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In viaggio per Terrenet con Giano [Video]

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Lanciato “L’alba del Tratturo”, primo episodio di una grande saga che racconta la storia e le bellezze dell’entroterra campano, con tanta poesia e qualche ammiccamento al “fantasy”

 

Giorgia Gomes ha 8 anni. Ad onta di origini italo-brasiliane ha sulla pelle l’impronta del Nord, riversatosi a più riprese nella storia e nella genetica dell’entroterra campano. Con lei si apre “L’alba del Tratturo”, primo episodio del docufilm “In viaggio per Terrenet” che racconta con uno sguardo appassionato e surreale la storia delle Valli del Fortore, del Miscano e dell’Ufita. Una storia tutt’altro che marginale la cui voce, riscoperta nel paesaggio o dissotterrata tra tombe a tumulo sannitiche (o presa in prestito dalla doppiatrice Emi Martignetti), grida contro la marginalità imposta a queste terre dal post-colonialismo multinazionale.

La bambina, sorta di “genio del luogo”, calca abbandonati vicoletti appenninici. Eterea e senza tempo, porta il peso di una riattivazione simbolica del tempo, cristallizzato nell’apparenza rigida e legnosa di uno “strummolo” consegnato alla polvere. Il curioso giocattolo, la trottola dei padri, trae il suo nome dalla parola greca che designa un “oggetto atto a ruotare”: recuperando il “filo” con la propria identità, la bambina rimette in moto il tempo dando inizio all’avvincente narrazione della storia dei 33 comuni di Terrenet, progetto nato per mano di 4 ragazzi under 30 di Buonalbergo e finanziato dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca.

«Affidato alla regia di Alessandro Paolo Lombardo e alla fotografia di Rossella Di Micco, il docufilm “In viaggio per Terrenet” segue un doppio binario – dichiara entusiasta Roberto Fiorino, responsabile del progetto – La voce e le musiche favolose restituiscono la giusta aura a una storia di primo piano, ricordando l’importanza cruciale di queste terre nel tempo (dai primi insediamenti alle ultime lotte e conquiste), mentre le immagini ne mostrano la bellezza viva e tutt’ora ispirante. Ne emerge una grande saga che non mancherà di commuovere i cittadini dell’entroterra campano e affascinare i forestieri, abbinando all’impatto divulgativo un forte stimolo turistico.»

Ariano Irpino, Carife, Casalbore, Buonalbergo, Trevico, Vallesaccarda, Apice, San Bartolomeo in Galdo, questi alcuni dei comuni che s’impongono nel suggestivo percorso spaziotemporale di questo primo appuntamento con la storia, ricco di poesia e qualche ammiccamento al “fantasy”. «Perché Hollywood deve inventarseli il Medioevo e la magia, mentre le nostre terre ne sono intrise fin nelle viscere… – dichiarano gli autori di “L’alba del Tratturo” – E’ ora di rivendicare il nostro patrimonio “sottile” e valorizzare quello concreto.»

Non a caso Il nostro viaggio per Terrenet parte con Giano, il dio bifronte dell’inizio e della fine. E’ da un altare in suo onore, da un’Ara Iani, che gli esperti fanno derivare il nome di Ariano Irpino, comune di tre colli e 23mila anime… Buona visione!

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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