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Mario Iuorio (M5S):” Grazie a noi la bonifica di Difesa Grande è dinuovo possibile”

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Mario Iuorio, candidato sindaco ad Ariano Irpino per il M5S, interviene sulla questione della bonifica di Difesa Grande, con una nota. Questo l’intervento dell’avv.Iuorio:
La provincia di Avellino ha avviato le procedure di diffida nei confronti dell’ASIDEV per la contaminazione dei pozzi collocati nelle aree esterne alla discarica.

Avevamo denunciato l’inquinamento dei pozzi già ad ottobre 2018, ribadendo continuamente, negli ultimi anni e negli ultimi mesi, la necessità di una bonifica del sito.

L’amministrazione uscente ha provato a negare fino all’ultimo la realtà dei fatti. C’è stato il vile tentativo di negare alla città di Ariano il diritto alla bonifica del sito. Il sindaco Gambacorta fino a ieri ha continuato a dire e a dichiarare pubblicamente che la discarica non inquina, che il sito non è inquinato.

Oggi il nostro ex sindaco viene definitivamente sconfessato. È la stessa provincia di Avellino a dare definitiva conferma alle nostre denunce sull’inquinamento dei pozzi esterni.

Si tratta di un risultato enorme.

L’amministrazione Gambacorta in questi 5 anni aveva di fatto chiuso le porte alla bonifica ed aveva aperto le porte ad una nefasta messa in sicurezza che non avrebbe previsto il ripristino delle matrici ambientali, ma che sarebbe consisitita nella definitiva copertura del sito mediante il conferimento di altri 100.000 metri cubi di rifiuti e la costruzione di un coperchio.

Grazie alle nostre denunce oggi la bonifica è dinuovo possibile. Il ministero dell’ambiente ha stanziato già quasi 7 milioni di euro per ripristinare l’ambiente e si attende solo che la conferenza dei servizi dichiari il sito “contaminato” per poter procedere con la spesa dei fondi assegnati.

Il nostro impegno sui temi ambientali è continuo e costante e rispediamo al mittente le accuse di strumentalizzazione che ci ha rivolto il candidato a sindaco del PD.

Forse Enrico Franza, fino a pochi anni fa iscritto e militante di Forza Italia, vivendo a Roma non conosce i problemi della città e di questo non possiamo fargliene una colpa.

È un dato di fatto incontrovertibile che il PD e Forza Italia in consiglio comunale hanno fatto di tutto per non spendere i 7 milioni di euro destinati alla bonifica.

Questi soldi sembrerebbero essere stati dirottati verso la realizzazione di un depuratore di cui ad oggi non si sa proprio nulla.

Ieri dopo anni di lotte ci siamo ripresi ciò che avevamo ottenuto grazie all’impegno dell’associazione Ariano in movimento. Chiederemo nuovamente di vincolare i 7 milioni di euro alle nuove attività di caratterizzazione, monitoraggio, messa in sicurezza e BONIFICA, parola che maggioranza e opposizioni volevano cancellare pur di non danneggiare economicamente la società Asi/Dev

Oggi la lista del Movimento 5 Stelle consegna ancora prima della sua elezione un primo grande risultato alla città.

Il nostro impegno non si ferma qui.

Abbiamo un dossier anche sulla discarica di Fosso Madonna dell’Arco. La bonifica di quel sito è stata stimata in oltre 20 milioni di euro e sono in corso attualmente delle indagini perché i mancati interventi hanno determinato uno smottamento dei rifiuti dal sito della discarica verso l’esterno.

Senza di noi sarebbero arrivati ad Ariano nuovi rifiuti e non ci sarebbe stata possibilità di bonifica. Altro che strumentalizzazioni“.

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AREE INTERNE, D’AGOSTINO(FI): NESSUN DECLINO IRREVERSIBILE

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Il segretario provinciale di Avellino scrive alla Premier e al Ministro per la Coesione: “Per i nostri territori occorrono infrastrutture, accesso al credito, agevolazioni fiscali e valorizzazione del turismo sostenibile, non rassegnazione.”

Roma, 2 lug – “Le aree interne non sono un capitolo chiuso della storia economica del Paese, né un peso morto destinato al declino. Sono un potenziale straordinario di sviluppo, lavoro e qualità della vita. Serve il coraggio politico di scommettere sul loro rilancio, non la rassegnazione istituzionale”. Lo dichiara l’on. Angelo Antonio D’Agostino, responsabile nazionale del Dipartimento Innovazione e Sviluppo di Forza Italia e segretario provinciale del partito ad Avellino, commentando il contenuto del Piano strategico nazionale per le aree interne, dove si parla di “struttura demografica compromessa” e di una condizione di difficilissima reversibilità per molti territori.

