Attualità
Nella giornata mondiale dell’ambiente, il centro storico è sempre piu’ abbandonato

Approfittiamo di un pubblico spazio di comunicazione per fare alcune riflessioni che riteniamo non possano più essere sottaciute e che nascono dall’amore che da sempre nutriamo per Ariano.

Siamo residenti del centro storico ma non intendiamo sostenere questioni che possano essere riferite ad una specifica categoria cittadina, piuttosto intendiamo parlare da arianesi.
Uno dei tratti caratteristici del nostro Paese è quello che emerge dai suoi borghi storici, dalla loro bellezza e dalle straordinarie peculiarità che li rendono unici al mondo. Essi connotano non solo la struttura del tessuto urbano cittadino, ma definiscono soprattutto un tratto culturale della nostra città. Vivere i nostri centri storici significa confrontarsi quotidianamente con la storia, l’arte e la tradizione che nel corso dei secoli hanno costruito la fama dell’ Italia nel mondo. Significa cogliere un modo di vivere che ha attraversato il tempo e che fa parte in maniera indissolubile del dna di un popolo. Purtroppo questa ” romantica ” visione cozza sempre piu’ con una modernità figlia di innumerevoli contraddizioni e di problematiche che stanno uccidendo la possibilità di far vivere i centri storici.

Sentivamo il bisogno di portare a conoscenza la questione di una parte importante e vitale di una parte del centro storico di Ariano, abbandonato ormai da troppi anni. Come si puo’ evincere anche dalle foto in via Angelo Spada e vicolo Abate Grassi ormai si può fare di tutto, i propri bisogni, abbandonare qualsiasi tipo di rifiuto, fino a rischiare la propria incolumità per la presenza di edifici fatiscenti e pericolanti. Ci chiediamo come mai ad appena 10 mt dalla Cattedrale, simbolo storico e non solo della Città di Ariano Irpino, si possa verificare tutto questo? Le autorità non vigilano e anche la presenza dell’operatore ecologico si riduce ad una due volte in un anno. Chi ha viaggiato un po’ per l’Italia, si sarà reso conto di come altre amministrazioni tengano nella giusta considerazione la salvaguardia del centro storico per l’importanza che esso rappresenta per le generazioni passate ma anche e soprattutto per quelle future.

Noi speriamo che questo appello, attraverso questo spazio pubblico di informazione, non cada nel vuoto.
Attualità
Nasce ad Ariano la Scuola di Teatro “Attori di si Nasce”

NASCE AD ARIANO la SCUOLA DI TEATRO “ATTORI SI NASCE a cura dell’associazione culturale YGGDRASILL in collaborazione con il TEATRO D’EUROPA di CESINALI. Al via le iscrizioni!
L’associazione culturale YGGDRASILL di Francesco Castagnozzi e Alessandro Pagliaro e il Teatro d’Europa di Cesinali sono lieti di annunciare l’istituzione della Scuola di Teatro “ATTORI SI NASCE”.
Il teatro rappresenta una delle forme d’arte collettiva per eccellenza.
Fare teatro significa anzitutto lavorare in gruppo, aprire tutti i canali per ascoltare se stessi e gli altri, concentrarsi insieme verso un obiettivo comune e stimolante: lo spettacolo.
Attraverso le attività cerchiamo di stimolare i ragazzi ad impegnarsi, a dare il meglio di sé responsabilizzandosi nel lavoro con gli altri.
Significa avere una vasta gamma di possibilità per esprimere creativamente il proprio mondo emozionale agendo in uno spazio protetto in cui l’errore viene semplicemente accolto e non censurato anche laddove si manifestino problemi relazionali.
Per queste ragioni l’attività teatrale può rispondere efficacemente ai bisogni dei ragazzi che diventano così protagonisti, soggetti attivi e partecipi alla realizzazione di un progetto condiviso che ha tra i suoi obiettivi l’accrescimento dell’autonomia, mantenendo alta la motivazione e stimolando la ricerca e l’apprendimento.
Le attività mirano alla costruzione di un evento teatrale, che metta in gioco globalmente la sensibilità, l’affettività e il linguaggio del corpo, la spinta a lavorare insieme usando tutte le proprie risorse, capacità e competenze.
OBIETTIVI
Offrire ai ragazzi, l’opportunità di esprimere le proprie emozioni e “mettersi in gioco”.
Sperimentare linguaggi espressivi diversi: gestualità, immagine, musica e parola.
Potenziare e rafforzare la conoscenza di sé e dell’altro.
Educare al rispetto dell’altro, alla collaborazione e alla cooperazione.
Offrire una più compiuta possibilità d’integrazione ai ragazzi con qualche difficoltà.
Ampliare gli orizzonti culturali dei ragazzi, stimolandone la sensibilità alle arti sceniche.
Allestire un saggio spettacolo finale.
Docenti: Luigi Frasca e Angela Caterina
in collaborazione con Alessandro Pagliaro e Francesco Castagnozzi
Sede del corso: Ariano Irpino (AV)
PRENOTA IL TUO POSTO per una PROVA GRATUITA
Se desideri partecipare al corso di teatro “ATTORI… SI NASCE!”, compila il modulo sul sito web yggdrasill.info oppure invia messaggio whatsapp “Attori si nasce” al numero 327 9277849
Il Presidente
Castagnozzi Francesco Pio
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Attualità
Ennesima tragedia ad Ariano-Giovane di 28 anni trovato morto in casa

