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Libri trafugati dalla biblioteca Mancini-Assolto il responsabile della segreteria del Centro Europeo di Studi Normanni

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Il Pm aveva chiesto la condanna a 5 anni, ma il Tribunale lo ha assolto da alcune accuse ed ha dichiarato l’intervenuta prescrizione delle altre. E’ la sentenza pronunciata nel pomeriggio al termine del processo a carico di Gianluca Tucci, responsabile della segreteria e della biblioteca del Centro europeo di studi normanni, nonché dipendente della locale cooperativa Ar.Tour, che gestisce la fruizione del Museo Diocesano di Ariano Irpino, che nel novembre del 2020 era finito agli arresti domiciliari nell’inchiesta del sostituto procuratore Marilia Capitanio e dei carabinieri del Nucleo di tutela del patrimonio artistico e culturale di Roma sul destino di una serie di volumi antichi che risulterebbero essere stati rubati dalla biblioteca comunale “Pasquale Stanislao Mancini”.

In particolare, il collegio giudicante ha dichiarato la prescrizione del reato di furto, dopo aver riqualificato così l’accusa di ricettazione, mentre ha assolto Tucci, perchè il fatto non sussiste, dall’addebito di riciclaggio. Equamente divise, assoluzione, con la stessa formula, e prescrizione per altre otto imputazioni.

Come si ricorderà, Tucci era stato colpito da una perquisizione nel corso della quale era stato trovato “in possesso di numerosi volumi provenienti da quella Biblioteca, alcuni dei quali ancora con il timbro ad inchiostro dell’ente proprietario”. Per altri volumi rinvenuti, invece, erano “state rilevate abrasioni dei segni distintivi, finalizzate ad ostacolarne l’identificazione della provenienza furtiva. Si tratta di tecniche che hanno previsto la rimozione del timbro della biblioteca e la cancellatura, mediante copertura con inchiostro moderno, delle antiche note manoscritte che riconducono alla pertinenza della biblioteca Mancini”.

Nella stessa occasione erano stati “sequestrati anche svariati reperti archeologici, alcuni dei quali provenienti da campagne di scavo, condotte negli anni ’80 e ’90, nel territorio di Ariano Irpino, dall’Università di Napoli, e lasciati in deposito presso il locale Museo Civico nonché diversi beni di natura ecclesiastica trafugati dal Museo Diocesano di Ariano Irpino, in epoca antecedente al 2018. Tra questi alcuni elementi marmorei costituenti parti di altari smembrati. Tra i beni rinvenuti, vi erano anche 2 documenti archivistici provenienti dell’Archivio Diocesano, tra questi “l’inventario delle sacre reliquie e dei sacri arredi della chiesa Cattedrale di Ariano Irpino”, circostanza che – recitava l’ordinanza del Gip – appare particolarmente significativa poiché l’interessato attraverso la consultazione di tale documento era in grado di individuare gli oggetti e gli arredi sacri di maggior pregio e valore economico, per poi acquisirli illecitamente ed immetterli nel mercato”.

Interrogato, l’allora 42enne aveva affermato di aver acquistato i testi cin alcuni mercati dedicati agli articoli di antiquariato, come quello che fino a qualche anno fa si svolgeva ad Ariano il primo sabato di ogni mese. Si era defito un appassionato di lunga data, aveva precisato sia la provenienza di una pistola antica, come lascito ereditario del nonno, sia di alcuni reperti archeologici, questi ultimi – aveva affermato- comprati o, nel caso dei frammenti, rinvenuti durante le campagne di scavo.

L’inchiesta è la stessa nella quale era stato perquisito, nella primavera del 2019, anche l’ex ministro Ortensio Zecchino, presidente del Centro, che aveva respinto le ipotesi di ricettazione e riciclaggio nel corso di alcuni interventi a mezzo stampa e, soprattutto, quando, nel maggio del 2019, su sua richiesta, era stato interrogato dal Pm. La sua posizione non è ancora stata definita. “Da allora – ha detto un mese fa, dopo l’affidamento dei testi alla biblioteca Mancini e alla Diocesi- io non ho saputo più nulla di questo processo. Non ho visto un solo atto istruttorio né ho potuto mai leggere la denuncia dalla quale sarebbe nato tutto questo procedimento. Sono all’oscuro di tutto”.

