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L’Adoc chiede per il trasporto pubblico cittadino il ripristino delle corse domenicali.

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Nei mesi scorsi l’ADOC aveva ricevuto la denuncia di alcuni

A questi utenti avevamo espresso la nostra solidarietà e sebbene ritenessimo quantomeno bizzarra la scelta di sopprimere totalmente o quasi il servizio nei giorni festivi, avevamo riferito loro che a causa dei continui tagli effettuati dalla Regione e dalla Provincia, le aziende di trasporto pubblico sono oggi “costrette” a ridurre il servizio, sebbene le tariffe siano riamaste invariate.

Recentemente per il tramite degli organi di stampa abbiamo appreso con soddisfazione che nella nostra provincia ed in particolare le nostre aziende di trasporto pubblico, hanno chiuso gli ultimi bilanci in attivo.

L’AIR S.p.A. ha chiuso l’ultimo bilancio con un utile pari a 111.000 euro, la controllata CTI – ATI S.p.A. con un utile di ben 47.000 euro .

I positivi risultati economici sono il frutto dell’impegno e dei sacrifici profusi dai lavoratori e a quanto pare anche dagli utenti.

Trattandosi di aziende pubbliche che non devono distribuire dividendi ai propri azionisti, bensì offrire un servizio efficace ed efficiente ai propri utenti , nel rispetto dell’equilibrio di bilancio, la valutazione dei risultati economici deve essere necessariamente parametrata con il grado di soddisfazione dell’utenza .

La denunciata soppressione del servizio di trasporto cittadino nei giorni festivi, sebbene generi risparmi per l’azienda , è causa di rilevanti disagi per l’utenza.

Tali disagi oggi non sono più giustificabili, tenuto conto dei risultati economici raggiunti dal nostro trasporto pubblico e delle risorse più che sufficienti per ripristinare il servizio festivo.

Tali risorse, se non investite sul territorio ed in favore dell’utenza irpina, rischiano di essere cannibalizzate da gestioni extraprovinciali, così come è successo nel recente passato nel campo della sanità.

Pertanto l’ADOC, nell’interesse degli utenti, sollecita il ripristino del servizio di trasporto pubblico cittadino nei giorni festivi o quanto meno una riprogrammazione delle corse settimanali, che garantisca comunque un più efficace e efficiente servizio

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Attualità

Antonio Bianco:”Giornalismo scrivano, megafono del potere”

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Giornali, TV, social media raccontano della volontà del governo italiano di aumentare la spesa militare al 5% del Pil. Oggi è al 2% e si spendono circa 37 miliardi annui ai quali si aggiungerebbero altri 40 miliardi annui (somma superiore all’ultima legge di bilancio di 30 miliardi) che graverebbero il bilancio di 400 miliardi in 10 anni.

Con il Pil che segna aumenti da prefisso telefonico, il mega debito pubblico da far tremare i polsi ed una scarsa propensione del governo a colpire gli evasori fiscali, per reperire i soldi si profilano tagli alla spesa pubblica.

Viene prospettata l’ipotesi di distrarre le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione, destinati per l’80% al Meridione ed il 20% al Centro-Nord, a favore del riarmo. Se ciò fosse, non solo il Meridione, privo di infrastrutture moderne e quasi inesistenti diritti di cittadinanza, ma pure l’area settentrionale andrebbe in sofferenza senza l’apporto del FSC. I giornalisti dei media nazionali e della TV di Stato, in modo acritico scrivono del riarmo senza analizzare le ricadute socio-economiche dovute ai tagli alla spesa pubblica che incideranno maggiormente sui meridionali, oppressi dall’emigrazione endemica e dal reddito che è la metà e la disoccupazione doppia rispetto al Centro-Nord. Il giornalista dovrebbe operare con etica e obiettività nel rispetto della verità garantendo al cittadino il diritto all’informazione e non solo alla notizia. Pedagogia dell’asservimento al padrone di turno con la narrazione del pericolo futuro privato dall’esame, a tutto tondo, sia dei risvolti positivi che di quelli negativi. In tal modo il cittadino è l’agnello sacrificale al quale è negato il diritto di scegliere con obbiettività e, sotto l’influenza degli eventi drammatici degli ultimi anni, sarà indotto ad accettare, non solo, la riduzione degli spazi di democrazia diretta ma pure tagli al welfare, alla scuola, alla sanità. La democrazia richiede che i giudici siano sottoposti solo alla legge ma anche giornalisti che non siano solo  il megafono del potere.

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Servizio Trasporto Scolastico Anno Scolastico 2025/2026. Aperte le iscrizioni

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Il Comune di Ariano Irpino informa che sono aperte le iscrizioni al servizio di trasporto scolastico per l’anno scolastico 2025/2026.
Il termine di scadenza per la presentazione delle domande è fissato al 01/08/2025.
Tutte le informazioni sono reperibili nell’allegato avviso pubblico, oltre al relativo modello di domanda da presentare al Comune di Ariano Irpino con le modalità indicate.

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Attualità

La Provincia di Avellino attiva i canali istituzionali Whatsapp e Telegram

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Il presidente Buonopane: “Puntiamo a migliorare il rapporto con l’utenza” La Provincia di Avellino ha attivato i canali istituzionali Whatsapp e Telegram “Provincia di Avellino”, al fine di migliorare le comunicazioni con l’utenza.

“Abbiamo realizzato questi canali per rispondere a un’esigenza di riduzione della distanza tra palazzo e utente – spiega il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane -. Utente che è rappresentato dal libero cittadino, dall’associazione, dall’impresa privata, dagli organi di informazione. Lo stesso vale nel rapporto con ogni altra istituzione. Di qui, la ferma convinzione di sfruttare i media tradizionali e i social media. Lungo questo solco, si muove da tempo l’attività di comunicazione/informazione, registrando apprezzabili riscontri. In tale direzione, si proseguirà con le azioni già programmate. I due canali ufficiali vanno ad aggiungersi alla pagina ufficiale di Facebook ‘Provincia di Avellino’”.

Il presidente Buonopane invita a iscriversi ai canali istituzionali Whatsapp e Telegram.

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