del popolo Palestinesedovute alla mancanza di cibo e di medicinali,provocate dalla disumanità del governo genocidario di Israele. Nulla potrà rimanere come prima, la Flotilla ha avuto il merito di aver attirato l’attenzione mediatica su ciò che accade a Gaza e sulla pulizia etnica operata da Israele. Atto esecrabile e frutto avvelenato che affonda le sue radici nel lontano 1948, costellato di odio e morte che avvelena l’esistenza degli israeliani e dei palestinesi, senza soluzione di continuità e senza una via d’uscita. Sin ad oggi, l’UE, gli USA, la Comunità Internazionale non sono riusciti a proporre una pacifica ed unitaria soluzione al tema dei due Stati e dei due popoli. Le immagini di Gaza distrutta, delle donne che piangono i bambini morti per fame o colpiti dalle bombe, hanno ferito la carne viva di milioni di persone chespontaneamente sono scese in piazza gridando lo slogan: “blocchiamo tutto”. Spero che, tutto ciò indurrà i singoli governi e la Comunità Internazionale a rimettere al centro dell’agenda politica il bene comune, oscurato dai ciechi nazionalismi e dalla ricerca del benessere personaleedonistico. I popoli hanno indicato la strada: si dia voce e speranza al senso di umanità, si dia voce e dignità ai popoli del Sud del mondo.
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