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Lpa, primo match point per i play-off. Al Pala Cardito arriva Viterbo.

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Ariano Irpino ha a disposizione la prima delle tre possibilità che il calendario gli riserva per assicurarsi la storica qualificazione alla post-season. I play-off metteranno in palio la seconda promozione in massAriano irpino ha a disposizione la prima delle tre possibilità che il calendario gli riserva per assicurarsi la storica qualificazione alla post-season. I play-off metteranno in palio la seconda promozione in massima serie dopo quella conquistata sabato scorso da Ragusa. Il paragone tennistico farà certamente piacere al presidente Mario Cirillo, ancora oggi sulla breccia nei campi dei due circoli del Tricolle, e che stasera si augura di raggiungere l’obiettivo tracciato in estate alla prima stagione in serie A2. Particolarmente motivate le ragazze di coach Agresti e non solo per l’importante traguardo a portata di mano. C’è la voglia di chiudere al meglio la stagione, far dimenticare diverse prestazioni incolori e magari mettersi in mostra nell’ottica riconferme. Ma è l’avversaria a creare un ulteriore stimolo. Quella dell’andata è stata una sconfitta che poteva essere evitata. Nella circostanza L’Lpa pagò l’assenza di Dominguez, l’espulsione di Grasso ed un atteggiamento difensivo molle. Stasera (ore 18) sarà un’altra storia. L’arrivo della Nazionale sul Tricolle ha ravvivato gli animi. Il pubblico arianese sarà sicuramente l’arma in più in una serata in cui si spera di ritrovare la migliore Micovic, di apprezzare il buon momento di forma di Maggi e Narviciute e la voglia di riscatto di Adriana Grasso. Sul fronte opposto l’obiettivo sarà quello di far valere l’atipicità. Coach Scaramuccia spesso ricorre alle quattro piccole. Il totem è la ceca Martina Rejchova, pivot 30-enne, esperta del campionato italiano con sei anni di A1 alle spalle: all’andata fu una delle protagoniste. Domenica scorsa ha esordito la guardia-ala, ex Ancona, Eleonora Lascala, temibile tiratrice dall’arco al rientro dopo l’operazione ai legamenti del ginocchio destro di un anno fa. LE CIFRE (medie per gara): Lpa Ariano Irpino: P.ti 59,2 (Micovic 13,1); P.ti subiti 58,3; Falli C. 18 (Paparo 3,3); Falli S. 18,9 (Micovic 4,9); T2 43,3 (Grasso 46,6), T3 22,8% (Aversano 36,8%), Tl 65,2% (Paparo 78,3%), Rimb. 44,6 (Narviciute 7,8), Perse 22,6 (Paparo 4,1), Rec. 20,7 (Paparo 2,7), Assist 6,8 (Paparo 1,6), Valutaz. 68,6 (Narviciute 13,1). Defensor Viterbo: P.ti 51,5 (Rejchova 13,5); P.ti subiti 66,5; Falli C. 18,6 (Boi 3); Falli S. 17,7 (Rejchova 4,9); T2 35,7% (Rejchova 46,7%), T3 22,7% (Boi 36,5%), Tl 69,5% (Rejchova 78,7%), Rimb. 35,3 (Rejchova 10), Perse 22,5 (Rejchova 3,3), Rec. 22,4 (Bernardini 3,8), Assist 2,9, Valutaz. 