Attualità
Napoli cenerentola d’Italia nei servizi pubblici

Le gigantografie dei candidati al Comune di Napoli spuntano in ogni angolo della città, con i volti sorridenti ed i sorrisi ammiccanti fanno promesse da marinaio che stridono con il degrado e la recessione socio-economiche della città. Napoli è la terza città d’Italia eppure è la cenerentola nei servizi pubblici. Sono insufficienti e non proporzionati al numero degli abitanti gli asili nido pubblici, il trasporto pubblico locale, il welfare, le strade sono piene di buche e la raccolta differenziata un (bi)sogno dei napoletani. A questosi aggiunge l’emigrazione forzata, non volontaria, dellepersone in cerca di un lavoro stabile e ben remunerato. Dal 2002 al 2017 sono andate via dal Meridione un numero di cittadini uguale alla popolazione residente nella città di Napoli (dati Svimez), persone altamente qualificate, in buona parte giovani al di sotto dei 34 anni. Non faranno mai più ritorno nella loro terra. Temi affrontati superficialmente dai candidati sindaci, quasi nessuno si avventura nell’analisi delle cause del depauperamento del patrimonio umano edei servizi. Se pur lo fanno, tacciono sulle cause che, se non saranno rimosse, non potranno mai dare ai napoletani la dignità di cittadini italiani. Fra questi il candidato sindaco del PD Gaetano Manfredi cita nei suoi discorsi, per fini propagandistici, la questione Meridionale, mai affrontata e mai risolta, aggravata dalla riforma del Titolo V della Costituzione approvata nel 2001 dal PD e dalla Lega. Ancor oggi non sono stati resi operativi i Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) – diritti uguali per tutti i cittadini al di là della residenza – né è stato eliminato il criterio della spesa storica con il quale i territori con diffusi ed efficienti servizi pubblici, presenti nel Centro-Nord, ricevono maggiori fondi da parte dello Stato a differenza dei territori che ne sono privi, inclusa Napoli.
La Costituzione capovolta e calpestata consente a Milano di riceve finanziamenti per gli autobus 5 volte maggiori di quelli di Napoli pur avendo una popolazione di poco superiore a quest’ultima. L’unica che parla a chiare lettere è RossellaSolombrino, candidata del M24A (Movimento 24 Agosto),denuncia l’orrido criterio della spesa storica che scippa 64 miliardi annui al Sud a favore del Nord e depaupera iMeridionali, inclusi i napoletani, dei diritti di cittadinanza. Se la città è priva di servizi essenziali è da addebitare a chi ha taciuto sui motivi che hanno prodotto evidenti ed ampie disuguaglianze certificate dalla Ragioneria dello Stato, dallerelazioni parlamentari, dal “Quotidiano del Sud” con l’operazione verità, dai costituzionalisti, dai giornalisti, dai comitati e dalle associazioni. Napoli non ha agito in giudizio contro lo Stato italiano per riappropriarsi dei denari sottrattiai napoletani. In silenzio il divario tra Napoli e le città del Centro-Nord si è ingigantito ed i napoletani, pur versando imposte con aliquote massime, ricevono servizi scadenti oppure inefficienti rispetto alle città del Nord.
Occorre dire le cose come stanno, in mancanza Napoli resterà la cenerentola d’Italia.
Attualità
Presentazione del libro “Quando il mondo dorme” di Francesca Albanese

Domenica 27 luglio alle ore 18:00, presso la Sala del Palazzo degli Uffici di Ariano Irpino, si terrà la presentazione del libro “Quando il mondo dorme” di Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati.
L’incontro si svolgerà alla presenza dell’autrice, che offrirà al pubblico una narrazione composta da dieci storie tese a rappresentare, attraverso immagini cariche di umanità, lo spirito di un popolo al centro della storia contemporanea.
A dialogare con Albanese sarà Moni Ovadia, figura nota nel panorama teatrale e attivo sostenitore dei diritti sociali. L’evento è promosso da CittadinanzAttiva – Assemblea Territoriale Ariano Irpino, Proloco Nuovamente e Progetto Riformista.
Attualità
SCELTA DEL RE E DELLA REGINA per la XXIX edizione della Rievocazione Storica del Dono delle Sante Spine. Aperte le adesioni