“Sono valutazioni che mi permetto di respingere con determinazione – prosegue D’Agostino – perché rischiano di cristallizzare una visione rinunciataria, che finisce per deresponsabilizzare la politica e scoraggiare le comunità locali. L’Italia non può permettersi di archiviare un terzo del proprio territorio come se fosse perso per sempre. Per questo ho scritto una missiva alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al Ministro per le Politiche di Coesione, Tommaso Foti, per chiedere di rivedere le parti del Piano che fanno riferimento a una presunta irrimediabilità del declino, sostituendo questa impostazione con un impegno chiaro per politiche di rigenerazione e investimento.”

D’Agostino sottolinea come il rilancio delle aree interne debba passare per interventi concreti: “Dalle infrastrutture materiali e digitali all’accesso al credito, da agevolazioni fiscali per chi investe alla valorizzazione del turismo sostenibile e dell’industria di trasformazione, è possibile creare le condizioni per invertire la tendenza. Come imprenditore a capo di un gruppo nato proprio nelle aree interne del Mezzogiorno, so che questa sfida può essere vinta se si abbandonano le vecchie ricette e si adottano politiche innovative, ambiziose e territorialmente mirate.”

“Sono certo che Forza Italia, grazie al lavoro certosino del nostro capo delegazione a Bruxelles, Fulvio Martusciello, e del nostro Segretario nazionale e Vice Premier, Antonio Tajani, continuerà a lavorare in Europa, in Parlamento e nel Governo per restituire dignità e futuro ai nostri borghi e ai nostri comuni. Nessun territorio deve sentirsi condannato al declino: questa – conclude D’Agostino – è la nostra responsabilità e la nostra sfida.”

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Antonio Bianco:”Giornalismo scrivano, megafono del potere”

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Giornali, TV, social media raccontano della volontà del governo italiano di aumentare la spesa militare al 5% del Pil. Oggi è al 2% e si spendono circa 37 miliardi annui ai quali si aggiungerebbero altri 40 miliardi annui (somma superiore all’ultima legge di bilancio di 30 miliardi) che graverebbero il bilancio di 400 miliardi in 10 anni.

Con il Pil che segna aumenti da prefisso telefonico, il mega debito pubblico da far tremare i polsi ed una scarsa propensione del governo a colpire gli evasori fiscali, per reperire i soldi si profilano tagli alla spesa pubblica.

Viene prospettata l’ipotesi di distrarre le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione, destinati per l’80% al Meridione ed il 20% al Centro-Nord, a favore del riarmo. Se ciò fosse, non solo il Meridione, privo di infrastrutture moderne e quasi inesistenti diritti di cittadinanza, ma pure l’area settentrionale andrebbe in sofferenza senza l’apporto del FSC. I giornalisti dei media nazionali e della TV di Stato, in modo acritico scrivono del riarmo senza analizzare le ricadute socio-economiche dovute ai tagli alla spesa pubblica che incideranno maggiormente sui meridionali, oppressi dall’emigrazione endemica e dal reddito che è la metà e la disoccupazione doppia rispetto al Centro-Nord. Il giornalista dovrebbe operare con etica e obiettività nel rispetto della verità garantendo al cittadino il diritto all’informazione e non solo alla notizia. Pedagogia dell’asservimento al padrone di turno con la narrazione del pericolo futuro privato dall’esame, a tutto tondo, sia dei risvolti positivi che di quelli negativi. In tal modo il cittadino è l’agnello sacrificale al quale è negato il diritto di scegliere con obbiettività e, sotto l’influenza degli eventi drammatici degli ultimi anni, sarà indotto ad accettare, non solo, la riduzione degli spazi di democrazia diretta ma pure tagli al welfare, alla scuola, alla sanità. La democrazia richiede che i giudici siano sottoposti solo alla legge ma anche giornalisti che non siano solo  il megafono del potere.

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Servizio Trasporto Scolastico Anno Scolastico 2025/2026. Aperte le iscrizioni

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Il Comune di Ariano Irpino informa che sono aperte le iscrizioni al servizio di trasporto scolastico per l’anno scolastico 2025/2026.
Il termine di scadenza per la presentazione delle domande è fissato al 01/08/2025.
Tutte le informazioni sono reperibili nell’allegato avviso pubblico, oltre al relativo modello di domanda da presentare al Comune di Ariano Irpino con le modalità indicate.

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