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Maraia (M5S):”Duplice impegno per estensione dei ristori e valorizzazione delle Zone Economiche Speciali”

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Nel corso della giornata di oggi, ho profuso il mio impegno su due fronti, alla Camera ed in Commissione Ambiente.

In primo luogo, la Camera ha approvato l’ordine del giorno a mia prima firma sul DL “Natale”, che ha introdotto specifiche misure di prevenzione del contagio nelle relazioni interpersonali ed un contributo a fondo perduto ai soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività prevalente nell’ambito di alcuni settori, come quello dei bar e ristoranti.

Nello specifico, il Decreto stabilisce che possono accedere al ristoro esclusivamente i soggetti che hanno già ricevuto il contributo a fondo perduto previsto ex 25 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (cosiddetto decreto-legge “Rilancio”), che non abbiano restituito il predetto ristoro. Tuttavia, non possono accedervi i soggetti che hanno attivato la partita IVA a partire dal 1° dicembre 2020 e quelli la cui partita IVA è cessata alla data di entrata in vigore del decreto-legge. Tutto ciò ha determinato lacune nella tutela di alcune categorie altrettanto colpite dalle conseguenze economiche della pandemia, ma ancora escluse da forme di ristoro in virtù di limiti e requisiti vigenti.

Per questo motivo, il mio ordine del giorno impegna il Governo ad introdurre ulteriori provvedimenti finalizzati ad estendere in maniera proporzionale i contributi economici a tutti i soggetti titolari di partita IVA, siano essi persone fisiche o giuridiche, esercenti attività di lavoro autonomo, impresa e di reddito agrario, i quali abbiano registrato un calo del fatturato nel corso dell’anno solare 2020 in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da “Covid-19”, e che attualmente rimangono esclusi dalle misure finora introdotte.

Sul versante infrastrutture e trasporti, inoltre, ho discusso in Commissione Ambiente la mia interrogazione a risposta immediata. In quest’ultima ho evidenziato che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che il Governo dovrà presentare per accedere alle risorse del Recovery Fund, si prefigge vari obbiettivi ambiziosi nel campo delle infrastrutture viarie, ferroviarie e portuali.

Ho chiesto, dunque, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti se siano previste risorse ulteriori per il potenziamento e la realizzazione di nuove opere infrastrutturali stradali di collegamento tra zone portuali e Zone Economiche Speciali. Il Ministero ha meritevolmente riconosciuto l’esigenza di valorizzare i porti del Sud anche attraverso efficaci collegamenti con le linee ferroviarie veloci e stimolando le filiere logistiche territoriali in maniera ecologica. Allo stesso modo ha riconosciuto che è indispensabile valorizzare il ruolo delle Zone Economiche Speciali (ZES) vicino alle aree portuali nel Sud, con l’obiettivo di attrarre investimenti produttivi, grazie alla semplificazione amministrativa e all’applicazione di una legislazione economica agevolata, nonché alla realizzazione di migliori e più efficienti collegamenti infrastrutturali.

Nella successiva controreplica al Ministero ho ribadito che è indispensabile valorizzare il ruolo delle Zone Economiche Speciali (ZES) nei pressi alle aree portuali nel Sud, stanziando risorse per il potenziamento e la realizzazione di nuove infrastrutture stradali e ferroviarie per il collegamento tra aree portuali e le stesse ZES, specialmente per i collegamenti strategici fra i tre mari, Tirreno-Adriatico e Ionio. Senza nuove infrastrutture non vi può essere sviluppo economico per il Centro-Sud.

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Antonio Bianco:”Giornalismo scrivano, megafono del potere”

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Giornali, TV, social media raccontano della volontà del governo italiano di aumentare la spesa militare al 5% del Pil. Oggi è al 2% e si spendono circa 37 miliardi annui ai quali si aggiungerebbero altri 40 miliardi annui (somma superiore all’ultima legge di bilancio di 30 miliardi) che graverebbero il bilancio di 400 miliardi in 10 anni.

Con il Pil che segna aumenti da prefisso telefonico, il mega debito pubblico da far tremare i polsi ed una scarsa propensione del governo a colpire gli evasori fiscali, per reperire i soldi si profilano tagli alla spesa pubblica.

Viene prospettata l’ipotesi di distrarre le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione, destinati per l’80% al Meridione ed il 20% al Centro-Nord, a favore del riarmo. Se ciò fosse, non solo il Meridione, privo di infrastrutture moderne e quasi inesistenti diritti di cittadinanza, ma pure l’area settentrionale andrebbe in sofferenza senza l’apporto del FSC. I giornalisti dei media nazionali e della TV di Stato, in modo acritico scrivono del riarmo senza analizzare le ricadute socio-economiche dovute ai tagli alla spesa pubblica che incideranno maggiormente sui meridionali, oppressi dall’emigrazione endemica e dal reddito che è la metà e la disoccupazione doppia rispetto al Centro-Nord. Il giornalista dovrebbe operare con etica e obiettività nel rispetto della verità garantendo al cittadino il diritto all’informazione e non solo alla notizia. Pedagogia dell’asservimento al padrone di turno con la narrazione del pericolo futuro privato dall’esame, a tutto tondo, sia dei risvolti positivi che di quelli negativi. In tal modo il cittadino è l’agnello sacrificale al quale è negato il diritto di scegliere con obbiettività e, sotto l’influenza degli eventi drammatici degli ultimi anni, sarà indotto ad accettare, non solo, la riduzione degli spazi di democrazia diretta ma pure tagli al welfare, alla scuola, alla sanità. La democrazia richiede che i giudici siano sottoposti solo alla legge ma anche giornalisti che non siano solo  il megafono del potere.

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Servizio Trasporto Scolastico Anno Scolastico 2025/2026. Aperte le iscrizioni

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Il Comune di Ariano Irpino informa che sono aperte le iscrizioni al servizio di trasporto scolastico per l’anno scolastico 2025/2026.
Il termine di scadenza per la presentazione delle domande è fissato al 01/08/2025.
Tutte le informazioni sono reperibili nell’allegato avviso pubblico, oltre al relativo modello di domanda da presentare al Comune di Ariano Irpino con le modalità indicate.

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La Provincia di Avellino attiva i canali istituzionali Whatsapp e Telegram

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Il presidente Buonopane: “Puntiamo a migliorare il rapporto con l’utenza” La Provincia di Avellino ha attivato i canali istituzionali Whatsapp e Telegram “Provincia di Avellino”, al fine di migliorare le comunicazioni con l’utenza.

“Abbiamo realizzato questi canali per rispondere a un’esigenza di riduzione della distanza tra palazzo e utente – spiega il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane -. Utente che è rappresentato dal libero cittadino, dall’associazione, dall’impresa privata, dagli organi di informazione. Lo stesso vale nel rapporto con ogni altra istituzione. Di qui, la ferma convinzione di sfruttare i media tradizionali e i social media. Lungo questo solco, si muove da tempo l’attività di comunicazione/informazione, registrando apprezzabili riscontri. In tale direzione, si proseguirà con le azioni già programmate. I due canali ufficiali vanno ad aggiungersi alla pagina ufficiale di Facebook ‘Provincia di Avellino’”.

Il presidente Buonopane invita a iscriversi ai canali istituzionali Whatsapp e Telegram.

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