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Il Servizio Sanitario Nazionale è in sala di rianimazione

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Il Sistema Sanitario Italiano (SSN) è in sala di rianimazione, 4,8 milioni di italiani hanno rinunciato a curarsi, per 2,5 milioni di cittadini il motivo principale è l’aumento della spesa sanitaria del +10,3% mentre la prevenzione è scesa del -18,6%. L’ISTAT e la fondazione Gimbe fotografano la gravità della situazione e collegano il collasso del SSN alle lunghe liste di attesa, alla chiusura degli ospedali, alla riduzione dei posti letto, alla ridotta dotazione organica del personale, in particolare, nel Meridione nonché alle risicate risorse finanziarie messe in bilancio dal governo. Nelle regioni Meridionale il SSR è afflitto da endemici piani di rientro dovuti al deficit finanziario che comporta la riduzione dei servizi, l’aumento dei ticket e la migrazione sanitaria verso le regioni del Nord. Inoltre il personale è afflitto da doppi turni continuativi e notturni durante il periodo delle vacanze estive ed è oggetto di ripetute aggressioni. Il presidente della fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, dichiara: “che la tenuta del SSN è prossima al punto di non ritorno che i principi fondamentali di universalismo, equità e uguaglianza sono stati traditi”, inoltre prosegue; “in particolare per le fasce socio-economiche più deboli, gli anziani e i fragili, chi vive nel Mezzogiorno e nelle aree interne disagiate” (7° rapporto Gimbe, 8 ottobre 2024 il Sole 24 Ore, Sanità24). Fioriscono le assicurazioni private sanitarie ed i reparti di pronto soccorso privati con servizi a pagamento, la ricchezza è il viatico per ottenere cure tempestive ed efficienti, diversamente sei destinato all’oblio e alla morte prematura.

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Ordinanza per divieto di vendita e asporto di bevande in vetro o lattine

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In occasione della Festa di Sant’Antonio in Piazza Mazzini, con gli eventi “Nostalgia ‘90” (14 giugno) e Franco Ricciardi – “Medina Pop” (15 giugno), è stato disposto, con Ordinanza Sindacale n. 17 del 14 giugno 2025, un divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, per motivi di sicurezza pubblica.

 Validità del divieto:
14 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
15 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo

Il provvedimento è volto a garantire l’incolumità delle persone e il regolare svolgimento degli eventi

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Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

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L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica che, al fine di consentire un corretto approvvigionamento idrico, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi giovedì 13 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (14 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina

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Confesercenti, Marinelli: obbligo polizze anti calamità per tutte le imprese

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“Si prospetta una nuova incombenza per le imprese irpine, che come nel resto del Paese, sono chiamate ad ottemperare l’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa contro le calamità naturali”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale de Confesercenti Avellino.

“Dopo un articolato iter – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – è stata approvato ed è entrato in vigore dall’inizio di giugno il provvedimento che dispone per tutte le imprese la stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali”.

Per le aziende di grandi dimensioni, per effetto di un precedente decreto legge, l’obbligo è già in vigore dal primo aprile.

Sono state invece previste scadenze differenziate per le altre categorie di impresa, in base alla loro dimensione, secondo i criteri di classificazione delle direttive dell’Unione europea: le medie avranno tempo fino al primo ottobre 2025, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre.

I beni da assicurare sono quelli rilevanti ai fini dell’attività d’impresa: terreni, immobili (fabbricati e relative parti impiantistiche e strutturali), macchinari e impianti produttivi, attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo riguarda anche le attività che operano in strutture e locali non di proprietà. 

Non sono assicurabili gli immobili irregolari non sanabili, che ovviamente non possono accedere acontributi pubblici  Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole, che continuano a essere soggette a regole specifiche già previste dalla normativa di settore. 

L’obiettivo della norma è garantire la continuità operativa anche in contesti di grave emergenza ambientale, attraverso un sistema di gestione del rischio condiviso tra imprese, assicuratori e Stato. Il mancato rispetto dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da eventi catastrofali comporta, come conseguenza principale, l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario erogati con risorse pubbliche, in caso di emergenza.

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