45,7 (Rejchova 19,4). ARBITRI: Leggiero di Brindisi e Lucarella di Taranto IL PROGRAMMA DELLA 24^ GIORNATA (SERIE A2 – girone B): Siena – Elite SP (09/03 ore 21); Napoli – Battipaglia (10/03 ore 18); Ariano Irpino – Viterbo (10/03 ore 18); Carispezia SP – Reggio C. (10/03 ore 18); Ragusa – College Italia (10/03 ore 18); Salerno – Bologna (09/03 ore 19.30). Riposa: Vesta Free Woman Ancona. CLASSIFICA: Ragusa 42; Carispezia SP 36; Elite SP, Napoli 32; Battipaglia 28; Ancona 26; Bologna 22; Salerno 18; Ariano Irpino 16; Reggio C., Viterbo 10; College Italia 4; Siena 0. ima serie dopo quella conquistata sabato scorso da Ragusa. Il paragone tennistico farà certamente piacere al presidente Mario Cirillo, ancora oggi sulla breccia nei campi dei due circoli del Tricolle, e che stasera si augura di raggiungere l’obiettivo tracciato in estate alla prima stagione in serie A2. Particolarmente motivate le ragazze di coach Agresti e non solo per l’importante traguardo a portata di mano. C’è la voglia di chiudere al meglio la stagione, far dimenticare diverse prestazioni incolori e magari mettersi in mostra nell’ottica riconferme. Ma è l’avversaria a creare un ulteriore stimolo. Quella dell’andata è stata una sconfitta che poteva essere evitata. Nella circostanza L’Lpa pagò l’assenza di Dominguez, l’espulsione di Grasso ed un atteggiamento difensivo molle. Stasera (ore 18) sarà un’altra storia. L’arrivo della Nazionale sul Tricolle ha ravvivato gli animi. Il pubblico arianese sarà sicuramente l’arma in più in una serata in cui si spera di ritrovare la migliore Micovic, di apprezzare il buon momento di forma di Maggi e Narviciute e la voglia di riscatto di Adriana Grasso. Sul fronte opposto l’obiettivo sarà quello di far valere l’atipicità. Coach Scaramuccia spesso ricorre alle quattro piccole. Il totem è la ceca Martina Rejchova, pivot 30-enne, esperta del campionato italiano con sei anni di A1 alle spalle: all’andata fu una delle protagoniste. Domenica scorsa ha esordito la guardia-ala, ex Ancona, Eleonora Lascala, temibile tiratrice dall’arco al rientro dopo l’operazione ai legamenti del ginocchio destro di un anno fa. LE CIFRE (medie per gara): Lpa Ariano Irpino: P.ti 59,2 (Micovic 13,1); P.ti subiti 58,3; Falli C. 18 (Paparo 3,3); Falli S. 18,9 (Micovic 4,9); T2 43,3 (Grasso 46,6), T3 22,8% (Aversano 36,8%), Tl 65,2% (Paparo 78,3%), Rimb. 44,6 (Narviciute 7,8), Perse 22,6 (Paparo 4,1), Rec. 20,7 (Paparo 2,7), Assist 6,8 (Paparo 1,6), Valutaz. 68,6 (Narviciute 13,1). Defensor Viterbo: P.ti 51,5 (Rejchova 13,5); P.ti subiti 66,5; Falli C. 18,6 (Boi 3); Falli S. 17,7 (Rejchova 4,9); T2 35,7% (Rejchova 46,7%), T3 22,7% (Boi 36,5%), Tl 69,5% (Rejchova 78,7%), Rimb. 35,3 (Rejchova 10), Perse 22,5 (Rejchova 3,3), Rec. 22,4 (Bernardini 3,8), Assist 2,9, Valutaz. 45,7 (Rejchova 19,4). ARBITRI: Leggiero di Brindisi e Lucarella di Taranto IL PROGRAMMA DELLA 24^ GIORNATA (SERIE A2 – girone B): Siena – Elite SP (09/03 ore 21); Napoli – Battipaglia (10/03 ore 18); Ariano Irpino – Viterbo (10/03 ore 18); Carispezia SP – Reggio C. (10/03 ore 18); Ragusa – College Italia (10/03 ore 18); Salerno – Bologna (09/03 ore 19.30). Riposa: Vesta Free Woman Ancona. CLASSIFICA: Ragusa 42; Carispezia SP 36; Elite SP, Napoli 32; Battipaglia 28; Ancona 26; Bologna 22; Salerno 18; Ariano Irpino 16; Reggio C., Viterbo 10; College Italia 4; Siena 0.

