Mettiti in comunicazione con noi

Così non va

Luciano Giorgione : AIR aumentano costi dei biglietti e disservizi.

Pubblicato

-

Da Luciano Giorgione riceviamo e pubblichiamo :

Sono un utente dell’Air, viaggio tutti i giorni da Ariano a Benevento e spesso mi ritrovo nel bus con la presenza di passeggeri in piedi per tutto il tragitto compreso quello autostradale. La normativa che disciplina tale regolamentazione a mio avviso non è chiara, perché viola le norme di sicurezza nel percorrere l’autostrada con i passeggeri in piedi e obbliga l’utilizzo delle cinture di sicurezza per i passeggeri seduti. Suggerisco al direttore tecnico di servizio e al dirigente dell’azienda, di chiarire una volta per sempre codesta posizione così ambigua che ha visto provocare nella giornata odierna alle ore 15,00 col bus proveniente da Avellino e diretto ad Ariano, un ritardo di circa trenta minuti, la causa, una verifica del numero dei viaggiatori in piedi lungo il corridoio dello stesso da parte della polizia stradale. Ciò ha procurato un disservizio all’utenza per le mancate coincidenze successive verso altre destinazioni per il ritardo consumato. La pubblicità dell’AIR non è corretta, in quanto recita di viaggiare con i mezzi pubblici e che al resto ci pensano loro.

Advertisement
Clicca per commentare

Attualità

Nella giornata mondiale dell’ambiente, il centro storico è sempre piu’ abbandonato

Pubblicato

-

Approfittiamo di un pubblico spazio di comunicazione per fare alcune riflessioni che riteniamo non possano più essere sottaciute e che nascono dall’amore che da sempre nutriamo per Ariano.


Siamo residenti del centro storico ma non intendiamo sostenere questioni che possano essere riferite ad una specifica categoria cittadina, piuttosto intendiamo parlare da arianesi.
Uno dei tratti caratteristici del nostro Paese è quello che emerge dai suoi borghi storici, dalla loro bellezza e dalle straordinarie peculiarità che li rendono unici al mondo. Essi connotano non solo la struttura del tessuto urbano cittadino, ma definiscono soprattutto un tratto culturale della nostra città. Vivere i nostri centri storici significa confrontarsi quotidianamente con la storia, l’arte e la tradizione che nel corso dei secoli hanno costruito la fama dell’ Italia nel mondo. Significa cogliere un modo di vivere che ha attraversato il tempo e che fa parte in maniera indissolubile del dna di un popolo. Purtroppo questa ” romantica ” visione cozza sempre piu’ con una modernità figlia di innumerevoli contraddizioni e di problematiche che stanno uccidendo la possibilità di far vivere i centri storici.

Sentivamo il bisogno di portare a conoscenza la questione di una parte importante e vitale di una parte del centro storico di Ariano, abbandonato ormai da troppi anni. Come si puo’ evincere anche dalle foto in via Angelo Spada e vicolo Abate  Grassi ormai si può fare di tutto, i propri bisogni, abbandonare qualsiasi tipo di rifiuto, fino a rischiare la propria incolumità per la presenza di edifici fatiscenti e pericolanti. Ci chiediamo come mai ad appena 10 mt dalla Cattedrale, simbolo storico e non solo della Città di Ariano Irpino, si possa verificare tutto questo? Le autorità non vigilano e anche la presenza dell’operatore ecologico si riduce ad una due volte in un anno. Chi ha viaggiato un po’ per l’Italia, si sarà reso conto di come altre amministrazioni tengano nella giusta considerazione la salvaguardia del centro storico per l’importanza che esso rappresenta per le generazioni passate ma anche e soprattutto per quelle future.

Noi speriamo che questo appello, attraverso questo spazio pubblico di informazione, non cada nel vuoto.

