Attualità
Le aree rurali in cammino verso lo sviluppo turistico: incontro a Casalbore il 6 maggio
All’iniziativa organizzata da Slow Tourism Campania parteciperanno rappresentanti di enti ed istituzioni interessati allo sviluppo sostenibile delle aree interne.
Dopo le celebrazioni per i suoi primi 800 anni di storia, ancora una volta la Torre Normanna di Casalbore (AV), sede del Museo dei Castelli, sarà al centro della discussione sulle strategie di sviluppo turistico in regione Campania, con il Convegno dal titolo “Le aree rurali in cammino verso lo sviluppo turistico”. L’incontro, organizzato dall’Associazione Slow Tourism Campania, afferente all’Associazione Slow Tourism Nazionale, si terrà sabato 6 maggio, alle ore 11,00, presso la Sala Consiliare del Comune di Casalbore. Numerosi e di alto profilo gli ospiti previsti Ai saluti di Raffaele Fabiano, Sindaco del Comune di Casalbore e all’introduzione di Giuseppe Ottaiano, Fondatore del Progetto Turistico Terre di Campania, seguiranno gli interventi di: Carlo Scatozza, Presidente Comm. Prom. Slow Tourism Campania; Eugenio Gervasio, Direttore Sviluppo Campania; Pierpaolo Capozzi, Presidente Italia Accessibile; Rosanna Romano, Direttore Generale Turismo e Beni Culturali; Giovanni Maria Chieffo, Presidente GAL Irpinia. Le conclusioni sono affidate a Maurizio Petracca, Presidente Commissione Agricoltura Regione Campania. Modera Simone Ottaiano. Presidente Ass. Culturale Terre di Campania. Sono stati invitati ad intervenire, infine, i sindaci dei comuni collocati lungo il sentiero della Via Francigena del Sud. Saranno davvero tanti, dunque, gli spunti di riflessione che potranno venir fuori da un incontro che avrà lo scopo di individuare nuove strategie di sviluppo per le aree interne nell’ottica del turismo rurale, soprattutto lungo il percorso dei grandi cammini di fede che interessano la provincia di Avellino e in particolare il territorio del Comune di Casalbore e dei Comuni limitrofi. L’area della valle del Miscano e del Cervaro, dove insistono questi comuni, è appunto solcato da antiche vie, quali: la via Traiana, importante arteria del mondo romano, la via Francigena, percorsa dai pellegrini diretti vero la Terra Santa, e il Regio Tratturo, antica strada della transumanza. L’iniziativa si inserisce nell’ambito dell’attività territoriale svolta da Slow Tourism Campania che, in accordo con la politica dell’associazione nazionale, mira a promuovere il turismo dell’accoglienza in Italia e all’estero. Al termine del convegno seguirà la visita alla Torre Normanna di Casalbore, simbolo del borgo antico e oggi sede del Museo dei Castelli, unico percorso didattico-espositivo al mondo dedicato alle fortificazioni della provincia di Avellino.
La Torre Normanna di Casalbore
La Torre Normanna rappresenta sicuramente l’elemento storico architettonico simbolo di Casalbore che probabilmente ha segnato, con la sua costruzione, la nascita vera e propria del borgo antico. Costruita agli inizi del XII secolo, la torre rappresentava sia un punto di osservazione, necessario al controllo dei traffici commerciali da e per le Puglie, che un baluardo strategico posto a difesa della sottostante valle del Miscano. Solo successivamente, intorno ad essa, si sviluppò un complesso architettonico più articolato difeso da bastioni. L’intero complesso, di caratteristico colore grigio chiaro, è costruito nella tipica pietra locale. Suggestiva la Torre a pianta tetragona che è anche porta d’accesso carrabile all’intera struttura, che solo successivamente ha visto svilupparsi intorno a una piazza d’armi. Dell’originario fortilizio resta anche una torre più piccola posta a sud-est del coevo tracciato murario. Il castello, così come lo si apprezza oggi, dopo un radicale intervento di restauro, è di origini alto medievali, realizzato in gusto gotico come testimoniano alcuni archi ogivali e bifore. La successiva trasformazione, avvenuta nel cinquecento ad opera della nobile famiglia Caracciolo, ci mostra che vi erano quattro porte di accesso più una portella. A ovest la Porta Beneventana con ponte levatoio, a est la Porta Vallone, a sud la Porta Fontana, a nord la Porta Carrara per il passaggio dei carri e a sud-Est la Portella (attualmente via G. Maraviglia). L’interno del Castello era diviso in due corti, in una delle quali (posta a est) vi era insediato il Seggio popolare per i giudizi della Corte Marchesale.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
Attualità
Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti
“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
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