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Ad Ariano Irpino  un dibattito  su “La Scuola e la Bussola”

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Venerdì 3maggio 2024 ore 17,30 al Palazzo degli Uffici.

L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino ha organizzato per  domani, venerdì 3 maggio alle ore 17,30 presso la Sala Conferenza del Palazzo degli Uffici,  un dibattito pubblico sui confini e gli orizzonti della libertà di insegnamento, dal titolo “La Scuola e la Bussola”.

Dopo i saluti del Sindaco Enrico Franza, introdurrà i lavori l’Assessore all’Istruzione e alle Politiche Giovanili Grazia Vallone.

Il dibattito proseguirà con  il dirigente Scolastico prof. Franco Di Cecilia e la psicoterapeuta dott.ssa Flavia Morra.

La cittadinanza è invitata a partecipare.

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Raccolta Oli Esausti  7, 8, 9 maggio 2024

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Si informa la cittadinanza che  nei giorni 7, 8 e 9 maggio 2024, verrà effettuato il ritiro a domicilio degli Oli Vegetali esausti, di provenienza domestica, con il seguente calendario:

martedì 7 maggio nelle strade del Centro Storico

mercoledì 8 maggio nelle strade del Rione Martiri

giovedì 9 maggio nelle strade del Rione Cardito.

I cittadini sono invitati a lasciare, entro le ore 7,30 del giorno stabilito, la tanichetta piena o altro contenitore in modo visibile sulla strada in corrispondenza delle proprie abitazioni. Gli operatori passeranno per il ritiro dell’olio esausto e lasceranno la tanichetta svuotata nello stesso posto, in modo da poter riutilizzare il contenitore.

Il Servizio è a costo zero, ed è effettuato dalla Società Ecopan.

Per qualsiasi informazione è possibile chiamare il numero 3491468687.

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Spostamento corso di laurea in infermieristica, Alaia (IV):”Un altro ingiustificato colpo alle aree interne”

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Il Presidente della Commissione Sanità della Campania: “Pronti ad intervenire ufficialmente per scongiurare un intollerabile scippo ai danni dell’Irpinia”.

Napoli, 1 mag – “Se si dovesse davvero concretizzare lo spostamento del corso di laurea in scienze infermieristiche attivato dall’Università Vanvitelli da Grottaminarda a Caivano ci troveremmo dinanzi ad un altro ingiustificato e inaccettabile colpo inferto alle aree interne della Campania. Già nelle prossime ore, convocherò la Commissione Sanità affinché coinvolga ufficialmente tutti i livelli istituzionali al fine di bloccare questo inaccettabile scippo ai danni dell’Irpinia.” È quanto dichiara in una nota il Presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale della Campania, Vincenzo Alaia.

“L’amministrazione comunale dí Grottaminarda- prosegue il consigliere del Gruppo Italia Viva – ha investito risorse importanti al fine di attrezzare al meglio il polo che fin qui ha ospitato il corso di laurea in infermieristica. Una scelta finalizzata anche ad evitare che le nostre aree interne subiscano quello spopolamento che il Governo centrale dice di voler combattere.”

“La scelta di spostare il corso di laurea a Caivano va, invece, in una direzione esattamente opposta e rischia di impoverire non solo l’area dell’Ufita, ma l’intera provincia di Avellino. Faccio appello al Rettore dell’Università ‘Vanvitelli’ e al Ministro dell’Università Bernini, affinché considerino con attenzione le ragioni delle comunità irpine interessate da questa decisione. Per quanto mi riguarda, mi batterò in ogni sede affinché questa eventualità venga scongiurata: gli amministratori e i giovani irpini possono contare sul mio convinto supporto.” 

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