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Giovanni Maraia di Ariano in Movimento :”Richiesta di applicazione delle norme statutarie del PD e del PSI”.

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Da Giovanni Maraia riceviamo e pubblichiamo:
 
 
“Ariano in Movimento ,quotidianamente ,si sforza concretamente contro l’attività politica volta ad incrementare gli interessi privati
E’ un’attività politica compiuta con una certa serietà 
A partire da questo impegno ,Ariano in Movimento ha proposto ,per l’attuale competizione elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale di Ariano ,una coalizione di centro sinistra 
Coalizione   calpestata e affossata  da comportamenti scissionisti di alcuni dirigenti del PD e del PSI 
Quale rappresentante di Ariano in Movimento mi rivolgo a voi , richiamando la vostra attenzione su quanto prescrivono i vostri Statuti , in merito a vostri iscritti o dirigenti che si candidano in liste elettorali opposte a quelle del PD e del PSI 
Ad Ariano , come ben conoscete , in questa competizione elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale , diversi dirigenti provinciali e locali del PD, si sono candidati nelle liste di Ariano Bene Comune – Centro Sinistra Alternativo- Ariano Cambia 
Un candidato a Sindaco di Ariano Bene Comune – Centro Sinistra Alternativo( consigliere comunale uscente del PSI , eletto in quanto candidato nella coalizione di centro – sinistra del 2009, quindi anche con i voti espressi  per Ariano in Movimento ) si e’ posto in contrapposizione al candidato a Sindaco , Guido Riccio ( figura storica del socialismo Irpino )
Tutto ciò non e’ più politica . 
Vi chiedo ,nel rispetto dei principi fondamentali dell’attività politica e della collettività arianese , 
di voler promuovere una iniziativa interna ai vostri partiti , affinché vengano rispettati i vostri Statuti 
Coloro che non rispettano lo statuto del proprio partito di appartenenza e continuano ad essere iscritti allo stesso partito , non potranno mai essere amministratori sinceri ,trasparenti ,rispettosi dello Statuto Comunale , della volontà dei propri elettori e tutori dei beni comuni della collettività 
Sono opportunisti 
Sono , come dichiara la collettività , senza spina dorsale , sono degli smidollati
Sono i peggiori nemici della dialettica interna  ad un partito e quindi della democrazia 
Sono coloro che snaturano la politica e determinano l’allontanamento della collettività dall’impegno civico .
La loro attività politica non sarà mai trasparente 
Sarà, invece , contrassegnata dal doppiogiochismo, tipica pratica di coloro che da una parte predicano l’attuazione della democrazia e nei fatti , anche con l’attività di consigliere comunale di opposizione , incrementano i propri interessi 
Sono convinto che ad Ariano , da tempo , e’ presente una regia politica che opera , anche attraverso autorevoli iscritti al PD , a distruggere questo partito , ad annullare ,conseguentemente   il nostro impegno politico , quello del PSI e di altre associazioni , per bloccare o depotenziare la coalizione di centro sinistra , al sol fine di favorire le compagini elettorali promosse da Zecchino ( cioè da Biogem , CaReBios e Fondazione Biogem) 
Una regia politica che teme il cambiamento e che non si accorge  ,però ,che i trasformismi e il,doppiogiochismo stanno determinando l’implosione dei partiti e l’ingovernabilita’ di Ariano” 
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Attualità

AREE INTERNE, D’AGOSTINO(FI): NESSUN DECLINO IRREVERSIBILE

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Il segretario provinciale di Avellino scrive alla Premier e al Ministro per la Coesione: “Per i nostri territori occorrono infrastrutture, accesso al credito, agevolazioni fiscali e valorizzazione del turismo sostenibile, non rassegnazione.”

Roma, 2 lug – “Le aree interne non sono un capitolo chiuso della storia economica del Paese, né un peso morto destinato al declino. Sono un potenziale straordinario di sviluppo, lavoro e qualità della vita. Serve il coraggio politico di scommettere sul loro rilancio, non la rassegnazione istituzionale”. Lo dichiara l’on. Angelo Antonio D’Agostino, responsabile nazionale del Dipartimento Innovazione e Sviluppo di Forza Italia e segretario provinciale del partito ad Avellino, commentando il contenuto del Piano strategico nazionale per le aree interne, dove si parla di “struttura demografica compromessa” e di una condizione di difficilissima reversibilità per molti territori.