Continua a leggere

Attualità

M5S, Ciampi: “Regioni amiche delle mamme, Campania penultima grazie a De Luca”

Pubblicato

-

Il Consigliere regionale: “Il rapporto di Save the Children fotografa una situazione allarmante”

“Sono trascorsi molti anni da quando ascoltavamo De Luca nei comizi elettorali pronunciare il mantra “mai più ultimi”, ma ad oggi, con buona pace del governatore, nulla è cambiato. Il rapporto di Save the Children, alla vigilia della festa della mamma, colloca la nostra regione al penultimo posto tra quelle capaci di sostenere il percorso della maternità. Il report è un disastro per la Campania in tutti i settori: lavoro, servizi, soddisfazione personale, partecipazione alla vita politica e strutture in grado di fronteggiare la violenza di genere. Per le mamme campane reggere l’equilibrio tra lavoro e cura familiare è pressoché impossibile. Inoltre l’inesorabile crollo delle nascite, soprattutto nelle aree interne, contribuisce a peggiorare il grave fenomeno dello spopolamento”. A denunciarlo è il Consigliere regionale del Movimento 5 stelle Vincenzo Ciampi, componente della commissione politiche sociali.

“Altro dato che ci preoccupa è quello relativo alla salute: anche qui la Campania è in fondo, con segnali allarmanti per mortalità infantile nel primo anno di vita e consultori attivi per abitante. Di fronte a questi numeri – conclude Ciampi – De Luca dovrebbe pensare di chiudere la sua stagione politica e non al suo terzo mandato”.

Continua a leggere

Attualità

“Campania…. mai più ultimi”

Pubblicato

-

La realtà supera l’immaginazione, non è una finzione cinematografica, il set è il pronto soccorso dell’Ospedale del Mare, fiore all’occhiello di De Luca, presidente della Campania. Stipati in 40 su sedie a rotelle, poltrone o barelle, gli uni “incollati” agli altri, si attende di essere portati nei reparti. Di notte, nel pronto soccorso si rincorrono mille voci, unite a lamenti e grida, qualcuno invoca i propri cari, un loop senza fine che si protrae per l’intera notte e si interrompe solo alle prime luci del giorno. Un carnaio dove la dignità umana è umiliata e oltraggiata, i pannoloni vengono cambiati dietro ad un paravento che copre solo una parte della brandina, sotto lo sguardo annoiato degli altri pazienti. Il personale sanitario è insufficiente e non può attendere alle richieste di tutti, alcuni sono premurosi, altri forse per il numero eccessivo di pazienti o per indifferenza volgono lo sguardo altrove. Siamo in Campania dove echeggia lo slogan: “Campania…. mai più ultimi”, invece la realtà è ben diversa e ci rimanda a dati sanitari allarmanti. Siamo ultimi, nelle liste d’attesa, nelle barelle accatastate nei corridoi del pronto soccorso, nelle prestazioni sanitarie, nella rete delle emergenze. Il dato è riportato dal Corriere del Mezzogiorno nell’articolo di Felice Naddeo: “Sanità, Regione Campania bocciata: è tra le ultime d’Italia per i livelli di assistenza”. La situazione è drammatica e ci colloca al terzultimo posto nella classifica del ministero della salute elaborata da Gimbe sui livelli essenziali di assistenza sanitaria (LEA): la Campania assicura in Italia la minore percentuale di cure garantite. Nella nostra regione si muore, in media, 3/4 anni prima che in altre parti del Paese. Manca la rete territoriale che prenda in carico il paziente in base al codice di gravità della patologia, inviando i pazienti gravi al pronto soccorso, mentre gli altri dovrebbero essere gestiti dal medico di medicina generale, dal pediatra o dallo specialista. In tal modo si eviterebbe il sovraffollamento degli ospedali già sotto pressione per i pochi posti letto, frutto del bilancio in rosso della sanità, che ha rese lunghissime le liste di attesa. Ancora oggi, dalla Campania vi è una ampia migrazione sanitaria verso la Lombardia, la Toscana e l’Emilia Romagna con una spesa complessiva di circa 380 milioni annui che scompaiono dal bilancio regionale ed arricchiscono le altre regioni depauperando il servizio sanitario erogato ai cittadini campani. “Campania…. mai più ultimi”.

Continua a leggere
Advertisement

Più letti