DAL 10 AL 25 LUGLIO 2025 SARANNO APERTE LE ADESIONI PER LA SCELTA DEL RE E DELLA REGINA per la XXIX edizione della Rievocazione Storica del Dono delle Sante Spine.
La partecipazione è aperta a tutti i cittadini che intendano dare un contributo concreto all’evento.
L’adesione va presentata dal 10 al 25 luglio 2025, inviando la domanda esclusivamente all’indirizzo email: info@santespine.it
La domanda dovrà contenere:
• generalità complete
• altezza (senza scarpe) e numero di scarpe
• un recapito telefonico
• due foto recenti (un primo piano e una figura intera)
• copia di un documento d’identità
La selezione si terrà il 27 luglio 2025 alle ore 18:00 presso la sede dell’associazione, in via R. D’Afflitto, 16 (ex chiesa S. Andrea).
La giuria sarà composta da 5 membri:
-1 rappresentante dell’associazione Sacre Spine
-1 delegato dell’amministrazione comunale
-1 esperto di moda,l
-1 storico
-1 giornalista.
Ogni membro esprimerà un voto da 6 a 10 per ciascun candidato.
Le decisioni della giuria sono definitive e inappellabili.
Saranno eletti Re e Regina i candidati che avranno ottenuto il maggior numero di voti.
Verrà inoltre redatta una graduatoria di riserva da utilizzare in caso di rinuncia o impedimento dei prescelti.
Gli eletti dovranno garantire la presenza nei giorni 12 e 31 agosto 2025 e per tutta la durata della manifestazione. In caso di impossibilità si attingerà alla graduatoria.
REQUISITI RE:
• sesso: maschile
• età: preferibilmente tra i 40 e i 50 anni
• capelli e barba: intonsi
REQUISITI REGINA:
• sesso: femminile
• età: preferibilmente tra i 18 e i 25 anni
• capelli: lunghi, moro o castani
Per entrambe le figure è richiesta dimestichezza con il cavallo, poiché il corteo prevede un tragitto a cavallo in sella con accompagnatore, da Castello a Piazza Plebiscito.
La partecipazione è gratuita e non è previsto alcun compenso o rimborso spese.
Per info: www.santespine.it
Attualità
Centrodestra e civiche di centro“Giornata positiva in Consiglio: un passo avanti per la città”

La seduta di Martedì del Consiglio Comunale si è conclusa con soddisfazione per i gruppi di centrodestra e civiche di centro, che rivendicano risultati concreti e significativi ottenuti grazie al loro impegno. Sul primo punto all’ordine del giorno, le opposizioni hanno centrato un obiettivo importante: far intervenire le associazioni di categoria e avviare un tavolo di lavoro in piena condivisione con la maggioranza. Un segnale positivo, che dimostra come il confronto aperto e costruttivo possa portare risultati utili per la città. “È una vittoria del dialogo e del metodo”, commentano i consiglieri. Diverso invece il clima sul secondo punto, relativo allo spostamento del mercato cittadino. Qui sono emerse difficoltà evidenti da parte dell’amministrazione. L’irrigidimento nel difendere le scelte fatte, il continuo decantare l’attuale sistemazione del mercato e, allo stesso tempo, l’ammissione che potrebbero esserci difficoltà nel riportarlo in Piazza Mazzini, hanno reso ancora più chiaro ciò che l’opposizione sostiene da tempo: le motivazioni che vengono presentate come “tecniche” sono in realtà politiche. L’essersi lavati le mani sulle responsabilità, evitando di fornire risposte chiare e documenti richiesti, per poi alimentare confusione, è un atto politico, non tecnico. È la dimostrazione di una gestione che preferisce evitare il confronto, salvo poi chiudersi a riccio quando viene messa davanti alle proprie scelte. A chi ha provato a spostare il dibattito sul piano territoriale, contrapponendo centro e periferia, l’opposizione risponde con decisione, usando un vecchio detto che ben descrive il tono degli attacchi: “Ognuno dal proprio cuore l’altrui misura”. E proprio su questo punto si vuole rispondere con chiarezza anche all’accorato – e non richiesto – richiamo all’unità di Ariano e della sua popolazione, fatto da alcuni esponenti della maggioranza. L’unità si costruisce con un piano serio per la città, e questa amministrazione non l’ha mai avuto. Finora ci sono stati solo interventi a macchia di leopardo nei diversi quartieri, spesso rivendicando meriti non propri, ma senza mai puntare davvero a ricucire il tessuto sociale e culturale di Ariano. Per questo, accusare la minoranza di essere divisiva è paradossale: è chi governa, senza una visione chiara, a non sapere come unire davvero la città. Una giornata, quindi, che per centrodestra e centro rappresenta un passo avanti: dimostra che un’opposizione attenta e responsabile può ottenere risultati, e che chi guida oggi la città continua a mostrare i propri limiti.
I consiglieri di minoranza:
Marcello Luparella, Ico Mazza, Daniele Tiso, Antonio Della Croce, Marco la Carità
F.lli D’Italia Forza Italia Azione Orizzonti Popolari Patto Civico Comitato Manna Camporeale Moderati per Ariano
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