Ennesima tragedia ad Ariano Irpino, dove un giovane di 28 anni è stato trovato cadavere nella propria abitazione dai genitori. Il terribile dramma si è consumato nella notte in contrada Vascavino e per ora risultano sconosciuti i motivi che hanno condotto il giovane arianese a compiere il tragico gesto. Sul posto i sanitari del 118 e i carabinieri ma ogni soccorso si è rivelato purtroppo inutile. All’arrivo dei sanitari il giovane era già deceduto. La salma su disposizione della magistratura è stata trasferita nell’obitorio dell’ospedale Frangipane per gli accertamenti medico legali.
Attualità
Il Sud: razza maledetta

La crisi economica mondiale provoca non pochi problemi al quadro macro-economico con riflessi negativi sulla locomotiva tedesca e sull’intera U. E. Il nostro paese, che esporta gran parte dei suoi manufatti in Europa, subisce un grave contraccolpo, con il PIL del Nord ridotto al lumicino mentre il Sud zoppica vistosamente. Fatti certificati dal rapporto Svimez che ha analizzato la situazione economia italiana ed ha centrato il focus sulla indispensabilità di realizzare infrastrutture nel Sud. Se tale obbiettivo politico fosse perseguito si potrebbe ridurre il gap esistente con il resto del paese e si metterebbe a frutto le potenzialità inespresse dal 40% del territorio del Mezzogiorno. Gli investimenti al Sud, secondo lo Svimez, sono vitali. Con una popolazione del 34% del totale nazionale, riceve solo il 28% delle risorse per la spesa pubblica allargata, mentre il Centro-Nord, con una popolazione del 65% incamera il 71%. Una differenza di sei punti percentuali pari a 62 miliardi calcolati in base al criterio della spesa storica: al Sud si spende di meno in servizi, in quanto mancano gli asili nido, i trasporti pubblico, le mense per i bambini, quindi riceve meno soldi. Sei povero resti tale, se sei ricco ricevi più soldi ed offri migliori servizi pubblici. Con questa modalità sono state sottratte, dal 2015 sino ad oggi, risorse per circa 62 miliardi all’anno per un totale non inferiore a 440 miliardi. Secondo le proiezioni dello Svimez, se negli ultimi cinque anni nel Mezzogiorno fossero stati fatti investimenti in spesa pubblica pari al 34% si sarebbero creati 300 mila posti di lavoro, con una riduzione dei disoccupati ed un aumento di cinque punti del PIL. Solo superando il criterio della spesa storica avremmo potuto raccontare una storia diversa, fatta di cooperazione e di solidarietà. Non si è, invece, voluto definire i Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP), dei diritti civili e sociali disciplinati dalla Costituzione all’art 117, lett. m, richiamati dalla legge Calderoli (42/2009), né i fabbisogni standard. Tali presupposti sono indispensabili per un’equa erogazione sull’intero territorio nazionale dei diritti nella Sanità, nell’Istruzione, nei Trasporti e nei servizi a favore della persona. Né si è provveduto a finanziare integralmente, ma solo al 50%, il fondo di perequazione, fatto che ha influito negativamente sulla capacità di spesa dei Comuni del Mezzogiorno con minore capacità fiscale, con la conseguente drastica riduzione dei servizi offerti alla popolazione. Non vogliamo privare di servizi efficienti nessun cittadino, però rivendichiamo legittimamente la completa equiparazione agli standard di vita goduti nelle regioni del Nord. Questo, in sintesi, è la realtà presente in Italia, plasmata sul modello economico neo-liberista che impone le sperequazioni e le disuguaglianze senza offrire soluzioni eque e credibili ai problemi dei territori più fragili. Viene praticato il principio eretto a legge, non approvato dal Parlamento, secondo il quale il Nord presunto virtuoso, offre servizi adeguati ai bisogni dei cittadini mentre il Mezzogiorno e le Isole sono figli senza Dio, destinati a diventare un territorio spopolato e condannato all’emigrazione e all’emarginazione sociale.
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