“Sono valutazioni che mi permetto di respingere con determinazione – prosegue D’Agostino – perché rischiano di cristallizzare una visione rinunciataria, che finisce per deresponsabilizzare la politica e scoraggiare le comunità locali. L’Italia non può permettersi di archiviare un terzo del proprio territorio come se fosse perso per sempre. Per questo ho scritto una missiva alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al Ministro per le Politiche di Coesione, Tommaso Foti, per chiedere di rivedere le parti del Piano che fanno riferimento a una presunta irrimediabilità del declino, sostituendo questa impostazione con un impegno chiaro per politiche di rigenerazione e investimento.”

D’Agostino sottolinea come il rilancio delle aree interne debba passare per interventi concreti: “Dalle infrastrutture materiali e digitali all’accesso al credito, da agevolazioni fiscali per chi investe alla valorizzazione del turismo sostenibile e dell’industria di trasformazione, è possibile creare le condizioni per invertire la tendenza. Come imprenditore a capo di un gruppo nato proprio nelle aree interne del Mezzogiorno, so che questa sfida può essere vinta se si abbandonano le vecchie ricette e si adottano politiche innovative, ambiziose e territorialmente mirate.”

“Sono certo che Forza Italia, grazie al lavoro certosino del nostro capo delegazione a Bruxelles, Fulvio Martusciello, e del nostro Segretario nazionale e Vice Premier, Antonio Tajani, continuerà a lavorare in Europa, in Parlamento e nel Governo per restituire dignità e futuro ai nostri borghi e ai nostri comuni. Nessun territorio deve sentirsi condannato al declino: questa – conclude D’Agostino – è la nostra responsabilità e la nostra sfida.”

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Antonio Bianco:”Giornalismo scrivano, megafono del potere”

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Giornali, TV, social media raccontano della volontà del governo italiano di aumentare la spesa militare al 5% del Pil. Oggi è al 2% e si spendono circa 37 miliardi annui ai quali si aggiungerebbero altri 40 miliardi annui (somma superiore all’ultima legge di bilancio di 30 miliardi) che graverebbero il bilancio di 400 miliardi in 10 anni.

Con il Pil che segna aumenti da prefisso telefonico, il mega debito pubblico da far tremare i polsi ed una scarsa propensione del governo a colpire gli evasori fiscali, per reperire i soldi si profilano tagli alla spesa pubblica.

Viene prospettata l’ipotesi di distrarre le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione, destinati per l’80% al Meridione ed il 20% al Centro-Nord, a favore del riarmo. Se ciò fosse, non solo il Meridione, privo di infrastrutture moderne e quasi inesistenti diritti di cittadinanza, ma pure l’area settentrionale andrebbe in sofferenza senza l’apporto del FSC. I giornalisti dei media nazionali e della TV di Stato, in modo acritico scrivono del riarmo senza analizzare le ricadute socio-economiche dovute ai tagli alla spesa pubblica che incideranno maggiormente sui meridionali, oppressi dall’emigrazione endemica e dal reddito che è la metà e la disoccupazione doppia rispetto al Centro-Nord. Il giornalista dovrebbe operare con etica e obiettività nel rispetto della verità garantendo al cittadino il diritto all’informazione e non solo alla notizia. Pedagogia dell’asservimento al padrone di turno con la narrazione del pericolo futuro privato dall’esame, a tutto tondo, sia dei risvolti positivi che di quelli negativi. In tal modo il cittadino è l’agnello sacrificale al quale è negato il diritto di scegliere con obbiettività e, sotto l’influenza degli eventi drammatici degli ultimi anni, sarà indotto ad accettare, non solo, la riduzione degli spazi di democrazia diretta ma pure tagli al welfare, alla scuola, alla sanità. La democrazia richiede che i giudici siano sottoposti solo alla legge ma anche giornalisti che non siano solo  il megafono del potere.

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Servizio Trasporto Scolastico Anno Scolastico 2025/2026. Aperte le iscrizioni

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Il Comune di Ariano Irpino informa che sono aperte le iscrizioni al servizio di trasporto scolastico per l’anno scolastico 2025/2026.
Il termine di scadenza per la presentazione delle domande è fissato al 01/08/2025.
Tutte le informazioni sono reperibili nell’allegato avviso pubblico, oltre al relativo modello di domanda da presentare al Comune di Ariano Irpino con le modalità indicate.

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