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Iris Ferazzoli si racconta:”Ad Ariano ho trovato la famiglia e la casa a cui tornare dopo le mie impegnative sfide”

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Ha sangue italiano nelle vene Iris Ferazzoli, sebbene sia nata in Argentina a Santa Fe, nel 1972. Dopo una brillante carriera come giocatrice, coronata con la vittoria di uno scudetto a Priolo e un’Eurocoppa a Napoli, attualmente fa la head coach di basket. Ha iniziato l’attività di allenatrice in serie A nel 2014 ad Ariano Irpino, per proseguirla a Cagliari per 5 anni e, nella scorsa stagione, a Roseto degli Abruzzi. Iris è rientrata il 12 agosto dall’Argentina, dove non si recava da tre anni, sia perché il suo periodo lavorativo inizia in agosto, sia perché temeva di rimanere bloccata in aeroporto a causa di eventuali lock down. Ha potuto finalmente riabbracciare sua madre e il resto della famiglia, con la quale è rimasta circa un mese. Nel periodo della pandemia, ci ha rivelato – “ho riflettuto molto sul senso del lavoro, delle amicizie, della famiglia. Quando si abbraccia la mamma, si abbraccia la casa, la propria infanzia, la storia della famiglia, i posti in cui si è stati felici, i ricordi”. Ci ha confidato come, a causa di un problema di salute della madre, sia stata in ansia e non abbia girato come avrebbe desiderato, per la sua terra, di cui la preoccupano le critiche condizioni socio-economiche. Iris ormai è italiana quasi dalla stessa quantità di anni trascorsi in Argentina: “Sono partita dall’Argentina a 26 anni e sono 24 anni che vivo in Italia, anche il mio compagno è italiano. Il privilegio di essere qui lo devo allo sport di cui sono appassionata, la pallacanestro: entrai nella nazionale argentina a 19 anni, rimanendoci dal 1990 al 2005. Nel 1997, per la prima volta ci qualificammo al mondiale, un obiettivo al quale avevamo lavorato duramente negli anni precedenti, ma il mio principale intento fin da piccola era venire a giocare nella terra di mio nonno, originario di Monte San Giovanni Campano (FR). Quando andai in Germania per il mondiale, notarono il mio cognome italiano e mi chiamarono. Risposi immediatamente e cominciai a giocare nelle migliori squadre italiane, finché non approdai anche ad Ariano Irpino, dove rimasi dal 2010 fino al 2016. Qui ho avuto modo di fare grandi amicizie e ho persino comprato casa, una tana alla quale tornare a ogni fine incarico e dove mi sento bene. Ho messo radici con persone che definisco la mia famiglia: nella vita una è la famiglia biologica o che ti ha cresciuta, un’altra è quella che ti scegli incontrando, parlando, lavorando, confrontandoti, creando le tue amicizie. Sono amicizie forti che si contano sulle dita di una mano, ma su cui se ho bisogno, se sono triste, posso contare, persone dalle quali non devo nascondermi, ma a cui posso mostrarmi anche con le mie fragilità, perché non mi giudicano”. Iris inizia a giocare in Italia dal 1998 al 2013, dai 18 fino ai 41 anni: “Ho giocato ad alti livelli, fino ai mondiali, mi sono mancate soltanto le Olimpiadi. Essere professionista è uno stile di vita che richiede impegno, sacrificio, responsabilità verso se stessi e le proprie compagne. Ma ho capito che pur continuando a divertirmi come giocatrice, sentivo ardere il fuoco dell’insegnamento. È importante che le capacità motorie si sviluppino da piccoli, l’approccio a certi movimenti è facilitato e permette che una volta appresi, da adulti si facciano in maniera automatica, senza richiedere particolari sforzi mentali. Da ragazzina adoravo sottopormi allo stress da competizione, necessario per essere pronti ad affrontare squadre forti e io in questo sono sempre stata incisiva. Ho cominciato ad allenare il settore giovanile fin dal 2007, mentre continuavo a giocare: dal 2014 ho smesso di giocare e fino al 2021 ho allenato la serie A, che però non è più quella di un tempo. Le nuove generazioni sono cambiate e così anche il modo di insegnare ciò che serve, va modulato, individuando altresì il modo migliore di parlare con loro, che purtroppo, fanno poca introspezione. I giovanissimi vorrebbero arrivare ad ottenere subito il successo, guardando ai giocatori della NBA, senza tener conto del percorso di sacrifici che questo richiede. Ora sei alle prese con una nuova sfida:.. Sono stata incaricata dalla società ASD Feba di Civitanova Marche, di cui apprezzo il progetto e il metodo di lavoro, volto a migliorare il territorio valorizzando l’appartenenza. Spazierò dalla prima squadra alle scuole. Ci sono 4-5 ragazzine che militano in nazionale che faranno parte della massima serie, che quest’anno sarà la B, ma l’intenzione è farle crescere, e soprattutto, risalire in A2“.

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